Le pagelle di Reggiana-Empoli. Gondo trascinatore e decisivo per il ribaltone, Motta indeciso
Quaranta tra alti e bassi, Papetti dà sicurezza al reparto. Rover ancora in fase di rodaggio, Marras quando ha campo sa far male. Reinhart alza i giri nella ripresa e completa la rimonta, Portanova fa a sportellate e mette il sigillo sui tre punti.

La Reggiana parte contratta e va sotto contro l’Empoli, ma reagisce con carattere trovando il pareggio prima dell’intervallo. Nella ripresa il “Città del Tricolore” spinge i granata, che ribaltano la gara forti della doppia superiorità numerica. Nel finale un brivido con il rigore prima assegnato e poi revocato, ma la prestazione resta complessivamente positiva.
Edoardo Motta 5,5 – Una sola titubanza, probabilmente è meglio dire una lettura errata. Esce “a valanga” su Popov fino al limite dell'area di rigore: forse manca l'intesa con Quaranta, fatto sta che l'attaccante ucraino sfrutta la ghiotta occasione a suo vantaggio e con un tocco d'esterno fa rotolare la palla in fondo al sacco. Per il resto poche sbavature, l'Empoli non lo impegna più. Ora testa alla Nazionale Under 21.
Lorenzo Libutti 6 – Ancora in campo con la fascia da capitano, forse per l'ultima volta, fatica come tutta la squadra nella prima mezz'ora vedendo spuntare maglie bianche da tutte le parti, specialmente quella di Ceesay. Meglio dopo l'intervallo quando guadagna campo e metri per fare male. Da un suo cross dalla destra nasce l'azione spettacolare che porta alla traversa di Portanova.
Andrea Papetti 6,5 – Preciso in anticipo sugli avversari nei concitati minuti iniziali, fa quel che può per contenere l'esuberanza dei toscani. Da un suo rinvio di testa sulla trequarti scaturisce il calcio di rigore poi trasformato da Gondo. Dopo l'intervallo solo ordinaria amministrazione.
Danilo Quaranta 6 – Prima da titolare per l'ex Juve Stabia. Fisicamente si fa valere e quando ha campo spinge in avanti, manca però di precisione negli ultimi metri anche se quello non è il suo compito principale. In occasione del vantaggio ospite si ritrova a marcare Popov e prova a fermare la sua corsa ma non vi riesce. È suo il lancio dalle retrovie che innesca il rosso per Obaretin. Protagonista anche in occasione del rigore assegnato all'Empoli: il tocco col braccio c'è, così come sembra esserci la spinta da dietro che porta l'arbitro a cambiare decisione.
Matteo Rover 5,5 – Inizio confusionario sulla destra dove c'è Carboni da contenere, ma cresce con il passare dei minuti. Produce un paio di tentativi nello specchio, prontamente murati dalla difesa azzurra, e alcune fiammate che mettono in difficoltà gli azzurri. Non è ancora entrato a pieno regime negli schemi della Reggiana, gli va dato tempo.
Tobias Reinhart 7 – Palla al piede si fa valere, anche se a volte rischia qualcosa di troppo. Poco filtro e tanta confusione nel primo tempo, dopo l'intervallo ha più spazio per manovrare e soprattutto ha la giusta intraprendenza per tentare il tiro da fuori che - complice la deviazione di Ignacchiti - termina alle spalle di Fulignati per il 2-1 che vale il sorpasso (dal 42'st Basili sv).
Massimo Bertagnoli 6 – Si fa notare più in fase di interdizione che altro. Dopo una decina di minuti resta a terra per una botta alla gamba sinistra, poi si rialza e regge fino all'intervallo. Ci si augura che non si tratti di nulla di grave (dal 46'st Leonardo Mendicino 6: ha il compito di far girare la palla e dare brio alla manovra e vi riesce. Personalità e qualità tecnica non mancano, potrà tornare prezioso nel corso della stagione).
Manuel Marras 6,5 – Confermato nuovamente sulla sinistra dopo l'opaca prestazione di Palermo. Non inizia nel migliore dei modi ma riesce a esaltarsi nello stretto nella ripresa - quando calano drasticamente i compiti difensivi - impegnando in un paio di occasioni Fulignati e ricamando l'assist per il 3-1 di Portanova al termine di una bella cavalcata sulla sinistra (dal 39'st Andrea Bozzolan sv).
Elayis Tavsan 6 – Qualche spunto interessante sulla destra dove innesca un bel duello con Obaretin. Palla al piede sguscia da tutte le parti, produce una conclusione pericolosa nello specchio e poco altro. Questa volta non riesce ad essere decisivo come nelle due precedenti uscite al “Castellani” e al “Barbera” (dal 43'st Andrija Novakovich 6: impatto interessante dell'ariete granata che fa valere la sua stazza, si costruisce da solo l'azione che porta al poker - non convalidato per un fallo in attacco - e dimostra di poter dialogare bene con Gondo).
Manolo Portanova 7 – Fa a sportellate e spesso ne esce vincitore, anche se nei primi 45 minuti non lo si vede quasi mai se non per un'azione in area di rigore che non porta a nulla. Gioca bene nello stretto con Gondo, con l'Empoli in nove uomini torna a fare male: prima una traversa in acrobazia - dopo la parata di Fulignati - sul bel traversone dalla destra, poi chiude il match con un destro potente e centrale che beffa l'ex portiere della Cremonese. Esce tra gli scroscianti applausi del pubblico granata (dal 39'st Francesco Pio Vallarelli sv: va a segno sulla respinta di Fulignati dopo il tiro di Novakovich, ma l’azione era già fermata per un fallo in attacco…).
Cedric Gondo 8 – Fuori dai radar per 40 minuti, ben contenuto dai rocciosi centrali di Pagliuca, poi si accende al momento giusto. Conquista un rigore evidente per una trattenuta in area di Guarino - espulso dopo il richiamo del VAR - e spiazza Fulignati dagli 11 metri dopo un'attesa snervante. Non sazio, fa espellere Obaretin prima del rientro negli spogliatoi su un'azione fotocopia, sfiora il bis a metà ripresa e fa il “velo” al pallone di Marras che Portanova trasforma nel definitivo 3-1.
Mister Davide Dionigi 6,5 – Un solo cambio rispetto a Palermo - dentro Quaranta per Bonetti, scelta condivisibile - ma nel primo tempo a fare la differenza, oltre a una lettura difensiva errata che porta al vantaggio ospite, è il modo in cui alzano il pressing i toscani, costringendo la Regia a rincorrere. La doppia espulsione cambia le carte in tavola e qui si vede la mano dell'allenatore: idee chiare e nessuna fretta o ansia di vincere. L'inserimento di Mendicino dà il giusto brio al centrocampo, poi gli episodi girano per il verso giusto: prima il tiro deviato di Reinhart poi il rigore concesso e revocato che avrebbe potuto portare a un epilogo ben diverso. Partita dai due volti, ma tre punti pesantissimi che fanno morale. Ora c'è curiosità di vedere quale Reggiana si ritroverà tra le mani dopo la sosta…