Lorenzo Sibilano: «Buona Reggiana, ma risultato amaro. Continuando così torneremo a fare punti»
«Complimenti ai ragazzi: hanno dimostrato personalità in un campo difficile. Dobbiamo gestire meglio la palla e sfruttare le occasioni. Ancora 22-23 punti all’obiettivo, ma ora stacchiamo un attimo. L'arbitro? Non c'era l'angolo sul primo gol...»
Dopo il k.o. contro la Sampdoria, il vice allenatore granata Lorenzo Sibilano analizza con onestà e lucidità la prestazione della Reggiana. Un passo falso che non cancella però segnali incoraggianti: coraggio, aggressività e determinazione in un campo difficile. Tra episodi sfortunati, qualche errore di gestione e la frustrazione per l’espulsione di Gondo, il vice di Dionigi traccia la strada da seguire verso la salvezza.
«Anche stasera abbiamo fatto una prestazione importante, ma non seguita da un risultato positivo - ha sottolineato Sibilano in sala stampa - Giocavamo in un campo difficile, ma ci abbiamo messo coraggio perché la squadra ha aggredito tantissimo e andavamo forte uomo contro uomo. Abbiamo creato diverse occasioni su calcio piazzato e siamo riusciti a tenere la pressione abbastanza alta con le mezzali, ma è chiaro che la Sampdoria, giocando in casa, ha spinto di più e ci ha messo maggior fisicità. Loro hanno messo in mezzo qualche cross alto che ci ha creato difficoltà, ma non hanno avuto occasioni clamorose. Perciò credo che la Reggiana abbia comunque risposto bene dopo la partita di Pescara. La nostra è una squadra molto giovane, perciò a maggior ragione ha dimostrato personalità in un campo difficile come quello di Marassi».
Il primo gol della Sampdoria è nato da un calcio d’angolo dubbio…
«Sì, nell’occasione del loro primo gol il calcio d’angolo è nato da una decisione sbagliata dell’arbitro. Siamo quindi anche un po’ sfortunati negli episodi. C’è già stata un’altra situazione in cui l’arbitro ha dato prima la rimessa dal fondo, poi ha cambiato idea… In questo momento ci gira male anche in questo senso».
Cosa vi rimproverate di più?
«Dovevamo gestire meglio la palla perché abbiamo avuto alcune ripartenze in cui potevamo far male e dovevamo tenere più alto il baricentro. Abbiamo perso delle brutte palle in uscita che hanno dato alla Sampdoria la possibilità di schiacciarci. Io dico comunque che con l’atteggiamento mostrato oggi in campo, la Reggiana riuscirà presto a fare risultato».
Come mai si fa fatica a costruire vere occasioni in attacco?
«Nel primo tempo abbiamo manovrato sicuramente meglio rispetto alla ripresa. Sono comunque dell’idea che questa è la strada per raggiungere il nostro obiettivo. Una squadra come la Reggiana deve avere sempre un atteggiamento positivo e combattivo come abbiamo avuto in questa gara. La Sampdoria ha vinto con due soli tiri in porta, mentre in altre partite riusciva a crearne molti di più. Siamo stati bravi a tenerli lontani dall’area di rigore, soprattutto nel primo tempo. Perciò faccio i miei complimenti per la prestazione ai ragazzi, ma bisogna cercare di ridurre al minimo le occasioni concesse agli avversari perché alla minima occasione ci castigano. Oltretutto, le occasioni che creiamo, come già successo con Frosinone e Padova, non riusciamo a sfruttarle al meglio».
Da chi è entrato dalla panchina non è arrivato un contributo concreto, al contrario dei cambi della Sampdoria…
«Loro hanno fatto delle sostituzioni importanti che ci hanno messo in difficoltà. Per le valutazioni interne ne parlerà il mister con la società, non aggiungo altro».
Cosa è successo a fine partita in occasione dell’espulsione di Gondo?
«Cedric ha protestato e l’arbitro ha ritenuto opportuno espellerlo. Da una parte dico che bisogna evitare queste situazioni perché tanto ormai la partita è finita, dall’altra dico che serve un po’ più di buon senso per capire il nervosismo di una squadra che voleva pareggiare la partita».
Cosa è successo invece a questa Reggiana dopo vittorie importanti come quelle contro Modena e Cesena?
«Abbiamo avuto diverse prestazioni di qualità perché anche col Frosinone non meritavamo la sconfitta, col Padova abbiamo fatto bene, a Carrara siamo stati ottimi e quindi solamente a Pescara abbiamo sbagliato atteggiamento, seppur avessimo diverse assenze. Ad ogni modo, a prestazioni come quella di Genova manca ancora quel qualcosa che serve per portare a casa il risultato».
Nonostante le tre sconfitte di fila, la Reggiana attualmente è a quattro punti dalla zona playout…
«Questo significa che dobbiamo fare altri 22-23 punti. Appena riprenderemo a lavorare, dovremo pensare a riacquisire un po’ di fiducia per tornare a fare risultato. È strano perché quando si diceva che avevamo un calendario difficile, abbiamo fatto punti mentre in queste ultime gare considerate più abbordabili, non abbiamo ottenuto nulla. Questo ti fa capire che la Serie B è un campionato strano e difficile e c’è da pensare partita dopo partita, per cercare di raggiungere l’obiettivo salvezza il prima possibile».
Vi preoccupa questa situazione?
«Credo che ora sia necessario staccare un po’ la spina perché i ragazzi hanno dato tutto e c’è bisogno di ricaricare le batterie. Nel periodo di sosta dovremo lavorare e mettere benzina per tutto quello che ci aspetta».


