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Gli eroi granata - Varone: «Non c'è cosa più bella che vincere con la Reggiana. Qui mi sento a casa»

Il "puma" e l'obiettivo Serie B raggiunto: «Già dopo due giorni di ritiro avevo capito che potevamo puntare in alto»

24.07.2020 19:30

© Silvia Casali

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Il "puma" granata Ivan Varone in finale ha lasciato il segno: subito un palo di testa che ha colto di sorpresa il Bari poi la pennellata vincente per la testa di Kargbo che ha proiettato la Regia in paradiso.


Vi siete resi conto di quello che è accaduto?
«E' Incredibile, abbiamo fatto la storia. La città se lo meritava assolutamente. Siamo stati grandi perchè abbiamo ottenuto questo risultato con la forza del gruppo e la carica dei nostri tifosi che ci hanno seguito sempre, dall'inizio alla fine».

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Varone: «Impossibile non farsi coinvolgere dall'energia del mister e dei tifosi»
«Ho voluto fortemente venire a Reggio nonostante avessi diverse rich...
qui per vincere", avevi detto il giorno del tuo approdo in granata...
«Forse sarò sembrato un po' presuntuoso con quelle parole, ma dopo due giorni che ho visto la squadra allenarsi ho capito che ci saremmo potuti togliere delle soddisfazioni e ogni volta che si giocava ne ero sempre più consapevole».

Quando avete capito che la B era veramente alla vostra portata in questi playoff?
«Dopo aver passato il primo turno con il Potenza. Giocare dopo 5 mesi di stop non era semplice, ma già ero sicuro che avremmo raggiunto la B: quando c'è un grande gruppo si forma un'amalgama forte e non ce n'è per gli altri. Contro il Bari abbiamo dimostrato ancora una volta di essere i più forti».

Sei stato protagonista in campo con un assist e il palo...
«Avevo già provato prima con il destro ma l'avevano chiuso. Cerchiamo sempre di mettere una palla in mezzo di prima dietro la linea e sul gol è andata bene».

Sei pronto a vivere la Serie B con la maglia granata?
«Penso proprio di sì. Credo che non ci sia cosa più bella che conquistare la Serie B sul campo con una piazza che adoro, con una squadra fantastica e con un mister che mi ha stimolato tantissimo e mi ha fatto sentire importante. Sono a casa, mi sento a casa e sono felicissimo».

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