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Diana: «L'Ancona sta facendo bene e gioca con coraggio, noi non ci sentiamo inferiori. Vogliamo mandare un segnale»

«Siamo consapevoli di poter vincere, nessuno pensa al pareggio. Mi auguro di fare una gara più aggressiva rispetto a martedì. Abbiamo avuto poco tempo per prepararci, potrebbero esserci alcuni cambi. La lista? Abbiamo preso una decisione chiara»

03.02.2023 17:30

La Reggiana domani pomeriggio è attesa nella tana dell'Ancona: dopo una serie di partite sulla carta abbordabili, la compagine granata di mister Aimo Diana è attesa da una gara piena di insidie contro un'avversaria decisamente in forma che venderà cara la pelle, memore del risultato beffardo dell'andata.

Mister, adesso arrivano le partite veramente difficili?
«Il valore degli avversari cambia, così come la qualità dei calciatori che incontriamo dato che hanno più forza e tecnica rispetto ad altri. È un peccato avere avuto poco tempo per preparare questa gara, vorrà dire che ci affideremo alla nostra consapevolezza. Loro hanno alzato il livello rispetto all’anno scorso, ci credono e pensano di fare un campionato di vertice come stanno dimostrando con merito».

L’idea di accontentarsi di un pareggio è fuori discussione?
«Io non potrei mai pensarlo e neanche i ragazzi. In questo momento possiamo solo pigiare il piede sull’acceleratore. Giocheremo in un campo ostico con una tifoseria importante ma vanno in campo le capacità e le qualità dei ragazzi. Oggi abbiamo preparato poco della partita, ho solo detto alla squadra che decideremo noi che partita fare, loro sappiano che faranno una gara forte per vincere e perché hanno la voglia di poter essere lì al nostro posto. Noi siamo forti, consapevoli e convinti di poter vincere la partita poi vedremo sul campo cosa avverrà».

Intanto possiamo già dire che i nostri tifosi ci saranno…
«Ecco, questa è una bella notizia dopo quanto successo a Montevarchi…».

Recupererà qualcuno dall’infermeria?
«Cauz è riuscito a fare qualche allenamento in più, Rossi e Cremonesi no ma possono giocare un piccolo spezzone di gara. Montalto purtroppo non verrà: ha avuto un piccolo affaticamento durante gli allunghi fatti nel post partita quindi lo aspettiamo per la prossima settimana: con lui ci vuole pazienza e dobbiamo sostenerlo perché vorrebbe davvero esserci. Sono sicuro che lo riavremo al top nelle prossime gare».

Rozzio quando potremo rivederlo in azione?
«Credo e spero di poterlo recuperare in pieno per il Gubbio. Il capitano sta seguendo un percorso personalizzato ma la prossima settimana avremo molti più giorni per lavorare quindi potrà rientrare in gruppo».

Al “Del Conero” potrebbe confermare in blocco l’undici di martedì sera?
«Qualche situazione la sto valutando perché alcuni giocatori hanno fatto due gare complete con grande dispendio energetico. Può essere che due o tre cambi domani vengano fatti. I vari Fiamozzi e Cauz avrebbero bisogno di una settimana intera di allenamento per ritrovare la forma e non di uno spezzone di partita. Conto, comunque, di recuperare al 100% anche questi ragazzi».

La Reggiana contro il Fiorenzuola ha aspettato l’avversario e poi colpito. Vedremo lo stesso spartito con l’Ancona?
«Avevamo detto che non cercavamo rivincite in campo è così è stato, perché la vittoria vera è centrare l’obiettivo finale. Non è tipico delle grandi squadre incazzarsi, noi abbiamo accettato con umiltà il loro palleggio e ci siamo difesi bassi. Domani l’Ancona metterà molta qualità e forza nella nostra metà campo, mi auguro di fare una partita più alta e aggressiva».

All’andata l’Ancona fu la squadra che impressionò maggiormente al “Città del Tricolore”…
«Sicuramente, ma giocarono contro una Reggiana in fase di recupero mentale. Però devo dire che quella gara ci ha aiutato a ritrovarci. L’Ancona ha un credo calcistico chiaro portato avanti da un allenatore che è lì da molti anni. Giocano con coraggio e fanno tanti gol perché sono molto offensivi. Lo ripeto, è un peccato avere avuto poco tempo e pochi allenamenti per preparare questa sfida, ma sarà così anche per loro».

Sarà una sfida tra il secondo migliore attacco, che di recente ha aggiunto Melchiorri, contro la migliore difesa…
«Il suo innesto certifica le loro intenzioni, hanno un progetto convincente e gliene diamo atto. Noi non ci sentiamo inferiori, sicuramente siamo sullo stesso livello. In casa loro vogliamo dimostrare qualcosa e mandare segnali importanti per chi ci insegue mantenendo un ritmo forsennato. Diamo atto che anche loro stanno facendo un campionato straordinario».

Finora la sua squadra non ha accusato le assenze di Rozzio, Rossi e Montalto: ciò dimostra che ha a disposizione un organico veramente forte…
«Da fuori la loro mancanza si nota meno ma a noi sono mancati e preferisco sempre averli perché sono atleti di grande spessore tecnico e morale. Ho chiesto loro di venire al campo con noi perché sono importanti. Per quanto riguarda la nostra forza, sapevamo perfettamente di avere delle qualità. Chi è entrato in campo all’improvviso qualcosa l’ha pagato, ma è stato bravo e concentrato confermando il suo valore. Ora giocano e ci sono loro».

Lanini è tornato ad essere quello vero?
«Lui ha fatto un percorso particolare: ha iniziato forte poi ha rallentato seguendo un po’ l’andamento della squadra anche a livello mentale. Abbiamo avuto alti e bassi e ora è un momento alto per tutti e anche per lui che ha fatto un salto di qualità. Al di là di quella che è la sua esperienza alla Reggiana, ha capito che il rendimento passerà sempre dal lavoro quotidiano fatto in una certa maniera».

Su 24 giocatori in lista, 19 giocatori hanno accumulato ben 19 presenze su 25 partite: in pratica ha ruotato l’intero organico.
«È quello che abbiamo cercato di fare. Vediamo che in questa squadra possono giocare tutti con le proprie qualità. Devo ammettere che qualche infortunio di troppo e qualche scelta di convenienza per non azzardare qualcuno a rischio infortunio mi ha dato modo di scavare nella rosa e, come ho sempre detto, c’è qualcuno che deve ancora fare vedere qualcosa in più».

Il mercato si è chiuso con tre giocatori fuori lista, ciò significa che nessuno è voluto partire.
«Sono sicuro che i ragazzi non vogliono andare via perché si trovano bene, poi contano molto certe dinamiche di carriera e i procuratori. Fatico a dare spiegazioni o giudizi sulle scelte altrui: sono sempre i calciatori a prendere determinate decisioni che condividono con me, io posso dare loro un consiglio. Noi abbiamo preso una decisione molto chiara, dettata anche da qualche infortunio prolungato come quelli di Nicoletti e Libutti e sappiamo di avere un bonus da poterci giocare. Su Sciaudone la scelta è stata semplice: si merita di raggiungere l’obiettivo con noi. Ha deciso di rimanere e io sono contento di allenarlo: so che tornerà utile anche in campo. Chiesa invece si allenerà con la prima squadra ma penso che potrà anche dare una mano alla Primavera».

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