La Reggiana esce dal “Partenio” con l’amaro in bocca dopo una partita folle, ricca di ribaltamenti e decisa da errori individuali e cali di concentrazione. La difesa granata soffre oltremodo le accelerazioni biancoverdi e paga a caro prezzo disattenzioni che vanificano la buona volontà del gruppo. A centrocampo Bertagnoli conferma il suo momento positivo, mentre Charlys alterna generosità e ingenuità. Sugli esterni Marras parte bene ma cala, Bozzolan si accende in avanti ma crolla dietro, Tavsan resta un’eterna promessa non mantenuta. In attacco, Portanova non incide, mentre Novakovich si prende la scena con una doppietta da bomber vero che però non basta a portare punti. Dionigi prova a gestire le energie dopo tre gare in una settimana, ma paga la stanchezza generale e forse qualche cambio tardivo.


Edoardo Motta 5,5 - L’intervento prodigioso sul colpo di testa di Crespi viene reso inutile dal fallo di mano di Charlys sul quale l’arbitro, richiamato dal VAR, assegna il rigore all’Avellino. Non compie miracoli, e con i piedi dimostra di essere ancora impreciso, ma nemmeno poteva fare molto di più sui gol subiti con la difesa schierata a protezione dell'area.

Andrea Papetti 5,5 - Sulla rete del primo vantaggio irpino, i demeriti sono da dividere con tutta la retroguardia, anche se l’ex Brescia non riesce a chiudere su Biasci che poi segna davanti a Motta. Provvidenziale invece la pressione in avvio sul numero 14 biancoverde che lo porta a calciare a lato da ottima posizione.

Giangiacomo Magnani 5,5 - Altri 90 minuti in campo, dopo il derby di martedì, e questa è un po' una sorpresa. Stavolta il totem della difesa granata soccombe, dando segni di stanchezza (e di sofferenza al grande caldo) già alla mezz’ora del primo tempo. Detta i tempi ai compagni e si rende protagonista di alcuni anticipi con i tempi giusti, ma è imperfetto sul gol di Biasci, quando arriva in ritardo in chiusura su Insigne, cercando di mettere una pezza dopo precedenti errori di marcatura.

Lorenzo Libutti 5 Costretto sempre a rincorrere l’avversario, nel primo tempo fatica tantissimo e sul famoso secondo gol non compare nei radar difensivi, probabilmente fuori posizione. Alcune buone letture in anticipo non migliorano una prestazione con il fiatone.

Manuel Marras 6 - Un paio di spunti per la testa di Portanova in apertura e il cross, sempre per Portanova che rimette in mezzo per il pareggio di Novakovich. Parte bene, poi cala, soprattutto senza palla si fa infilare troppo facilmente.

Massimo Bertagnoli 6,5 - Continua il buon momento dell’ex Brescia. Anche contro l’Avellino gioca con intelligenza, trovando la giocata che innesca Novakovich e rubando tanti palloni a centrocampo. Esce stremato, dopo due partite intere e 78 minuti al “Partenio” (dal 33’st Leo Stulac 6: bentornato! A più di due mesi dall'ultima apparizione rientra nelle rotazioni Tenta il colpo grosso dalla distanza al 35’, il finale è da leader anche senza graffiare).

Matheus Charlys 6 - Più che il fallo di mano da rigore, più che la mancata mira nelle conclusioni da fuori, fanno arrabbiare i continui falli di gioco che permettono all’Avellino di buttare in area granata palloni pericolosi. Sul rigore: il fallo di mano c’è perché il VAR, ci siamo abituati, non perdona la minima deviazione a braccia larghe, ma c’è anche la spinta dell’avversario che lo sbilancia e lo induce al tocco da penalty. Ancora impreciso e sfortunato dalla distanza, dalla quale cerca a più riprese il gol personale sfiorando il 3-4 prima del colpo del ko di Palumbo.

Andrea Bozzolan 5 - Dalla metà campo in su, è il solito fulmine di guerra che mette ansia alla retroguardia biancoverde, infatti è dai suoi piedi che nasce il cross che Simic devia nella propria porta. Per il match winner del derby, la grave insufficienza è legata ai due gol sui quali Simic e Palumbo gli saltano in testa. Dietro tanta fatica (dal 37’st Matteo Rover sv).

Elayis Tavsan 5 - Sembra sempre avere il colpo in canna, la giocata che possa sbloccare il (suo) match. Peccato che non riesca mai a rendersi pericoloso, se non in occasione del cross che libera Bozzolan per il primo vantaggio granata (dal 24’st Mathis Lambourde 5,5: un paio di sgroppate delle sue, ma il suo mancino stavolta non fa male agli avversari).

Manolo Portanova 5,5 - Paga care in termini di condizione fisica le tre partite ravvicinate, in cui tira fiato solamente nei minuti finali col Monza e nel derby. È pericoloso in apertura di match con un’inzuccata che finisce sull’esterno della rete, poi si inabissa nell’anonimato pur entrando nell'azione del 2-2 di Novakovich facendo da sponda all'americano.

Andrija Novakovich 8 - Non l’uomo squadra che conoscevamo, ma freddo killer nell’area di rigore dell’Avellino. Bravo e fortunato a ribattere a rete la sua prima conclusione respinta da Daffara, da stropicciarsi gli occhi, invece, il modo in cui semina il panico tra i “birilli”, aka difensori irpini, prima di superare il portiere con un leggero tocco sotto di destro. La doppietta non porta punti, ma lui intanto prende ancora più fiducia e sale a quota tre gol (dal 33’st Cedric Gondo 5,5: ancora lontano dalla condizione migliore, sale per portare brio davanti ma non è giornata anche per lui).

Mister Davide Dionigi 6 – La Regia soffre l’avvio arrembante degli avversari, ma riesce comunque a reagire e a trovare il vantaggio con un pizzico di fortuna e a ribaltare i biancoverdi nella ripresa. Tolto il rigore, gli altri tre gol subiti nascono da disattenzioni e probabilmente da una condizione fisica (e mentale) appesantita dal terzo impegno in sette giorni. Dionigi non ha grandi responsabilità nella sconfitta: forse qualche cambio tardivo, ma le alternative in panchina erano limitate. Il ko brucia, come dimostrato anche da un momento di nervosismo nel post-partita poi subito rientrato, e dovrà trasformarsi in stimolo per chiudere al meglio prima della sosta.
 

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