Il ds Fracchiolla: «Mercato difficile, ma la Reggiana si muove con idee chiare. Serve pazienza»
«Bizzarri era stato confermato verbalmente, ma ha preso tempo così abbiamo cambiato preparatore dei portieri. Dal Brescia potrebbe arrivare anche un altro elemento, non escludo uscite a breve. Dionigi valuterà in ritiro i giocatori a disposizione»

Il direttore sportivo granata Domenico Fracchiolla, a margine della conferenza di Libutti, fa il punto sul mercato granata tra arrivi imminenti, giovani da valutare e conferme importanti.
«Mancano pochi dettagli per completare alcuni arrivi - ha subito precisato il ds della Regia - La settimana prossima abbiamo appuntamenti importanti. Penso che stiamo andando molto velocemente rispetto a quello che è il mercato attuale, che è bloccato. Anche in Serie C ci sono situazioni particolari come Trestina e Rimini, che vanno monitorate. La priorità è prendere giocatori validi e provare a patrimonializzarli. Dobbiamo attendere anche il Brescia, per risolvere un paio di situazioni burocratiche. Ma ripeto: stiamo andando spediti, in un mercato con pochi soldi e tante opportunità. Tanti giocatori non sono stati riscattati, quindi bisogna saper scegliere il profilo giusto, non prendere tanto per prendere. Non voglio una rosa lunga, ma funzionale e con giocatori di valore».
Oltre a Bertagnoli, col Brescia ci sono altre opportunità?
«Sì, ci potrebbe essere un’altra opportunità. La valuteremo con calma la prossima settimana».
Parliamo di Gondo: dopo una stagione difficile, fatta di alti e bassi, è ancora la punta di diamante della Reggiana?
«Sì, è un ragazzo sano. Ne ho parlato anche nella conferenza precedente, ho raccontato alcuni aneddoti su di lui. Ha grande motivazione e l’ho sentito mentalmente presente: questo per un attaccante è fondamentale. In giro non ci sono grandi fenomeni: tutti vorremmo un bomber da 15 gol, ma guardando le classifiche marcatori, quei profili sono irraggiungibili per la Reggiana. Bisogna essere equilibrati nei giudizi. Anche noi ambiamo all’attaccante forte, ma bisogna ragionare in base al mercato. Sicuramente arriverà qualche altro giocatore: li abbiamo individuati, stiamo solo aspettando i tempi giusti».
Il presidente Salerno ha detto che il budget a disposizione è sufficiente per fare un buon campionato, ma non si rischia di voler alzare troppo l'asticella?
«Il presidente si riferiva alla salvezza, che è l’obiettivo dichiarato. Le responsabilità fanno parte del nostro mestiere, non è un problema prendersele. L’unica cosa da fare è lavorare e lo stiamo facendo bene, con i tempi giusti e in armonia. Il tempo ci dirà se abbiamo lavorato nel modo corretto. Ovviamente ci sarà qualche intoppo, fa parte del percorso. Avremmo voluto avere alcune ufficialità prima, ma i tempi del mercato sono più lunghi dei nostri. Serve un po’ di pazienza».
A proposito di mercato: perché non è stato confermato Bizzarri?
«Non è corretto dire che non è stato confermato. Appena sono arrivato, ho incontrato il mister e poi Bizzarri: lo avevamo confermato verbalmente, lo aspettavamo per firmare. Poi sono usciti dei rumor, anche sui giornali, che parlavano di contatti con altri club. Con noi ha preso tempo. Ma oggi c’è il raduno: cosa avrei fatto senza preparatore dei portieri? Non sarebbe stato corretto verso il gruppo. Non è vero che non è stato riconfermato. Dopo la mia conferma verbale non ha firmato, ha temporeggiato, e a quel punto abbiamo dovuto prendere una decisione diversa. Libutti, per esempio, non ha guardato altrove dopo la parola data. Questo è il punto. E non c’entra nulla il discorso “uomini di Goretti” che ho letto sui giornali: se sono usciti certi nomi di portieri già stati qui, si può capire il perché. Durante il percorso succedono cose impreviste e si cambia. Quando si è cambiato allenatore, si è scelto anche il suo preparatore atletico, quindi l’impostazione era già cambiata. Se avessimo voluto continuare con una linea di uomini della società, non avremmo accettato un nuovo preparatore».
Le difficoltà del mercato derivano dal fatto che è complicato sostituire i giovani che hanno dato minutaggio come Vergara, Ignacchiti, Lucchesi, Sersanti?
«Sicuramente ci aspettiamo di inserire degli under 2004 forti, ma non si tratta di sostituire ruolo per ruolo. Abbiamo le idee molto chiare. Arriveranno altri giovani validi: Basili, ad esempio, è stato uno dei migliori under della Serie C. Anche Ignacchiti veniva dalla Serie C, dal Pontedera. Bozzolan sarà un acquisto a titolo definitivo molto importante. Ma, ripeto, non è un discorso di rimpiazzo per casella: è un discorso generale di qualità. E nonostante le difficoltà, ci siamo mossi in anticipo su molte squadre».
Possiamo dire che quest’anno la Reggiana parte con uno “zoccolo duro” importante?
«Dopo la mia prima settimana di lavoro abbiamo lavorato sulle riconferme delle persone che riteniamo importanti. Molti hanno accettato verbalmente, altri no. Abbiamo già parlato di Gondo, ma ci sono altri profili fondamentali. Quando un dirigente arriva, deve capire quali sono i giocatori importanti. I contratti contano relativamente: vanno in campo le teste dei giocatori, le loro motivazioni. In questi giorni ho lavorato molto con Portanova, che per me è determinante. Ho parlato col procuratore di Girma, e lo incontrerò a breve. Dedicare tempo a questi ragazzi è più importante che cercare giocatori fuori. È quello che ho fatto anche con Rozzio, con Libutti, con Reinhart con cui abbiamo fatto una lunga videochiamata, come anche il direttore tecnico Scognamiglio con altri ragazzi. È fondamentale capire le motivazioni dei nostri ragazzi, perché sono la base del nostro progetto».
Il ritiro è stato anticipato: possiamo dire che la “vera” Reggiana sarà visibile da metà o fine luglio?
«Non ci sono tempi certi. Avrei voluto chiudere alcune ufficialità già prima, ma bisogna avere pazienza. Quando un giocatore è richiesto da altri club, occorre aspettare il momento giusto. Anche negli ultimi anni molti colpi si sono chiusi negli ultimi giorni. È per questo che dico che stiamo andando spediti. A me piacciono anche i colpi dell’ultimo giorno. Ma i tempi non li decidiamo noi, li detta il mercato. È appena finito un playout, molte squadre devono ancora capire cosa fare. Bisogna aspettare e prendere il giocatore giusto. Prendere tanto per prendere è un errore».
È corretto dire che questo anticipo serve per valutare anche i giovani?
«Sì, è corretto. Abbiamo tante situazioni da capire. Ci sono giovani di proprietà, ragazzi che rientrano dai prestiti… È giusto che il mister abbia tempo per valutarli. Può emergere qualcosa che oggi non stiamo considerando. Il mister ha finalmente più serenità per impostare il lavoro. Credo sia corretto dargli tempo e strumenti per fare le sue valutazioni. I ragazzi che inizieranno lunedì sono in gran parte giovani, anche della Primavera, ma con contratto: è giusto valutarli. La società ha investito, bisogna capire che tipo di investimento è e se può tornare utile. È una questione di rispetto verso il lavoro che è stato fatto negli anni. Goretti e Pizzimenti hanno lavorato bene e se hanno fatto certe scelte, vanno analizzate con attenzione».
Ci saranno quindi delle uscite? Deciderà Dionigi dopo le sue valutazioni?
«Vediamo. È possibile che qualcosa succeda anche in questi giorni. Il mercato è in continuo movimento».