Monza, mister Paolo Bianco: «La Reggiana corre tantissimo, servirà grande attenzione»
Il tecnico biancorosso alla vigilia della sfida contro i granata: «La prima partita del trittico è la più importante, bisogna fare bene. Diversi gli assenti, Petagna da valutare»

Alla vigilia della sfida con la Reggiana, Paolo Bianco non nasconde il rispetto per l’avversario e la consapevolezza che il suo Monza dovrà affrontare una gara insidiosa. «Dobbiamo pensare solo ed esclusivamente alla partita di domani – ha spiegato il tecnico del Monza – contro una Reggiana che corre tantissimo, la classica squadra di questa categoria. È una formazione particolare, capace di battere anche avversari sulla carta più forti. Servirà grande attenzione». Il tecnico biancorosso ha confermato che, complice il trittico di impegni ravvicinati, ci saranno valutazioni sugli uomini a disposizione: «Qualcuno non è uscito benissimo dalla partita di Frosinone, quindi probabilmente riposerà. Domani mancheranno Alvarez, Galazzi, Forson e Antov, mentre Petagna ha qualche acciacco e dovremo valutarlo. La prima partita delle tre ravvicinate è sempre la più importante, bisogna fare bene».
Bianco ha insistito molto sul concetto di mentalità, sottolineando come la Serie B non ammetta cali di tensione: «È un campionato in cui l’ultima può battere la prima. Per questo dobbiamo essere bravi a calarci nella realtà della categoria. Abbiamo giocatori di qualità, anche con esperienza in Serie A, ma se imparano a fare i “muratori” quando serve, diventiamo una squadra davvero complicata da affrontare». Tra i singoli, l’allenatore ha speso parole significative su Keita, tornato decisivo con il gol al Frosinone: «Ad agosto avevo detto che era fuori dal progetto, speravo di innescare un processo di recupero. È lui che ha fatto la differenza con il suo atteggiamento. Oggi mi mette in difficoltà nelle scelte, come tanti altri». Un cenno anche a Colpani, ancora in fase di pieno recupero: «Ha bisogno di giocare, più gioca e meglio sta. Deve solo mettere minuti nelle gambe, il talento è sotto gli occhi di tutti».
Infine, un monito che suona anche come avvertimento per la Reggiana: «Tre partite fa ero pronto a essere lapidato, oggi siamo reduci da due vittorie, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Mancano trenta giornate, il campionato è lungo e difficile. Servono equilibrio e continuità».


