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Diana: «Ad Alessandria chiederò molto ai miei ragazzi. Vietato pensare che ci attenda una gara facile»

«Fisicamente stiamo crescendo, dobbiamo migliorare tatticamente e nel modo di stare in campo. In trasferta bisogna cambiare andamento, la colpa è anche mia. Perché ho sottolineato che siamo una squadra vera? Difenderò sempre i miei giocatori»

18.09.2022 15:30

Reggiana alla ricerca di certezze nella seconda trasferta del campionato: archiviate le convincenti affermazioni casalinghe contro Lucchese e Montevarchi, i granata devono dimostrare di aver fatto un passo avanti rispetto alla gara di Siena quando la squadra non era riuscita a reagire dopo il gol subìto. La trasferta di Alessandria è più che alla portata di Rozzio e compagni, ma per mister Aimo Diana non esistono partite facili.

Mister, la gara di domani sera contro i grigi che insidie nasconde?
«Sulla carta potrebbe sembrare una partita semplice, ma non lo è. Abbiamo studiato i nostri avversari e li vediamo in miglioramento: c’è rispetto nei loro confronti, quindi non bisogna pensare di avere vita facile. La concentrazione dovrà essere massima perché anche noi stiamo crescendo quindi dobbiamo mettere dentro un altro tassello e portare a casa altri tre punti».

Dove ha bisogno di crescere la Reggiana?
«Fisicamente, tatticamente, nella consapevolezza di sé e nel modo di stare in campo. Non si può sempre andare forte, a volte bisogna anche attendere: più i giocatori impareranno a conoscersi tra loro, più sapranno cosa fare e dove arriva il compagno. Ad ogni modo sono abbastanza soddisfatto, l’inizio di campionato non è complicatissimo come avversari ma stiamo attraversando un percorso di crescita quindi non sai mai come va a finire. La squadra quest’anno ha delle caratteristiche diverse che si devono integrare, ma non possiamo permetterci di perdere tempo e certi giocatori devono entrare più decisi e mettere dentro il loro».

Ci saranno recuperi o defezioni al “Moccagatta”?
«Guiebre e Rosafio si sono allenati ieri e oggi, quindi li considero recuperati. Per Nicoletti nessun problema, Sciaudone nonostante il dolore alla caviglia dovrebbe esserci. Mancherà invece Kabashi, sempre per via del fastidio che lo ha tenuto fermo la scorsa partita, ma pensiamo possa recuperare per la prossima».

Montalto ieri ha giocato 90 minuti con la Primavera…
«Abbiamo avuto questa possibilità con mister Costa e il giocatore ha accettato molto volentieri. A me interessava che mettesse dentro 90 minuti, mi hanno detto che l’impegno è stato ottimale e a me basta».

Cremonesi, scontati i tre turni di squalifica, potrebbe rientrare subito?
«Non gioca gare ufficiali da maggio, ma si è allenato con costanza nell’ultimo periodo così come Laezza e Hristov. Sono pronti e, considerando le tante gare ravvicinate, se i nostri difensori dovessero accusare qualche problema avrei delle buonissime scelte».

La coppia Lanini-Pellegrini l’ha soddisfatta?
«Pellegrini ha accusato un piccolo fastidio, spero non sia nulla di grave. Insieme hanno fatto una buona partita ma possono fare ancora meglio, soprattutto Pellegrini deve sporcarsi un po’ di più e lo sta facendo. Per le caratteristiche che ha, forse può fare meglio in Serie B e per stare in Serie C deve sporcarsi ma l’impegno e la professionalità sono ottimali. Finché siamo senza Montalto giocatori come Lanini e Rosafio devono prendere la leadership della squadra per esperienza e capacità. Dal punto di vista dell’aiuto ai compagni Lanini si sta impegnando molto, sa che deve stare di più nella partita, Rosafio invece dà il massimo per 60-70 minuti. Varela lo abbiamo visto entrare sfruttando le sue caratteristiche come l’uno contro uno e l’attacco alla profondità: è un giocatore che crea confusione e sfrutta spazi non toccati dagli altri».

Contro il Montevarchi è arrivata la prima gara senza subire reti: questa è la strada da seguire?
«I due gol subiti finora si potevano evitare, quindi dobbiamo fare in modo che queste situazioni non si ripetano. L’attenzione dei giocatori deve sempre essere massima». 

Quali sono invece gli aspetti che fin qui l’hanno soddisfatta maggiormente? 
«Se guardiamo l’ultima gara devo dire la crescita fisica. Fino alla fine la squadra ha spinto e provato a fare gol. Quest’anno abbiamo la capacità di poter essere pericolosi sulle ripartenze avendo giocatori forti palla al piede e senza come Nardi e Guiebre. Abbiamo anche ritrovato qualche linea di passaggio interessante. Già a Siena, in una partita negativa, avevo visto qualcosa di buono nel primo tempo; dopo il Montevarchi invece ai giocatori abbiamo mostrato a video tanti errori. Quella di domani è una partita paletto, servirà un atteggiamento importante per far vedere che non sottovalutiamo nessuno e siamo una squadra vera. Chiederò molto ai miei ragazzi».

Resta solo da curare il mal di trasferta?
«Lo dicono i dati: nelle ultime otto gare in trasferta, comprese le amichevoli, abbiamo ottenuto solamente due vittorie, quattro sconfitte e due pareggi. Ciò non toglie che firmerei subito per avere il ruolino di marcia fuori casa dell’anno scorso. In trasferta sono stati fatti meno punti e prestazioni diverse, ma il mio atteggiamento è sempre molto propositivo e non voglio cambiarlo. Andiamo ad Alessandria per vincere, poi quel che accadrà non lo so. Se insegnassi ai miei ragazzi a fare altro, non sarei me stesso».

Questa differenza di rendimento da cosa può essere causata?
«Ci sono partite in cui non si può dominare per 90 minuti. La lettura della gara da parte mia e da parte dei ragazzi non è sempre corretta: a Siena ho sbagliato a modificare la difesa a quattro a un certo punto. Basta sapersi prendere le proprie responsabilità».

Perché mercoledì sera nel post-partita ha ribadito con insistenza che la sua Reggiana è una squadra vera? 
«Perché non sono d’accordo con quello che ci è stato detto, e non mi riferisco ai tifosi o alla stampa. Noi abbiamo sempre cercato di essere una squadra e avere la nostra identità e mi dà fastidio sentire dire che non è così, poi lo so anche io che dobbiamo lavorare meglio di squadra. Fa parte del mio orgoglio come allenatore: ho difeso i miei giocatori e lo farò sempre».

Dopo tre giornate ci sono delle sorprese per lei nella classifica del girone B?
«Tutte le squadre hanno cambiato abbastanza e stanno cercando le giuste misure. Qualche outsider come la Carrarese magari diventerà importante, ma bisogna vedere se avrà continuità. L’anno scorso il Modena era partito male poi ha vinto il campionato. Forse sarò smentito, ma per questa stagione mi immagino un gruppone che si muoverà assieme…».

Oggi approfitterà della domenica senza partita per studiare qualche avversaria?
«Sì, San Donato Tavarnelle e Fiorenzuola, le nostre prossime avversarie. Sarà una giornata di aggiornamento: ci portiamo avanti col lavoro, soprattutto i miei collaboratori».

Sabato prossimo mancheranno Turk e Guiebre convocati in nazionale (Slovenia Under 21 e Burkina Faso): un problema in più da risolvere? 
«Voltolini e Nicoletti hanno dato ampie garanzie, quindi non sono preoccupato da due o tre assenze finché ho una rosa ampia, a meno che non vengano tutti a mancare nello stesso reparto…».

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