L'avversario

Pordenone, dal palcoscenico di San Siro alla strenua lotta per conquistare i play off

I ramarri sono la terza peggior difesa del campionato e faticano molto tra le mura amiche

23.03.2018 19:00

Archiviato il deludente pareggio sul campo del Fano, per la 32ª giornata del girone B di serie C, la Reggiana di Eberini si appresta a far visita al Pordenone, formazione partita con le solite grandi ambizioni ma che attualmente veleggia tra le ultime posizioni disponibili per i play off.

A inizio stagione le ambizioni della squadra affidata all’ex tecnico granata Leonardo Colucci erano ovviamente molto importanti, con i neroverdi reduci da una semifinale play off persa ai rigori contro il Parma. L’inserimento di giocatori importanti come il portiere Perilli (ceduto ai “ramarri” proprio dalla Reggiana), Bassoli, Lulli e Gerardi, assieme ai punti saldi Burrai, Stefani (altro ex), Misuraca e Formiconi, avevano creato i giusti presupposti per l’inizio di un nuovo ciclo vincente dopo la dipartita dell’amato Bruno Tedino verso la B, destinazione Palermo. Un inizio di campionato più che positivo - con la storica partita di TIM Cup persa ai rigori contro l’Inter a San Siro - ha forse illuso l’ambiente visto che alle prime difficoltà la squadra ha iniziato la sua repentina discesa in classifica. 

La società ha inizialmente confermato la fiducia a Colucci trovandosi poi costretta ad esonerarlo a metà febbraio e richiamando quel Fabio Rossitto, friulano doc, che già aveva condotto i neroverdi in stagioni assai più tribolate. Nonostante il cambio di rotta in panchina e la rivoluzione sul mercato (che ha portato giocatori del calibro di Nocciolini dal Parma, Caccetta dal Catania e Zammarini dal Pisa; ceduti invece i vari Danza, Lulli, Martignago e lo spagnolo Sainz-Maza) i "ramarri" non sono riusciti a tornare nei piani alti della classifica, tanto che la squadra del patron Lovisa continua ad oscillare tra nono e decimo posto. Il rendimento continua infatti ad essere troppo altalenante per poter ambire ai primi posti del girone (in casa 5 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte) ma il dato più sorprendente è quello delle reti subite: il Pordenone è attualmente la terza peggior difesa del campionato con 36 reti incassate in 29 partite (più di un gol preso a gara). Dato che si contrappone a quello della Reggiana, che nonostante le 4 reti concesse nelle ultime tre gare, continua ad essere la difesa meno battuta del girone. Tra l'altro, pur essendo reduce da due risultati utili consecutivi, in casa neroverde regna la rabbia perché l’ultimo pareggio di mercoledì sera a Trieste ha visto i ramarri raggiunti da una rete dell’ex Arma su rigore al 50’ del secondo tempo.

PRECEDENTI. Il bilancio è a favore dei neroverdi: nei 7 precedenti sono infatti 3 le vittorie friulane, contro 2 vittorie dei granata e 2 pareggi. Al “Bottecchia” però il segno “2” non c’è mai stato: si conta un solo pareggio nella lontanissima stagione ‘64/’65 e due k.o. nelle stagione 2015/15 e 2016/17. L’ultimo giocatore a segnare su quel campo alla Reggiana? Un certo Luca Cattaneo, grande ex che domenica tenterà sicuramente di farsi rimpiangere...


(Foto © Pordenone Calcio)

Commenti

Mestre a tutto attacco per continuare a sognare i play off
Crocchianti migliore granata in campo di Fano-Reggiana