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Reggiana, i numeri di fine stagione: la difesa regge l'urto della Serie B, l'attacco non ingrana. E quei pareggi...

La squadra di Nesta segna e subisce poco conquistando la salvezza lontano dal "Città del Tricolore": il rendimento in casa è da zona retrocessione, ritmo da playoff in trasferta. Rozzio e Marcandalli al top dietro, Pieragnolo brilla per gol e assist

29.05.2024 21:00

Il campionato di Serie B 2023/24 che è arrivato alle battute finali, con Venezia e Cremonese pronte a contendersi l'ultimo posato disponibile per salire in Serie A, è stato un torneo decisamente provante e non avaro di sorprese ma la neo promossa Reggiana, rinnovata dentro e fuori in seguito alla promozione targata Diana, è riuscita a raggiungere l'obiettivo salvezza - nonostante qualche turbolenza di troppo nel finale - con due giornate di anticipo. Dopo avere analizzato le prestazioni dei protagonisti granata in campo nelle 41 gare ufficiali disputate tra agosto 2023 e maggio 2024 (QUI il nostro pagellone), chiudiamo definitivamente i discorsi relativi all'attuale stagione prendendo in considerazione quelli che sono stati i numeri più significativi conseguiti dalla Reggiana.

FATTORE CAMPO. La squadra di Alessandro Nesta ha chiuso la stagione regolare all'11° posto con 47 punti, gli stessi di Cosenza, Modena e Südtirol, frutto di 10 vittorie, 17 pareggi e 11 sconfitte (stesso rendimento del Modena). In totale sono 38 i gol realizzati in Serie B: quello granata è il terzo peggior attacco dopo Lecco e Spezia insieme al Bari che si è salvato per il rotto della cuffia ai playout, mentre quelli subiti sono 45. Per rendimento in casa la Regia si è classificata terzultima con appena 3 vittorie, 11 pareggi e 5 sconfitte ottenendo solo 20 punti al “Città del Tricolore” (16 gol fatti e 24 subiti). Tutt'altra cosa il rendimento fuori casa, vero punto di forza della squadra di Nesta: ottavo posto per Rozzio e compagni con 7 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte (27 punti, 22 gol fatti, 21 subiti). Tra le mura amiche la Regia ha conquistato 1,05 punti a partita, una media decisamente da retrocessione, mentre fuori Reggio i granata sono riusciti a tenere un ritmo più alto (1,42) praticamente da zona playoff.

DIFESA OK. Come già evidenziato sono 45 i gol subiti dalla Reggiana, la settima difesa meno perforata dell'intero campionato: numeri lontani dai 32 e 35 gol subiti da Cremonese e Parma ma migliori di chi come Venezia (46), Sampdoria (50), Catanzaro (50) e Palermo (53) ha provato o sta ancora provando a giocarsi le sue chances ai playoff. A difendere i pali granata in 30 partite è stato Francesco Bardi, ex estremo difensore del Bologna: per lui una media di 3,2 parate a gara e 2 rigori respinti su 5 totali subiti, oltre ad aver confezionato 9 clean sheet. Sono state 9 le presenze all'attivo per Giacomo Satalino, anche lui positivo tra i pali, mentre Alex Sposito ha visto solo la panchina ma potrà provare a ritagliarsi il ruolo di “vice Bardi” nella prossima stagione. In difesa Paolo Rozzio e Filippo Romanga hanno brillato per qualità, il capitano in particolare è risultato essere il migliore della rosa per passaggi riusciti (49,7) e contrasti vinti (5,4) a partita. Un altro giovane in rampa di lancio come Alessandro Marcandalli è stato praticamente perfetto per recuperi del pallone (4,8 a match), così come il veterano Mario Sampirisi (ex Monza, Frosinone e Crotone). Poco spazio per il croato Marko Pajac, a causa anche dei numerosi infortuni che ha avuto nel corso della stagione, qualche occasione in più sfruttata meglio dal polacco Przemyslaw Szyminski e dal “soldatino” Lorenzo Libutti.

ATTACCO STERILE. La Reggiana non ha avuto un buonissimo rapporto con la porta avversaria, questa è la principale nota dolente. Sui 38 gol realizzati in campionato, 6 portano la firma di Cedric Gondo, attaccante arrivato in prestito della Cremonese (dal 1° luglio granata a tutti gli effetti) e alla sua prima stagione con la maglia della Reggiana: il Gondoliere inoltre ha una media di tiri a partita pari a 1,5. A condividere le altre posizioni del podio sono due centrocampisti: Natan Girma e Manolo Portanova, entrambi con 5 reti. Il trequartista svizzero ha segnato un gol ogni 311 minuti, mentre l'ex esterno di Genoa e Juventus uno ogni 494 ed è stato proprio lui a chiudere le marcature nel derby con il Parma lo scorso 10 maggio. La "sorpresa" sotto questo punto di vista è stato il terzino Edoardo Pierangolo con 4 reti e 3 assist all'attivo. Stesso bottino di gol anche per Janis Antiste, attaccante francese con un passato in due squadre di Serie A come Spezia e Sassuolo, ma rimasto a secco da Gennaio (precisamente il 13, nel 2-2 con il Pisa all'Arena Garibaldi). A quota 2 Stefano Pettinari e Alessandro Bianco: rendimento deludente per l'attaccante romano classe ‘92, buon risultato invece per il centrocampista giovanissima promessa della Fiorentina. Un solo centro su 28 apparizioni infine per Filippo Melegoni. I re degli assist (3 come il già citato Pierangolo) sono Manolo Portanova e Riccardo Fiamozzi. Non ha decisamente lasciato il segno Orji Okwonkwo, contrariamente a quanto fatto per ora nella sua carriera: arrivato in prestito dal Bologna a gennaio, il nigeriano ha impiegato parecchio tempo per trovare uno stato di forma accettabile giocando una sola partita da titolare su 5 (nella debacle interna con il Cosenza); ma potrà recitare un ruolo da protagonista nel campionato 2024/25, o almeno provarci partendo allo stesso livello dei compagni. Lo stesso discorso vale per Luca Vido, attaccante 27enne di proprietà della Reggiana che è riuscito a disputare solamente tre gare dall’inizio (un gol a referto, a Como su rigore) prima di fermarsi per l'infortunio al crociato. Medesimo infortunio per Antonio Vergara, trequartista campano tornato a farsi vedere nelle ultime uscite che ora ha l'obiettivo di “esplodere” definitivamente nel prossimo campionato.

PAREGGITE. Sono 17 le partite terminate con il segno ‘X’ sulle 38 totali (44%): stesso risultato per Modena (10°), Spezia (15°) e Bari (17°). L'ultimo pareggio è arrivato nella 38ª giornata con il Parma (1-1), il primo alla 2ª con contro il Como (2-2): entrambe le avversarie della Regia hanno conquistato la promozione in Serie A al termine della stagione regolare. Ben tre i pareggi consecutivi, dal 24 febbraio fino al 3 marzo: 0-0 contro Brescia e Ascoli, nel mezzo l'1-1 casalingo con il Südtirol. La massima distanza tra un pari e l'altro è di 8 giornate, precisamente dalla 31ª alla 38ª: è accaduto nel periodo più buio della stagione segnato da tre sconfitte consecutive (Cittadella, Lecco e Cosenza) e seguito da un'improvvisa rinascita grazie ai successi maturati contro Palermo e Modena che di fatto sono valsi la salvezza con due giornate d'anticipo.

 

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