L'avversario - Bari, biancorossi alla ricerca di ossigeno in classifica
Inizio in salita per la squadra di Caserta: 6 punti in 7 gare, difesa fragile e attacco completamente rinnovato con Gytkjær, Moncini, Partipilo e Cerri. In mezzo Castrovilli, Verreth e Braunöder tra i volti nuovi. Cerofolini e Meroni gli ex granata.

Archiviata la stagione 2024/25 con un nono posto e l’amarezza per avere mancato di poco i playoff, il Bari è ripartito nel campionato 2025/26 con il 47enne Fabio Caserta in panchina – reduce da un’ottima annata alla guida del Catanzaro – e con il confermato (ed ex granata) direttore sportivo Giuseppe Magalini alla guida dell’area tecnica. L’inizio, però, è stato in salita: dopo sette giornate i biancorossi hanno raccolto appena 6 punti (una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte), con 7 gol fatti e 12 subiti, un dato che fotografa bene le difficoltà difensive della squadra di Caserta. L’ultimo turno ha comunque regalato il primo sorriso stagionale: il 2-1 in rimonta al San Nicola sul Padova, firmato da Moncini e Cerri, ha ridato un po' di fiducia. La classifica resta però deficitaria: sedicesimo posto in zona playout, una posizione che cozza con le ambizioni e con i valori della rosa biancorossa.
LA ROSA. Il mercato estivo ha portato diversi cambiamenti in tutti i reparti. In difesa è arrivato l’ex granata Andrea Meroni nello scambio con Tripaldelli, chiamato a dare solidità a un reparto che non ha ancora trovato equilibrio. Non è l’unico ex: tra i pali gioca Michele Cerofolini, a Reggio nella stagione 2020/21 e ora in biancorosso per raccogliere l’eredità di Radunovic. Al centro della retroguardia svetta il greco Dimitrios Nikolaou (27 anni, ex Spezia e Palermo, in dubbio per sabato), affiancato dal 31enne capitano Francesco Vicari, sicuramente out per il match del Città del Tricolore. Sulle fasce, a destra gioca Lorenzo Dickmann (ex Brescia), a sinistra il confermato Mehdi Dorval, vicinissimo in estate al Rubin Kazan prima del naufragio della trattativa. Nelle rotazioni anche il 34enne Raffaele Pucino, il mancino Riccardo Burgio e il promettente 21enne Sheriff Kassama. A centrocampo tanti volti nuovi: il belga Matthias Verreth (27 anni, ex Brescia), l’austriaco Matthias Braunöder (23 anni, in prestito dal Como) e il classe 2004 Riccardo Pagano (ex Catanzaro, di proprietà della Roma) sono i punti fermi di questo avvio di stagione, insieme a Gaetano Castrovilli, tornato a Bari dopo la lunga esperienza in Serie A con Fiorentina, Lazio e Monza. Pochi minuti fin qui per Giulio Maggiore, alla ricerca di riscatto dopo la retrocessione con la Salernitana, e per il gambiano Ebrima Darboe (ex Frosinone). Sulla trequarti la stagione di Giuseppe Sibilli è durata solo cinque partite: la FIGC lo ha squalificato otto mesi per scommesse su incontri ufficiali tra il 2022/23 e il 2024/25. Spesso sale dalla panchina il 26enne Mirko Antonucci (in prestito dallo Spezia, più volte accostato alla Reggiana), mentre nella vittoria col Padova ha raccolto i primi minuti stagionali l’uruguaiano Gastón Pereiro, arrivato in Puglia a febbraio 2025. Sempre utile il 34enne Nicola Bellomo, barese doc in biancorosso dal 2022. Completamente rivoluzionato l’attacco: l’uomo simbolo è il danese Christian Gytkjær (classe ’90), tornato in Serie B dopo una stagione in Serie A con il Venezia. Accanto a lui altri veterani della categoria come Anthony Partipilo (30 anni, barese doc, reduce da una stagione al Frosinone) e Gabriele Moncini, svincolatosi dal Brescia e capocannoniere biancorosso con 3 reti in 7 partite. Linea verde con Leonardo Cerri (22 anni, di proprietà della Juventus, reduce da un buon campionato con la Carrarese) e il 19enne Emanuele Rao, autore di 5 reti in Serie C con la Spal nel 2024/25.
I PRECEDENTI. La storia recente racconta di grande equilibrio: in totale sono 34 gli confronti ufficiali, con 12 vittorie della Reggiana, 11 del Bari e 11 pareggi. Restano vivi nella memoria granata il 2-0 del gennaio 2024 al San Nicola (a segno Fiamozzi e Bianco) e soprattutto il 22 luglio 2020, quando il gol di Kargbo regalò la promozione in Serie B nella finale dei playoff di Lega Pro. Gli ultimi incroci in Emilia, nel campionato 2023/24 e nel gennaio 2025, si sono chiusi in parità: 1-1 (reti di Girma e Di Cesare, oggi braccio destro di Magalini) e 0-0, quest’ultimo ricordato più per l’episodio che portò a un’ammenda di 10mila euro al club granata a causa di espressioni discriminatorie dagli spalti e del lancio di una scarpa in campo. L’ultimo urrà casalingo in Serie B risale al campionato 1992/93: 2-1 firmato da Pacione e Sacchetti per la squadra di Pippo Marchioro.