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Panizzi: «Giocare da centrale mi piace. Siamo pronti ad affrontare il Pordenone di Colucci»

Il difensore granata mercoledì contro i neroverdi secondi in classifica cerca una nuova maglia da titolare

06.11.2017 15:45

«La vittoria col Fano è arrivata al momento giusto - ha sottolineato il difensore classe '94 Erik Panizzi, oggi intervenuto davanti ai microfoni della sala stampa di via Mogadiscio - Siamo contenti anche di come l'abbiamo ottenuta, ora dobbiamo continuare su questa strada. Mercoledì vogliamo conquistare un altro risultato positivo e faremo di tutto per portare a casa i tre punti».

Hai giocato un'ottima partita da difensore centrale, tutte le pagelle erano concordi sulla tua prestazione...
«Sì, ma forse se non avessimo vinto ci sarebbe stata un'altra opinione nei miei confronti. Quello di centrale è un ruolo che mi piace e sono disposto a ricoprirlo in caso di bisogno».

Potrebbe diventare il tuo nuovo ruolo?
«A livello fisico servono meno energie però serve maggiore concentrazione. Non poter spingere sulla fascia mi frena, però mi sono trovato bene anche da difensore puro. Il primo a testarmi in quella posizione era stato Colombo due stagioni fa come terzo di sinistra, poi nei playoff a Livorno con Menichini ho debuttato da centrale in una difesa a quattro».

Avete già analizzato il Pordenone?
«Abbiamo iniziato a studiarlo ieri: quella neroverde è una squadra forte, costruita per vincere, e in panchina ha un grande allenatore. Potremo giocarcela ad armi pari se metteremo in campo lo spirito di venerdì sera: quella è l'unica strada per uscire da questo momento difficile. Dopo Trieste avevo già detto che le difficoltà si possono superare solo tutti insieme, lo spirito di sacrificio fa la differenza».

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I risultati e la classifica della 12ª giornata
I tre punti conquistati venerdì sera dalla Reggiana contro il Fano ridanno ossigeno alla classifica dei gr...
: ci saranno stati d'animo diversi mercoledì?
«Senza i punti conquistati dalle altre squadre contro il Modena loro sarebbero primi, quindi la sconfitta di ieri conta poco. Sappiamo che sono fatti per stare là davanti e li affronteremo come si deve».

A livello di singoli quali sono i giocatori da temere?
«So che il Pordenone ha qualche problema di organico, ma resta una formazione forte in tutti i reparti. Dovremo tenere d'occhio i due esterni Sainz-Maza e Ciurria, Gerardi davanti (è infortunato, ndr), Danza e Misuraca».

Hai avuto modo di parlare con i tuoi ex compagni Perilli e Danza?
«Di solito non ci parliamo prima delle partite, ma li avevo sentiti tempo fa: a Pordenone si trovano bene e stranno dando il loro contributo alla squadra».

Di fronte vi ritroverete anche Colucci: che ricordi hai dei suoi insegnamenti?
«È un allenatore che vuole che si giochi a calcio, punta molto sull'aggressività, le sue squadre sono difficili da affrontare anche se noi lo abbiamo dimostrato in maniera altalenante l'anno scorso».

Un confronto con Eberini?
«Non è corretto fare confronti. Mister Eberini ci sta dando quello che serve in questo momento, poi in squadra ci sono giocatori importanti che sanno cosa c'è da fare».

Qual è esattamente il metodo di lavoro di Colucci?
«La sua filosofia era quella di far giocare i migliori undici della settimana. La fase difensiva era difficile da attuare ma se fatta bene ripagava ampiamente lo sforzo».

Vuoi fare un appello al pubblico?
«L'orario insolito (si gioca alle 14.30, ndr) di certo non aiuta l'affluenza, speriamo però siano in tanti ad assisterci. Dobbiamo ringraziare i tifosi per quanto hanno fatto finora, sono i primi a sostenerci, e nel confronto che abbiamo avuto la scorsa settimana non è stato detto nulla di sbagliato, anzi ci ha fatto piacere parlare con loro anche perché erano molto disponibili».


Foto © AC Reggiana 1919 

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