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Carretti: «Lascio la carica di AD con grande serenità. È giusto che vi debba essere un ricambio dei ruoli»

«Ho creduto nella rinascita del calcio a Reggio Emilia e ho svolto il mio ruolo con impegno e passione. Il calore dei tifosi mi ha riempito il cuore»

10.12.2020 20:00

Mauro Carretti (a destra) assieme a Luca Quintavalli

Oltre al saluto di Luca Quintavalli, che ha lasciato la carica di presidente a Carmelo Salerno, nel pomeriggio presso la sede di Olmedo si è congedato anche Mauro Carretti dal ruolo di AD che ha ricoperto dal giorno della rinascita fino ad oggi.

 

Termina pertanto il mio mandato da Amministratore Delegato e rimane, comunque, la mia presenza nel Consiglio di Amministrazione e come socio con le quote di partecipazione fino ad oggi detenute.

 

È un percorso che era stato previsto e che si è venuto a determinare con il consolidamento del nuovo assetto societario. La scelta che è stata fatta da continuità alla gestione della società puntando a mantenere una solidità organizzativa, operativa ed esprime la volontà di confermare lo sviluppo nel tempo del calcio a Reggio Emilia.

 

Fin dall’inizio accettando il ruolo di AD ho creduto nella rinascita del calcio a Reggio Emilia partecipando alla costituzione di Reggio Audace e decidendo di voltare pagina rispetto a prima investendo a favore di una società di calcio che nel tempo, da tifoso e sponsor come sono sempre stato, ancora prima della serie A, avrebbe dovuto - dopo il disastro Piazza - coinvolgermi attivamente e farmi innamorare.

 

Ebbene, credo che abbiamo avuto la capacità e la fortuna di riuscire nel nostro intento e posso dire che le soddisfazioni in Reggiana sono state tante e l’hanno fatta da padrone riempiendomi il cuore con il calore dei tifosi, con il piacere di essere insieme alla partita, con una squadra che ci ha regalato e ci regala tuttora emozioni, con la carica sempre alta di adrenalina e con la reazione da bambini felici e spensierati per ogni gol realizzato.

 

Ho conosciuto in modo comunque positivo cosa significa in termini di tempo e sacrificio essere parte di Reggiana mentre, contemporaneamente, gestisco la mia attività; qui l’esperienza di imprenditore mi ha aiutato.

 

Il ruolo di AD l’ho svolto con passione in rapporto ogni giorno con il personale operativo, con gli aspetti economici contrattuali, gestionali, burocratici e strategici, dando il mio contributo in rapporto con il CDA per le decisioni importanti.

 

Ne approfitto per ringraziare tutti i Soci, i Soci fondatori della ripartenza e anche quelli che di recente hanno deciso di non fare più parte della compagine.

 

Faceva parte del nostro progetto che io chiamo “imprenditoriale” tornare ad avere il marchio e l’abbiamo ottenuto. Faceva parte del progetto, se ve ne fosse stata l’opportunità, di investire per fare il salto di categoria e rafforzare la compagine: lo abbiamo fatto con il ripescaggio in serie C e con l’ingresso in quel momento di nuovi Soci come Romano Amadei, forte ed estremamente voluto con la sua grande esperienza nel calcio, e Carmelo Salerno, raggiungendo un definitivo consolidamento societario. Ci sono stati, poi, uno staff tecnico e squadra di grande qualità con i quali abbiamo fatto il salto dalla Serie C alla Serie B.

 

Serie B dopo 21 anni a Reggio: in così poco tempo dalla serie D alla C e, oltre, alla B, come in un sogno non così programmato che per tutti noi si è avverato; forse in anticipo rispetto ai nostri programmi, ma in linea ai principi ed alle idee imprenditoriali che ci eravamo dati per ottenere - comunque - importanti risultati nel tempo dando continuità al calcio professionistico a Reggio Emilia.

 

Ho cercato di dare il massimo fin dall’inizio con tanto impegno raccogliendo tantissime soddisfazioni, che hanno permesso insieme ai miei Soci - giorno dopo giorno - di inserire tasselli sempre più solidi per fare calcio e portare la Reggiana verso quei palcoscenici che il nostro territorio merita.

 

Oltre a tutto questo abbiamo sviluppato - ed il mio contributo è stato importante, perché ci credo - anche alcuni aspetti del nostro progetto che prevede di “fare calcio” non solo ottenendo il risultato sul campo, ma anche rapportandosi al territorio cogliendo elementi culturali, sociali e sviluppando lo sport giovanile e la Quarta Categoria. Progetti come #INSIEMESTRAORDINARI (con BPM con donazione dell’ambulanza alla Croce Verde) che ha avuto un importante riconoscimento da parte del Presidente della FIFA Infantino e che sottolinea ciò che abbiamo fatto: valorizzare il calcio a sostegno del bene comune.

 

Un modo di fare calcio, quello che mi ha coinvolto, che punta al massimo risultato sportivo ma che vuole dare anche un contributo collaborando e partecipando attivamente a iniziative a favore del sociale e del territorio.

 

Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini ed hanno collaborato aiutandomi a svolgere il mio compito di Amministratore Delegato.

 

Tutti i dipendenti e collaboratori.

 

Un ringraziamento particolare ai ragazzi della squadra - nessuno escluso - a mister Alvini e a tutto lo staff tecnico, Doriano Tosi e Michele Malpeli, che mi hanno dato col loro atteggiamento la giusta carica per svolgere con serenità il lavoro in Reggiana.

 

Poi, i tifosi che sono una grande forza e che a Reggio sono speciali, che hanno dato a me, alla società e alla squadra un grande sostegno già nei primi momenti della ripartenza in serie D e ci hanno dato i giusti stimoli per raggiungere i risultati che abbiamo ottenuto.

 

Ci mancano in questo difficile periodo di emergenza Covid, manca il calore del nostro pubblico: il dodicesimo uomo in campo.

 

Manca questo soprattutto per i calciatori, ma la forza del gruppo, dello staff tecnico e dell’allenatore, l’appoggio totale a tutte le necessità da parte della società che anch’io ho sempre cercato di dare con il massimo impegno, ha portato a risultati importanti permettendoci di affrontare più serenamente anche questo periodo di emergenza Covid.

 

Lascio quindi la carica di AD con grande serenità consapevole che sia giusto che, come capita anche nel mondo dell’impresa, vi debba essere una evoluzione ed un ricambio di ruoli per generare sempre più nuovi stimoli e costruire qualcosa di nuovo forti delle esperienze e dei sacrifici fatti da chi operato quotidianamente per il bene comune.

 

Sono convinto che il nuovo Presidente e AD sarà perfettamente in grado di portare avanti il progetto nel migliore dei modi e con il massimo impegno dedizione professionalità ed entusiasmo che la Reggiana e tutto il mondo granata merita.



Mauro Carretti

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