Girma: «Siamo orgogliosi di quanto abbiamo ottenuto. Ritrovata la fiducia, tutto è tornato a funzionare...»
«Ringrazio i compagni per avermi aiutato a segnare. Dedico la salvezza a chi è stato vicino a me nei momenti difficili. Dionigi? Ha parlato di mentalità, sacrificio e soprattutto ci ha concesso tanta libertà. Il futuro? Voglio godermi le vacanze...»

Dopo il gol e l'assist nel derby con il Modena, Natan Girma ha messo la sua firma sulla salvezza della Reggiana anche al “Menti” con la doppietta decisiva che ha mandato al tappeto la Juve Stabia. Dopo una stagione complicata, il numero 80 granata ha chiuso il campionato con un'altra prestazione da incorniciare.
Quali sono le tue prime sensazioni dopo aver raggiunto questa salvezza così inaspettata?
«Sono molto contento per la squadra e per tutto il lavoro di sacrificio che è stato fatto. La stagione è stata lunga, ma abbiamo raggiunto un obiettivo che, oggettivamente, sembrava difficile. Sia io che i miei compagni siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto».
La tua doppietta è stata un modo per ripagare la fiducia ricevuta dopo la maglia da titolare?
«Sono stati due bei gol. Il primo è arrivato dopo una grande parata di Thiam, ma la palla mi è rimbalzata sulla testa e sono riuscito a metterla dentro. Nel secondo, invece, ha fatto tutto Portanova che mi ha servito un assist perfetto. Sono felice di aver segnato e voglio ringraziare i miei compagni che mi hanno aiutato a trovare il gol».
Com’è stato segnare proprio sotto la curva dei tifosi granata?
«È stato un vero piacere. È sempre meglio avere i tifosi vicini a noi. Li ringraziamo perché hanno fatto tanta strada per sostenerci. Questa vittoria è dedicata anche a loro».
Com’è stato il tuo percorso quest’anno?
«Ho avuto molti alti e bassi. Sono tornato dopo un infortunio pesante e ho fatto fatica a ritrovare il mio livello. Sapevo che ci volevano tempo, pazienza e lavoro. Per fare un paragone, è come col ketchup: una volta che esce, esce tutto…».
Il merito di questo tuo finale di stagione va dato anche a mister Dionigi?
«Il mister mi è stato sempre vicino, parlandomi tanto di mentalità e sacrificio, che era proprio ciò di cui avevamo bisogno. In più, ci ha concesso quella libertà che è sempre importante. E lo sa bene anche lui».
È quindi soprattutto una questione di mentalità?
«Sì, in una stagione succedono tante cose. Quando mentalmente hai meno fiducia, sei un po’ giù e non ti riesce nulla. Ma quando superi quel momento, tutto torna a funzionare».
Hai una dedica particolare per i tuoi gol e per questa salvezza?
«Sì, penso alla mia famiglia e al mio procuratore, che mi sono stati molto vicini durante il periodo dell’infortunio. E anche a un amico fisioterapista che mi ha aiutato tantissimo. Dentro la Reggiana ci sono state tante persone che mi hanno supportato, e le ringrazio di cuore».
Forse è presto per parlarne, ma quale può essere il tuo futuro?
«Ora voglio godermi un po’ di vacanze, visto che sono due anni che non stacco davvero. Poi vedremo…».