Alla vigilia della sfida del “Città del Tricolore” contro lo Spezia, mister Davide Dionigi non cerca alibi dopo lo scivolone di Bolzano: il tecnico sottolinea la necessità di ritrovare compattezza e cattiveria sotto porta. Spazio anche ai singoli, tra i recuperi di Magnani e Girma e la possibile chance dal primo minuto per Charlys.


Mister, come ha parlato ai suoi giocatori dopo il ko di Bolzano?
«Ho detto ai ragazzi serenamente che dopo tanto ci può stare di sbagliare, anche se con attenuanti tecniche e tattiche evidenti. Quello che non mi è piaciuto è stato l’atteggiamento di squadra: parlo di mancata compattezza più che grinta. Capita a tutti, l’importante è aver resettato: domani abbiamo subito l’occasione di tornare alle nostre caratteristiche. Ho mostrato ai ragazzi la partita: non abbiamo mai tirato in porta, ma in realtà siamo arrivati spesso al limite dell’area senza concludere. Questo mi ha fatto arrabbiare più del resto. Con quasi il 70% di possesso palla, la Reggiana ha prodotto gioco, ma è mancata incisività negli ultimi 20 metri».

Quando si perde non è solo colpa della difesa, e quando non si tira in porta la responsabilità è degli attaccanti?
«Tante volte siamo arrivati dentro l’area piccola senza calciare, sbagliando l’ultimo passaggio o facendoci anticipare. Dobbiamo diventare più efficaci nella mole di gioco che produciamo: col Südtirol siamo riusciti ad abbassarli, ma non siamo stati incisivi come al solito».

Pensa di schierare due punte dal primo minuto?
«È una soluzione che potremo adottare in corso e in qualche caso anche dall’inizio, a seconda delle condizioni dei giocatori. Oggi valuteremo Gondo, uscito acciaccato. Con tre partite ravvicinate serviranno rotazioni in tutti i reparti. Abbiamo tanti giocatori offensivi come esterni e trequartisti, quindi bisogna trovare il giusto equilibrio senza snaturare la squadra».

Chi rischia di più domani: lo Spezia penultimo con 2 punti e tante contestazioni o la Reggiana reduce da una brutta sconfitta?
«Il rischio c’è sempre per entrambe le squadre, anche per chi sta in alto. La Serie B è così: ogni partita è difficile e riserva sorprese. Noi dobbiamo ritrovare la verve avuta in altre gare, senza ansie o paure, e tornare a essere la Reggiana che gioca, corre e aggredisce. Mi auguro che si possa essere più incisivi nella fase di conclusione».

Sono previsti cambi di formazione?
«Sì, ci saranno avvicendamenti: tre partite in pochi giorni richiedono gestione. È una necessità che avrà ogni allenatore in questo periodo».

Potrebbe essere il turno di Charlys dal primo minuto e in che ruolo?
«Potrebbe essere della partita. È un giocatore fisico, con discreto palleggio, può giocare sia mezzala sia in mediana a due. Doveva solo prendere i tempi e i movimenti. Ci aspettiamo molto da lui, sia per le qualità tecniche sia per quelle umane».

Magnani può rientrare tra i convocati?
«Durante la rifinitura valuteremo la sua disponibilità. È un giocatore di riferimento, se starà bene potrà partire dall’inizio o giocare uno spezzone».

Come valuta il momento di Girma?
«Natan ha saltato quasi tutto il ritiro per problemi fisici, quindi è indietro rispetto agli altri. Va recuperato a piccoli passi, non è una questione mentale. Sa che lo stimiamo, è un giocatore importante per noi, l’ha dimostrato ampiamente lo scorso anno. Se domani partirà dall’inizio bene, altrimenti dovrà essere pronto a subentrare con la stessa incisività mostrata a Modena».

Che Spezia si aspetta?
«Una squadra fisica, strutturata, che l’anno scorso ha fatto la finale playoff e che quest’anno punta ancora in alto. Hanno un ottimo allenatore, tra i migliori della categoria. Noi dovremo essere compatti e incisivi quando avremo la palla».

Il problema dello Spezia è mentale dopo i playoff persi o tecnico per l’addio di Esposito?
«Da fuori è difficile dirlo. Sicuramente perdere un giocatore che ti porta una ventina di gol e tanto lavoro pesa moltissimo. Ma mi fermo qui: guardo solo in casa nostra».

Quali saranno le difficoltà maggiori contro i bianconeri?
«Affrontiamo una squadra forte sulla carta, con ottimi giocatori. Sarà importante l’approccio mentale: dovremo partire bene e mettere in campo una spinta d’orgoglio. Sono sicuro che i ragazzi la tireranno fuori».

Le tante critiche arrivate dopo Bolzano l’hanno sorpresa?
«Vuol dire che le aspettative sono alte, segno che siamo stati bravi a crearle. Noi sappiamo qual è la nostra dimensione, oggi siamo in emergenza e corti numericamente. Va dato merito ai ragazzi che stanno dando il massimo. È normale che si giudichi dal risultato, ma mi piacerebbe che si analizzasse anche il contesto».

La Reggiana ha una squadra molto giovane. Come stanno affrontando le difficoltà i suoi ragazzi?
«La nostra è una squadra giovane, e per tanti motivi deve crescere attraverso gli errori. È un processo inevitabile. Anche domani giocheranno diversi ragazzi alle prime esperienze in Serie B: dobbiamo dargli tempo, e il pubblico di Reggio deve sostenerli come ha fatto a Bolzano con gli applausi finali».

Questi blackout improvvisi non sono una caratteristica che vi portate dietro dall’anno scorso?
«Gli scivoloni li hanno tutti. Alla quinta giornata è difficile trovare una squadra senza, forse solo Palermo e Modena. Col Südtirol alcune dinamiche ci hanno fatto subire più del solito, ma fa parte del campionato. L’importante è ripartire subito».

Vista l'emergenza in difesa, chiederà rinforzi dal mercato degli svincolati?
«No, lavoriamo con quello che abbiamo come sempre. Dobbiamo tenere botta fino alla sosta, magari una o due partite oltre, finché non rientrano gli infortunati».

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