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Diana: «Essere primi fa un bell'effetto. Siamo consapevoli della nostra forza e vogliamo andare avanti così»

«Dovremo abituarci a questo tipo di gare. Ho dato minuti a chi ne aveva bisogno e sapevo che chi entrava dalla panchina poteva cambiare la partita»

29.09.2021 00:30

«All’inizio non è stata una prestazione positiva, ma dovremo abituarci - ha sottolineato mister Aimo Diana al termine del rotondo successo contro la Carrarese - Conosco la Serie C e per la maggior parte saranno partite come questa. Quindi va bene anche non avere mostrato subito un buon gioco, anche se in realtà credo che nel primo tempo abbiamo avuto un certo numero di occasioni. Nella ripresa ho modificato qualcosa e abbiamo fatto meglio. Sapevo che alcuni giocatori potevano cambiare l’andamento della gara e in effetti la strategia di gioco alla fine è risultata positiva».

La svolta della partita è arrivata con i cambi giusti o con l’espulsione che ha costretto la Carrarese a giocare con un uomo in meno?
«Credo che in generale la prestazione sia stata buona al di là degli episodi. Ho preferito tenere fuori qualche giocatore un po’ più affaticato dopo la partita di sabato: chiaramente quando fai giocare per la prima volta dal primo minuto gente come Anastasio o Scappini che deve trovare la giusta intesa con Lanini, sai che puoi trovare qualche difficoltà. Mi interessava che aumentassero il loro minutaggio, come lo farò con altri giocatori. Non so se anche l’espulsione possa aver inciso, credo che la Carrarese abbia fatto forse molti falli nel primo tempo e si è portata inevitabilmente dietro un po’ di ammonizioni durante la partita: il rischio di un’espulsione ci poteva stare».

Che effetto fa essere primi in classifica?
«E’ indubbiamente un bell’effetto. La classifica la guardiamo tutti e ne siamo felici. I tifosi da fuori fanno bene a essere contenti, mentre noi dobbiamo pensare a portare un prodotto efficiente in ogni partita. Il nostro dovere è quello di mantenere questo stato di forma mentale per cercare sempre di fare risultato in ogni campo. Guardiamo poco il nome dell’avversario e soprattutto c’è poca gestione dei giocatori in base alle squadre che affrontiamo. Quindi pensiamo partita per partita. Siamo consapevoli della nostra forza e vogliamo andare avanti così».


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