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Diana: «Il campionato è ancora aperto. A Cesena ognuno di noi deve tirare fuori delle motivazioni forti»

«Al "Manuzzi" ci attende una partita complicata ma spero bella per il pubblico. E quando ci sono belle partite spesso e volentieri noi diventiamo protagonisti»

20.03.2022 16:45

Il Modena continua a correre, ora tocca alla Reggiana. Domani sera i granata sono attesi da un impegno probante a Cesena e mister Aimo Diana pone l’accento sulle motivazioni, fondamentali per tenere viva la lotta per la promozione.

Mister, oltre a Luciani squalificato e Cremonesi infortunato ci saranno altri assenti?
«Molto probabilmente mancherà Rosafio che in settimana ha avuto le placche in gola. C’è anche un altro giocatore che non è stato bene ma credo che potremo averlo a disposizione».

Nella formazione iniziale si va verso la conferma di Libutti in difesa al fianco di Rozzio?
«Sì, lì mi è piaciuto e per lui non è un ruolo nuovo: ha le caratteristiche per farlo. In generale è difficile pensare che non possa fare qualcosa, sul piano difensivo ha capacità importanti e credo debba solamente crescere come personalità».

Pensa che ci sia ancora la possibilità di raggiungere la promozione dalla porta principale?
«Sì e abbiamo il dovere di cercare di rispondere alla vittoria di sabato del Modena, ma in questo momento le parole lasciano il tempo che trovano. Per vincere servono le motivazioni e tutti le hanno: i più giovani perché vogliono dimostrare di saperci stare, i giocatori più datati perché vogliono provare ad allungare la carriera. Le motivazioni che ognuno di noi ha sono importanti e quelle della squadra devono essere l’incontro di quelle dei singoli».

Pensa anche che Cesena, Pescara ed Entella stiano disputando un campionato sotto le aspettative rispetto a quello di Reggiana e Modena?
«Il Cesena no, Pescara ed Entella arrivando dalla Serie B credo che qualcosa in meno l’abbiano fatto, però non dobbiamo dimenticare che sulla loro strada hanno trovato due squadre come Reggiana e Modena che stanno disputando un campionato molto importante. Ma ad ogni modo sono tutte squadre che ai playoff possono dare fastidio».

Che Cesena affronterete?
«E’ una delle poche squadre che ha un’idea chiara di gioco e la porta avanti da inizio anno sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Come tutte le squadre, anche loro alternano alti e bassi e quindi sono battibili: abbiamo cercato capire dove possiamo dargli fastidio ma dobbiamo pensare soprattutto a noi perché nelle ultime trasferte non siamo andati bene. Con il nostro atteggiamento e le motivazioni dobbiamo invertire questo andamento».

Si aspetta un’aggressione iniziale da parte loro?
«Vengono da una sconfitta e giocano in casa, quindi immagino vorranno partire forte e dovremo essere pronti anche noi a non farci aggredire e ad essere bravi a uscire dalle loro pressioni. Dovremo avere la capacità di lavorare in maniera diversa rispetto a come siamo abituati, anche buttando la palla lunga se dovesse servire».

È questa la partita più difficile tra quelle che restano?
«In questo momento lo è, poi ci sarà l’Imolese e le altre a venire. Pensiamo solo al Cesena: ci attende una partita onestamente complicata contro un avversario forte ma a me piacciono le partite belle e spero che per il pubblico sia così, considerando anche gli interpreti in campo di alto livello. Quando ci sono belle partite spesso e volentieri noi diventiamo protagonisti».

Martedì era certo dei tre punti: sa già come andrà a finire domani?
«Ero certo dei tre punti perché i ragazzi si erano allenati bene e avevano grande voglia di rivalsa. Ma devo dire che anche prima di Lucca avevo ottime sensazioni, non c’era stato nessun tipo di avvisaglia su quello che sarebbe accaduto. Questa settimana abbiamo lavorato bene: sono sempre contento della mia squadra». 

Il rendimento in trasferta si è abbassato, ma ciascuna prestazione è stata diversa dall’altra…
«Solo la partita di Lucca ha dato fastidio a tutti, in primis a me e alla squadra. Per questo motivo dico che avevamo bisogno di riprendere subito il cammino. Mantenere il nostro livello di gioco per 90 minuti non è facilissimo, ora si riesce a vedere solo a sprazzi…». 

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