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Sciaudone: «Volevamo passare il turno, non abbiamo mai mollato. Sabato giocheremo la partita della consapevolezza»

«La gara contro l'Entella non sarà determinante ma la Reggiana deve dimostrare il suo valore. Sto trovando poco spazio e mi dispiace, ma da professionista devo sempre dare il massimo ed essere sul pezzo: il mister ha grande fiducia in noi»

01.11.2022 20:00

Novanta e più minuti in campo per Daniele Sciaudone, capitano di giornata nella breve parentesi della Reggiana in Coppa Italia, eliminato dal Pontedera al “Città del Tricolore” nel secondo turno della competizione.

«Abbiamo perso ma la squadra ha dimostrato di esserci - il pensiero del centrocampista classe '88 - Sono andati in campo giocatori che finora hanno giocato poco o che non avevano ancora giocato una partita, eppure abbiamo portato idee interessanti. Siamo stati sempre sul pezzo e non abbiamo mai mollato: faccio i complimenti a tutti i miei compagni. Sono comunque dispiaciuto per il risultato perché ci tenevamo a passare il turno e purtroppo per un episodio non ce l’abbiamo fatta. Forse c’era anche un rigore per noi e se l’arbitro ce lo avesse dato, avremmo visto una partita diversa…».

Dopo questa eliminazione, come si arriva alla partita di sabato contro la capolista Entella?
«Per noi non cambia nulla, anzi la squadra è molto carica dopo la vittoria contro la Vis Pesaro. Andiamo a Chiavari per giocare una partita importante ma non ancora determinante. L’Entella è favorita per il campionato come lo sono tante altre squadre, ma la Reggiana sabato sarà agguerrita».

Sotto il profilo psicologico, la partita di Chiavari cosa può dare a questa Reggiana?
«È la partita della consapevolezza. Vis Pesaro a parte, veniamo da una sconfitta nello scontro diretto contro il Cesena e dal pareggio amaro contro la Carrarese. Bisogna quindi cercare di fare una buona prestazione e portare punti. A volte si può anche vincere giocando male come successo contro l’Ancona ma anche lì la prestazione c’è stata a livello di lotta e sacrificio della squadra. Si può fare una partita bellissima ma se si è poco concreti, conta poco. Sono convinto che se faremo una buona prestazione, arriverà anche il risultato. Sicuramente se dovessimo perdere, il campionato non è finito ma l’importante sarà dimostrare che questa Reggiana c’è, sperando di portare a casa i tre punti».

Come stai vivendo questo momento della stagione in cui spesso non inizi dal primo minuto?
«A livello umano dispiace giocare meno, ma credo sia normale. Tuttavia da professionista bisogna sempre avere la voglia di mettersi a disposizione del mister e della squadra: l’importante è allenarsi sempre e farsi trovare pronti. Chi sta giocando, sta facendo bene e quando la squadra vince non posso che essere contento. Poi che io giochi uno, dieci o venti minuti non importa perché quello che conta è farsi trovare sempre sul pezzo. So che il mister ha sempre molta fiducia in ciascuno di noi».

Stai giocando in una posizione un po’ più arretrata ultimamente…
«Dipende anche dalle rotazioni, ma quest’anno sono sicuramente più accentuate. Oggi per esempio abbiamo giocato io e Muroni abbassandoci per costruire e lasciare lo spazio agli altri per inserirsi. Va bene così anche perché ci sono situazioni in cui un giocatore deve essere intelligente e dimostrare di aver l’occhio giusto per chiudere gli spazi in campo».


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