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Diana: «Prestazione buona, ma non sono mancati gli errori. Bisogna essere più precisi e chiudere prima le partite»

«A un certo punto abbiamo giocato di tacco e punta con un po' di supponenza, ma anche questo fa parte dell'essere una grande squadra. L'arbitraggio? Ci ha un po' innervositi. Rosafio? Ha la mia totale fiducia, fa parte della mia squadra»

22.01.2023 18:30

Dopo due gare passate in tribuna osservando il buon lavoro svolto dal vice Baresi, oggi Aimo Diana ha fatto ritorno in panchina portando la squadra all'ennesima vittoria, un po' più sudata rispetto al solito, contro un'Alessandria che ha impensierito solamente a tratti la compagine granata.

«Da parte mia e di tutta la famiglia granata ci tenevo a mandare un pensiero alla famiglia di Gabriele Persano, nostro giovane tifoso che è venuto a mancare - sottolinea in avvio il tecnico granata, dedicando i tre punti alla famiglia del 15enne di Bagnolo scomparso di recente mentre era in lista di attesa per un trapianto di cuore - Ci sono poche parole ma dedichiamo la vittoria a lui e invitiamo la sua famiglia allo stadio perché possano aiutarci e sostenerci per raggiungere il nostro obiettivo».

Il risultato atteso è arrivato, ma lo sviluppo degli eventi era difficile da pronosticare…
«La nostra è stata una prestazione buona anche se con qualche errore. Qualcosa indubbiamente si è concesso e credo soprattutto che sul 3-1 quel rigore non ci fosse, anche perché mi fido di quello che mi ha detto Luca Cigarini: l’arbitraggio ci ha un po’ innervosito ma ormai siamo abituati a questo. Partite come queste vanno chiuse prima anche perché siamo stati dominanti e abbiamo fatto vedere belle giocate. C’è un po’ di rammarico per aver giocato a un certo punto di tacco e punta e con una certa supponenza ma ciò fa parte dell'essere una grande squadra. Del resto non possiamo togliere a certi giocatori come Kabashi la possibilità di fare un tiro da 50 metri, quando si presenta l'occasione. Dobbiamo quindi essere più precisi e cercare di mettere meglio la palla per fare gol. Mi spiace perché se avessimo chiuso prima avrei fatto qualcosa in più a livello tecnico tattico ma non c’è stata la possibilità».

I gol subiti sono nati da disattenzioni o li considera solamente degli episodi?
«Analizzerò soprattutto il primo gol perché dalla panchina non si è capito bene cosa sia successo. All’inizio ci può stare che ci sia troppa voglia e salti fuori l’idea di vincere facile. Sono aspetti che non possiamo permetterci perché sappiamo bene che ora affronteremo squadre più forti dell’Alessandria. Anche prendere gol a Montevarchi al 90’ mi ha dato un enorme fastidio. Detto questo, ci può stare che alla lunga nei 90 minuti a certi giocatori che non giocano da un po’ come Laezza e Hristov manchi lucidità: questi sono aspetti che nell’attenzione puoi pagare».

Ultimamente però la squadra ha comunque dimostrato maggiore maturità nel saper gestire la partita…
«Quando hai certi giocatori non serve tanto l’input dell’allenatore. Loro da soli hanno voluto aspettare l’Alessandria e colpire in contropiede. Del resto, credo che la squadra di quest’anno abbia più qualità nel ripartire rispetto all’anno scorso. Ci sono giocatori come Varela, Pellegrini e Capone che sanno giocare in aggressività. Magari altri come Montalto lo fanno meno e in quel caso devi proporre un gioco più arioso. Detto questo, quando siamo là davanti dobbiamo dimostrare un maggiore istinto da killer».

La gestione dei calci d’angolo inizia a dare i suoi frutti…
«Sì, abbiamo diversi schermi che proviamo sia a di destro che col mancino, in base a chi va sulla palla. Finalmente abbiamo trovato gol su palla inattiva ed era una cosa che ci mancava. Questo sta a indicare che ci sono molte più opportunità per segnare».

Come mai ha scelto di schierare titolare Nardi e non Muroni?
«Pensavo che Cigarini non avrebbe avuto troppo minutaggio e quindi ho preferito tenere Muroni fresco in panchina. Luca era in forse e poteva fare venti o sessanta minuti, ma alla fine ha giocato tutta la partita. Perciò ho tenuto in panchina Muroni che comunque considero titolare. Non ho nemmeno fatto entrare Vallocchia perché fare cambi a centrocampo negli ultimi minuti poteva essere pericoloso». 

Ciò dimostra che il recupero di Cigarini procede spedito?
«Pensavo di risparmiare minutaggio con lui ma alla fine è stato bene tutta la partita. La gara lo ha portato a divertirsi e a gestire bene la palla, sprecando meno energie nei ripiegamenti difensivi. Lo stiamo recuperando nel migliore dei modi ma è comunque un giocatore reduce da un lungo infortunio perciò ora dovrà essere ben gestito nelle tre partite della prossima settimana».

L’ammonizione di Guiebre, che lo costringerà a saltare al prossima gara, quanto dà fastidio?
«Non era da ammonizione anche perché so com’è fatto Guiebre. In generale nel primo tempo l’arbitraggio ci ha un po’ innervosito, ma come sbagliamo noi sbagliano anche gli arbitri. Ora aspettiamo che le diffide di alcuni giocatori vengano scontate».

Come giudica l’ingresso dei nuovi arrivati Fiamozzi e Capone?
«Non è facile dare un giudizio. Sono giocatori che devono ancora trovare la migliore condizione anche perché si allenano da poco con noi. Si vede un po’ che sono sotto ritmo ma fa tutto parte del mercato di gennaio: sono giocatori su cui puntiamo molto».

L'utilizzo di Fiamozzi a sinistra è stata una prova generale in vista del San Donato?
«Sì, ho voluto dare a Fiamozzi un po’ di minutaggio anche se bisognerà valutare bene come sta. Sicuramente può fare quel ruolo ma ci sarebbero anche altri giocatori che potrebbero partire da lì come Nardi o volendo anche Varela. In settimana proverò qualcosa».

Potrebbe valutare anche a Luciani a sinistra, in assenza di Guiebre?
«Lo escludo assolutamente, lui è una certezza a destra. È da un po’ che è tornato ad essere il Luciani che conoscevamo e anche oggi ho preferito mettere lui a destra e Laezza a sinistra. Alessio è sempre sul pezzo e ha personalità e carisma: quando è possibile, i giocatori vanno schierati nei loro ruoli».

Sempre pensando alle prossime gare, è preoccupato per avere ancora diversi giocatori fuori per infortunio?
«Ci siamo abituati e ci sta assolutamente, ma sono convinto che già dalla prossima settimana recupereremo qualche giocatore. Torneremo ad allenarci domani in modo tale da essere pronti per la partita di sabato».

Il fatto che Rosafio sia rimasto nuovamente in panchina lo avvicina alla partenza?
«Marco ha la mia totale fiducia anche se indubbiamente le voci di mercato ci sono. Lui comunque si allena bene e non mi sta dando nessuna difficoltà. So quello che può dare ma so anche che ci sono certe dinamiche di mercato: ad ogni modo lo considero come parte della mia squadra».


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