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Spanò, le reazioni del mister e dei dirigenti: «Dovrebbe esistere un posto speciale per lui nel cuore di ognuno»

Alvini: «Sono corso a Reggio per venirlo a salutare». Tosi: «Ora capisco perché non rinnovò subito il contratto». Amadei: «Gli auguro di aver preso la scelta giusta»

30.07.2020 21:15

Ognuno nella vita dovrebbe conoscere Spanò. Il problema è trovarlo. Noi a Reggio abbiamo avuto questa fortuna che rasenta il privilegio. Reputo Spanò un bene universale, nel senso che chiunque si appresti ad un confronto percepisce fin da subito una dimensione equilibrata tra intelligenza ed umanità che azzera le differenze tra l’essere un campione, un incapace, uno scienziato o un ignorante; con quel modo profondo e atipico di trasmettere i concetti, si è tutti uguali parlando con Spanò. Quel marcato approccio prima mentale poi verbale proprio delle persone sincere e profonde unita alla pacatezza dei modi e delle relazioni tipica delle persone autentiche, fanno si che Spanò Ti entri dentro: dovrebbe esistere un posto speciale per Spanò nel cuore di ognuno di noi”.

Il presidente Luca Quintavalli ha usato queste parole per salutare il capitano all'indomani del suo ritiro dal mondo del calcio. Parole che non erano state preparate a tavolino poiché la decisione di Spanò è stata comunicata alla società, al mister e ai compagni poche ore prima che il suo annuncio cominciasse a fare il giro di tutte le testate nazionali, piombando anche tramite i tg serali nelle case degli italiani. 

Mister Alvini è stato sorpreso mentre si trovava al mare, in provincia di Grosseto: «Ho ricevuto un messaggio al mattino presto e anche se ero lontano sono partito subito per venirlo a salutare - racconta al Resto del Carlino - Per la Reggiana era un giocatore fondamentale ma accetto la sua scelta. Sono felice di averlo allenato e di avere condiviso con lui la promozione». Romano Amadei è rimasto di stucco: «Mi dispiace davvero tanto perché Spanò è stato un punto di forza della squadra e ha un forte legame con la città - il suo commento alla Gazzetta di Reggio - Non nego di provare anche un po' di disappunto, ma gli auguro di cuore che quella intrapresa sia la scelta giusta». Il ds Doriano Tosi svela un aneddoto: «A giugno rifiutò il rinnovo pluriennale del contratto, rimandando il discorso a fine stagione. Pensavo ci fosse dietro un'altra squadra ma mi avevano assicurato che non era così. Adesso riesco a mettere assieme tutti i pezzi: aveva già fatto la sua scelta. Perdiamo un capitano e un giocatore importante per la squadra. Se vorrà tornare in futuro troverà sempre le porte aperte». Il socio Carmelo Salerno fornisce un punto di vista "accademico": «Da docente universitario ho tanta ammirazione perché lo studio è un valore».

Di seguito la lettera che il presidente Quintavalli indirizzo a Spanò, sulla falsa riga di quelle scritte dal giocatore:

 

Caro Spanò,

l’augurio del Pres è di vivere i Tuoi sogni, esattamente come ho fatto io.

Sono felice e fiero della scelta, caro capitano: decisione vera di un uomo vero con una mente illuminata; lo sport come tramite e non come fine, rappresenta un concetto di vita più che una scelta e mi emoziona pensare con orgoglio, sia lo stesso coraggioso disegno usato per la ripartenza della Reggiana dopo il fallimento: oggi, a distanza di 2 lunghi anni, viene facile comprendere del perché accettasTi la nostra proposta “di fede”, credendo in quel sogno che era anche il Tuo. Serie B: questo era il sogno ed oggi è realtà.

Quando Ti chiesi un aiuto dalla serie D, senza indugio rinunciasti alle ambizioni del calciatore per far spazio ai sogni dell’uomo e ricordo ancora la risposta: “Ci credo Pres, sono con Lei”. … e in quel momento capii che con Te avremmo riportato la Regia nel cuore dei reggiani.

Nel conoscerTi ho apprezzato il valore di una persona umile, grande nel calcio ma ancor più nella vita; reputo i sogni virtù delle persone giuste e solo chi lotta per quello in cui crede può esaudirli: anche in questo hai onorato la Tua amata Reggiana.

 

Caro Spanò,

Ti aspettano giorni difficili, sappilo: nuove abitudini, nuovi posti, nuove amicizie, nuove culture, nuovi impegni, nuovi arbitri: per questo voglio regalarTi un consiglio che custodirai nel cuore facendone tesoro.

Vivi sempre con una convinzione, che sarà la Tua compagna di vita nelle sere malinconiche lontane da casa, con “il buio a farti compagnia mentre aspetti il treno della sera per tornare a casa”, o guardando dalla finestra con tristezza un temporale che spazza le strade londinesi: quando il calcio Ti mancherà al punto di udire il boato della Curva Sud allo scorrere di un tram o di confondere l’abbraccio di un amico con la stretta di Rozzio negli spogliatoi, fermati, non piangere, e pensa con orgoglio a ciò che sei e sarai per migliaia di giovani: un esempio.

Questa da oggi sarà la Tua grande certezza e nulla potrà mai cancellare il valore del Tuo insegnamento; a quel punto sarà per noi bellissimo apprezzare una partita anche senza di Te in campo, scorgendo nelle gesta dei nostri calciatori della prima squadra o nelle corse mozzafiato dei bimbi alla scuola calcio, quell’essere Spanò che hai lasciato a Reggio Emilia.

Non ho tante altre parole da aggiungere e sinceramente, caro Capitano, forse Te ne ho scritte più oggi di quante ci siamo detti in anni di amicizia: con persone così profonde, così vere, basta apprezzare senza saperlo ne spiegarlo, quel Tuo essere Spanò”.

Ti stimo come uomo e Ti voglio bene come amico.

Ora goditi il Tuo sogno che, ora come allora, è anche il nostro.

 

Il Presidente di AC REGGIANA 1919 e amico

Luca Quintavalli

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