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L'esempio di Carlo Acutis ha fatto breccia nella Città del Tricolore

Salerno: «Per la Reggiana è un onore partecipare a questa iniziativa. Lo sport deve essere espressione di valori sani e di amicizia, come Acutis ci ha insegnato»

24.03.2022 12:30

Si è svolta ieri a Reggio Emilia un’altra bella tappa del pellegrinaggio della Lega Pro per le città del suo campionato al fine di far conoscere i valori che ci ha trasmesso il Beato Carlo Acutis; valori insostituibili per la futura formazione dei nostri giovani. Questa fase del pellegrinaggio appare ancora più significativa, se si contrappone la luminosità delle idee e dei principi etici, che hanno ispirato la vita del beato Acutis, all'oscurantismo assoluto che caratterizza oggi il conflitto in Ucraina, dove non vi è traccia di umanità, ma solo di guerra e di morte. L’incontro, alla presenza dei giovani della Reggiana, si è svolto all’oratorioSan Giovanni Bosco” di Reggio Emilia con la partecipazione di autorità religiose ed istituzionali, quali Padre Carlos Ferreira Rettore Santuario della Spogliazione di Assisi, Raffaella Curioni Assessore allo Sport del Comune di Reggio Emilia, Alessandro Munarini presidente del Csi di Reggio Emilia e Antonia Salzano madre del Beato Carlo Acutis. Moderatore dell’evento è stato Massimiliano Castellani giornalista di Avvenire.

«In questo momento di incertezza i ragazzi hanno bisogno di avere dei punti di riferimento come Carlo. Per noi della Lega Pro - ha affermato il presidente Francesco Ghirelli - è già il nostro patrono, pur nel rispetto delle relative implicazioni di diritto canonico, sin da oggi vediamo quanto i ragazzi seguano il suo messaggio. Anche a Reggio Emilia c’è stata una grande partecipazione. Questo successo del pellegrinaggio è una grande gioia».

«Per la Reggiana è un onore partecipare a questa iniziativa - ha proseguito il presidente granata Carmelo Salerno - Carlo porta nel mondo dei valori bellissimi di umanità e solidarietà, verso tutti ed in particolare verso i ragazzi. Stiamo portando avanti molti progetti di solidarietà, in aiuto del popolo ucraino e non solo. Lo sport deve essere espressione di valori sani e di amicizia, come Acutis ci ha insegnato».

Monsignor Nicelli, Vicario Generale della diocesi di Reggio Emilia: «Carlo Acutis ha sempre messo davanti Dio e non l’io. A Reggio Emilia gli abbiamo dedicato una scuola ed i suoi valori di solidarietà e pietà verso i più deboli e sfortunati devono essere sempre attuali». «La Lega Dilettanti è con Carlo Acutis - ha sottolineato Simone Alberici, presidente del C.R. Emilia Romagna Figc-Lnd - per mettere un piccolo granello di amore e fare rete non solo sul web che era una grande passione del Beato, ma nella realtà della vita creando quotidianamente valori e principi sani».

Ufficio Comunicazione
Lega Italiana Calcio Professionistico

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