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Alessio Baresi: «Stiamo bene e siamo quasi al completo. Contro la Vis Pesaro a fare la differenza sarà la mentalità»

«Mi auguro che mister Diana domani sia con noi, ma se dovesse esserci bisogno sono pronto. Il campo un problema? Non so cosa troveremo, ma siamo già passati da situazioni simili. Montalto? Ha grande voglia di farsi sentire ed essere presente»

04.03.2023 15:00

«Il mister sta passando una settimana un po’ così: ha avuto la febbre nei primi giorni poi ieri ha lavorato al campo ma c’è stata una piccola ricaduta e stamattina aveva di nuovo qualche linea - ha sottolineato questa mattina il vice allenatore granata Alessio Baresi, in sala stampa al posto del febbricitante Diana per presentare la gara contro la Vis Pesaro - Mi auguro che domani sia con noi, ma se dovesse esserci bisogno io qualche partita l’ho fatta…».

La buona notizia è che l’infermeria si è quasi svuotata?
«Sì, abbiamo recuperato quasi tutti. Mancheranno Cigarini, poiché squalificato, e Muroni che è ancora in fase di recupero. Diciamo che siamo a regime».

Pensa che la stanchezza fisica e mentale intravista con la Carrarese ora sia alle spalle?
«Qualcosa possiamo aver pagato dopo Cesena, ma la Carrarese ha fatto bene e dato tutto e certe partite a volte possono finire peggio. Ci teniamo stretto quel punto e se abbiamo lasciato qualche energia spero che i ragazzi si siano ricaricati alla grande negli ultimi giorni».

La condizione atletica della squadra è positiva?
«Sicuramente chi è rientrato da poco qualcosa in più ci dovrà mettere però stiamo attraversando un momento in cui tutti si allenano con continuità e sullo stesso livello. Gli inconvenienti possono capitare in allenamento o in partita: ad oggi siamo in una fase positiva e abbiamo la rosa quasi al completo».

Domani a Pesaro il terreno di gioco sarà l’avversario in più da battere?
«Già l’anno scorso ci abbiamo avuto a che fare e sappiamo che non sarà facile. Le condizioni del terreno di gioco sono importanti per chi vuole vincere e giocare bene: al momento non sappiamo come sarà perché nei giorni scorsi sono intervenuti i pompieri e la Protezione Civile per sistemarlo. Non sarà accettabile, ma siamo passati da situazioni simili anche a Lucca, Macerata e Fermo. A fare la differenza sarà la mentalità».

Ci sono ancora dei dubbi di formazione?
«Io e il mister il giorno della partita ci troviamo con lo staff e discutiamo sulle scelte da prendere in base all’avversario e a diversi altri fattori».

Conta maggiormente lo stato di forma della squadra o il campo che troverete nel prendere una scelta?
«Si valuta tutto a 360 gradi e si cercano di prendere le decisioni migliori possibili per la partita: si valuta il modulo degli avversari, il terreno, le qualità dei giocatori avversari... Non c’è una sola strategia».

Che reparto riguardano le ultime scelte da prendere?
«I dubbi principali sono sul centrocampo e anche davanti, sugli esterni solamente a destra. Stasera e domani mi confronterò con il mister anche per parlare di come è andato l’ultimo allenamento, poi tireremo le somme».

Montalto può garantire già qualche minuto?
«Adriano si allena con noi da un paio di giorni: ha il solito grande spirito, carisma e voglia di farsi sentire ed essere presente. È sulla strada del pieno recupero, ma sinceramente non so quanta autonomia possa avere. Mi auguro che ora sia a posto e possa darci una mano ma non dimentichiamoci che in questi tre mesi gli altri attaccanti lo hanno sostituito alla grande».

La difesa non si tocca?
«Dietro hanno fatto tutti bene e ora è rientrato Luciani e c’è anche Cremonesi a regime: domani valuteremo col mister cosa fare».

Pensa che i biancorossi giocheranno in undici dietro la linea della palla? 
«Può essere, ma non è detto. A nove giornate dal termine devono salvarsi e fare punti: ad Alessandria per esempio hanno provato a vincere e a Fiorenzuola hanno vinto 3-0 mentre in altre gare invece sono stati più guardinghi puntando sul contropiede. Le statistiche servono fino a un certo punto, contano di più gli episodi. Hanno tanti giocatori esperti, non sarà gara facile ma abbiamo la mentalità per affrontarli nel modo giusto e la voglia che avremo di portare a casa punti alla fine farà la differenza».

I sei punti di vantaggio su chi insegue sono uno stimolo o invece c’è la preoccupazione di non perdere questo margine?
«Si è già vissuta una situazione simile qualche settimana fa prima della gara di Cesena. Penso e sono convinto che la partita sarà affrontata con grande mentalità e voglia di vincere: sappiamo che ora tutte le gare hanno lo stesso valore quindi a prescindere dall’avversario non si fanno calcoli ma bisogna mantenere sempre lo stesso atteggiamento. Dobbiamo arrivare a 80-85 punti prima di tirare una riga».

Quale avversaria teme maggiormente tra Entella e Cesena?
«Fino alla settimana scorsa ragionavamo solo sul Cesena e ora è arrivata l’Entella: ci sono ancora troppe cose in ballo che possono cambiare, quindi dobbiamo pensare a noi stessi e a fare il nostro al meglio. Detto questo, sono entrambe veramente forti, hanno un organico importante e staranno fino all’ultimo con noi lì davanti. Ci auguriamo che inciampino da qualche parte e in quel caso noi dovremo essere bravi ad approfittarne…».

La gara con la Vis Pesaro pensa che possa assomigliare a quella con il Gubbio, entrambe alla vigilia del big match?
«Non so, con il Gubbio in casa sapevamo cosa aspettarci mentre domani non so cosa ci sarà. Dobbiamo essere molto bravi a capire cosa abbiamo sotto i piedi o davanti e cercare di fare bene e portare a casa la vittoria».

In questo girone di ritorno la Reggiana ha sei punti in più rispetto all’andata…
«Sì, ma so anche che l’Entella nel girone di ritorno ha conquistato 26 punti, noi 25 e il Cesena 21. Siamo migliorati e ciò ci permette di avere un margine e restare davanti, ciò non toglie che bisogna sempre scendere in campo per vincere».

A darvi una mano ci saranno oltre 500 tifosi…
«Loro stanno dimostrando di avere il soluto grande sostegno e affetto: ci seguono sempre, li sentiamo e c’è bisogno che restino vicini alla squadra perché nel rush finale serve l'aiuto di tutti».

 

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