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Alvini: «Voglio vedere una squadra che gioca a calcio con grande coraggio. La Reggiana deve osare»

«Stimo il Novara: è una squadra forte, in forma e furba. Per vincere serviranno anche intelligenza ed equilibrio»

16.07.2020 18:20

Massimiliano Alvini sa che la sfida di domani sera contro il Novara mette in palio un obiettivo importantissimo come la finale playoff, ma non è preoccupato per la reazione che avrà in campo la sua squadra. A tenerlo sveglio la notte sono solamente le condizioni fisiche di alcuni atleti usciti acciaccati dopo la battaglia di lunedì contro il Potenza...


Mister, i giocatori in dubbio sono recuperati?
«Oggi torniamo ad allenarci in pratica per la prima volta quindi le situazioni sono ancora da valutare. Ci preoccupano Spanò, Kargbo, Serrotti e anche Rossi. Tra oggi e domattina vediamo cosa succede».

Cosa le è rimasto da lunedì sera?
«Porto dentro di me delle emozioni straordinarie che rimarranno sempre e vorrei rivivere. A mente fredda posso dire che quella contro il Potenza è stata una partita straordinaria con una gestione tattica quasi perfetta: una sola palla gol concessa nel primo tempo e un rigore assurdo subito oltre ad un tiro da 35 metri nella ripresa. Siamo stati tosti».

Che Reggiana si aspetta domani?
«La squadra sta bene fisicamente e lo ha dimostrato nei primi 15 minuti contro il Potenza. Ho solo il desiderio di recuperare tutti i giocatori in dubbio per poi mettere in campo le nostre idee e il nostro calcio».

Come si prepara una sfida così cruciale in appena tre giorni?
«Secondo me avere a disposizione un giorno in più non sarebbe stato male, considerando anche gli impegni già in calendario della Serie A. Sarebbe stato un vantaggio utile a tutte le semifinaliste. Magari questa riflessione potrà tornare utile in futuro…».

Ha in serbo altre sorprese come Kargbo?
«Se staranno tutti bene in linea di massima confermerò la formazione di lunedì. Non condivido alcuni giudizi dati su diversi giocatori: lo ripeto, per me quella con il Potenza è stata una partita tatticamente perfetta con qualche errore tecnico. Domani a livello tattico potrebbero esserci delle variazioni, ma dovremo prestare massima attenzione al Novara».

Più Radrezza o Serrotti?
«Radrezza per me è un giocatore straordinario al quale manca uno step ulteriore per crescere e puntare in alto. Se il ragazzo è migliorato tanto, lo deve a noi e alla società. Serrotti lunedì sera dal punto di vista tattico mi è piaciuto molto e se sta bene giocherà anche domani».

Scappini e Zamparo possono coesistere?
«Li ho già schierati insieme, quindi è una coppia d’attacco fattibile. Stefano sta bene ed è integro, sono invece da valutare le condizioni di Augustus. Dovrò anche valutare se giocare con il trequartista oppure farne a meno per coprire le loro ampiezze».

L’ammonizione rimediata da Rozzio lo può condizionare?
«Poteva evitare quel fallo ma gli ho già detto di stare tranquillo con una carezza. Si deve godere il momento e non pensare alla diffida e lo stesso dovrà fare Lunetta. Il nostro focus deve essere solo sul Novara, squadra in forma, forte e furba».

Che idea si è fatto del Novara?
«Non è arrivato in semifinale per caso. Vincere bene in casa del Renate e a Carpi non era semplice. Ci siamo fatti un’idea ben precisa e abbiamo capito che domani sera servirà qualcosa di diverso. È fondamentale però pensare solamente alla nostra squadra e a cosa dovrà essere fatto in campo».

Come si battono gli azzurri?
«Giocando come sappiamo fare. Serviranno degli aggiustamenti perché loro hanno qualità, corsa e tecnica oltre a dei giocatori abituati a certi tipi di partite».

Ad accogliervi allo stadio ci sarà una nuova passerella di tifosi…
«Quello è un viaggio bello che lascia tante emozioni e che toglie il respiro facendo battere il cuore lentamente. Tra la squadra e la tifoseria c’è un qualcosa di magico e noi vogliamo andare avanti anche per loro. Arrivare in finale sarebbe un traguardo straordinario».

Gli eventuali supplementari e rigori potrebbero essere un ostacolo fisico per la Reggiana?
«Non mi preoccupa allungare anche ai supplementari. In campo voglio vedere una squadra che abbia coraggio come me. La Reggiana deve osare proponendo calcio. Vogliamo disputare una bella partita».

Qual è l’errore assolutamente da evitare?
«Dobbiamo porre l’attenzione sulle cose da fare in campo e non farci distrarre dalle altre situazioni sulle quali non possiamo incidere».

Mancano due curve al traguardo…
«Quella di domani va affrontata con grande intelligenza e non con spavalderia a tutta birra perché dall’altra parte c’è un avversario forte. Servono intelligenza ed equilibrio ma ho dei calciatori straordinari e sono certo che, proprio come lunedì sera, affronteranno la partita nel migliore modo possibile».

Domani raggiungerà il punto più alto della sua carriera?
«È così, ma non ci penso. Mi sento maturo e sereno, pronto per sfide importanti quindi cerco sempre di migliorare attraverso il lavoro».

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