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Radrezza: «Non ho mai pensato di lasciare la Reggiana. Contro l'Entella non possiamo commettere passi falsi»

Il trequartista granata è stato al centro di insistenti voci di mercato: «Ringrazio i tifosi per la stima e l'affetto nei miei confronti»

04.02.2021 19:50

Radrezza contro la Virtus Entella nel match dell'andata © AC Reggiana

Igor Radrezza e la Reggiana, una storia destinata a continuare a lungo. Il centrocampista classe '93 nella recente sessione di mercato è finito nel mirino del Brescia e continue voci sul suo possibile trasferimento sono circolate fino alle ultime ore, ma il numero 21 granata non ha mai pensato di abbandonare i compagni e mister Alvini perché ha un solo obiettivo da raggiungere: la salvezza.

«L’ultima settimana di mercato è stata molto particolare per me - ha spiegato oggi il trequartista granata - Non ero abituato a sentire così tante voci sul mio conto, specialmente a gennaio. Con il direttore e il mister ci siamo guardati negli occhi cinque minuti e abbiamo deciso di proseguire senza indugiare sulla stessa strada».

Ti ha fatto piacere però finire al centro dell’attenzione?
«Vedere il proprio nome circolare fa certamente piacere, vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatto. Ho però un contratto e sono legato ad una società: non ho mai avuto il pensiero di andarmene da Reggio. Anzi ci tengo a sottolineare che sto davvero bene in granata e voglio restare qui».

I tifosi avevano iniziato a preoccuparsi…
«Io non amo i social e li frequento poco però devo ringraziare i tifosi per i tanti messaggi d’affetto nei miei confronti. Mi riempie d’orgoglio essere considerato un giocatore così importante nonostante sia qui da meno di due anni. Vuol dire che sto lasciando un segno importante a Reggio. Non avendo potuto farlo prima, ringrazio oggi di cuore tutta la città e i tifosi per essermi rimasti vicini».

Il tuo rapporto con Reggio è speciale…
«Vivo in una città bella e nella mia vita c’è anche una compagna reggiana quindi mi sento davvero come a casa ed è uno dei motivi per cui non ho mai pensato di partire. Qui ho tutto per stare bene: la fiducia dei compagni, del mister e della società. La Reggiana, in questo momento, è la migliore squadra che c’è per me».

Veniamo al tuo campionato. L’impatto con la Serie B non è stato niente male…
«Negli ultimi anni ho fatto diversi passi avanti ma non mi vergogno a ricordare di avere giocato in Serie D. Il mio percorso è una storia bella e strana: da giovanissimo sono passato dalla B ai dilettanti in pochissimo tempo e ho fatto il percorso inverso con la Reggiana nel giro di uno anno. Credo di essermelo meritato».

Dei quattro gol che hai realizzato con la maglia granata, qual è stato il più bello?
«Sicuramente quello segnato al Brescia perché è stato istintivo: sapevo che quella palla doveva entrare in un modo o nell’altro. Non è stato male anche il gol al Piacenza l’anno scorso. Diciamo che con la maglia della Reggiana ne ho fatti pochi, ma tutti molto belli. Adesso però, se dovessi tornare a segnare, non vorrei che fossero belli ma utili…».

Il tuo ruolo in campo di preciso qual è?
«In realtà non ho mai cambiato ruolo da inizio stagione, sono sempre il trequartista dietro alle punte ma a volte per le caratteristiche mie e dei compagni si maschera questa posizione. Nelle ultime settimane a livello tattico si è deciso di cambiare qualcosa: per salvarci era necessario apportare delle variazioni ma abbiamo comunque varie opzioni tattiche a disposizione. Non importa più giocare bene o male, davanti a noi ci sono tre mesi nei quali non possiamo più sbagliare».

Con l’arrivo di Laribi è Del Pinto è cambiato qualcosa a centrocampo?
«Sono due giocatori esperti e la società ha fatto bene a portarli a Reggio perché sicuramente ci daranno una mano nel raggiungere il nostro obiettivo. Tatticamente si sono messi subito a disposizione dell’allenatore e il mio ruolo con loro in campo non è cambiato, anzi mi sono trovato subito a mio agio».

Ti abbiamo visto un po’ nervoso dopo la sostituzione contro il Vicenza…
«In quell’occasione ero arrabbiato con il campo: il terreno di gioco è diventato imbarazzante e non sono l'unico a dirlo. Per noi non deve essere un alibi, però per un giocatore con le mie caratteristiche può fare la differenza. Tengo anche a sottolineare che con mister Alvini e i compagni non ci sono mai stati problemi, non ho mai avuto uno screzio con qualcuno. Certe voci dicevano che avevo litigato con il mister, ma non è così: sono l’unico giocatore della rosa che ha fatto 19 presenze nel girone d’andata...».

Domenica al “Città del Tricolore” arriva l’Entella…
«Sarà una gara da vincere ma soprattutto da non perdere. Questo deve essere il nostro obiettivo fino al 7 maggio: cercare di perdere il minor numero possibile di partite. Davanti a noi c’è un girone intero in cui bisogna fare punti e non sbagliare gli scontri diretti. Anche con un pareggio abbiamo visto che si può muovere la classifica. Ci sono sempre i margini per recuperare posizioni in classifica, ma dobbiamo cercare di non perdere e se dovesse capitare, almeno di andare al tappeto contro chi ci è davvero superiore».

Che partita ti aspetti contro i biancocelesti?
«L’Entella nelle ultime settimane è riuscita a muovere la classifica, quindi ci aspetta una partita sicuramente tosta. Dovremo cercare di vincere ma soprattutto, come già detto, non dovremo perdere. Abbiamo passato di recente un momento molto difficile, ma posso assicurare che domenica in campo daremo il 100% per portare a casa i tre punti».

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