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Rosafio: «Sono contento per i tre punti, il gioco e l'impegno. Questo gol ci fa ancora sognare»

«Ho voluto esultare abbracciando i compagni e lo staff: lottiamo tutti per lo stesso obiettivo. Ora dobbiamo andare a Teramo con lo stesso spirito delle ultime trasferte»

15.04.2022 01:30

Sesto gol in campionato dal peso specifico molto importante quello messo a segno ieri sera da Marco Rosafio contro la Virtus Entella: una rete che porta la Reggiana a due soli punti di distanza dal Modena e tiene viva la lotta per la promozione diretta fino all'ultima giornata.

«Innanzitutto ci tengo a dedicare questa vittoria e questo gol al socio Mauro Carretti - ha dichiarato l'attaccante granata in sala stampa - Sono contento per questi tre punti, per il gioco, per l’intensità e per l’impegno. Questa era una partita dura perché avevamo un avversario forte però abbiamo dimostrato di essere una squadra che sa giocare un buon calcio ma all’occorrenza sa anche giocare sporco. A livello personale, sono felice perché dopo una serie di sfortune fisiche ho ritrovato questo gol che ci permette di continuare a sognare. Ora speriamo che nell’ultima giornata il Pontedera faccia la sua partita contro il Modena».

La tua esultanza dopo il gol è stata molto particolare. Eri diretto verso qualcuno?
«C’era mio fratello con alcuni parenti, mentre dall’altra parte dello stadio c’erano due miei cugini disabili. Gli avevo promesso che avrei fatto gol e ci tenevo in modo particolare a dedicarglielo».

Dopo il tuo gol sei anche andato ad abbracciare Diana…
«Il mister mi ha dato tanta fiducia in questi mesi. Lottiamo tutti per lo stesso sogno. Perciò come ho voluto esultare con i compagni, l’ho fatto anche con lo staff».

Hai segnato 6 reti, 5 partendo dalla panchina: forse mister Diana ti reputa un’ottima soluzione a partita in corso?
«Negli ultimi anni i miei allenatori hanno evidenziato questa mia caratteristica. Diciamo che quando gli avversari calano un po’ il ritmo, io sfrutto tutta la mia velocità e riesco a entrare subito in partita. Ovviamente io, come qualsiasi giocatore, spero sempre di giocare dall’inizio ma anche quando c’è da entrare a partita in corso sono uno che non si risparmia mai e cerca di dare sempre il massimo per la squadra».

Quest’anno di legni ne hai colpiti…
«Credo 5 o 6. In due anni avrò colpito più o meno 12… in effetti potevo avere qualche gol in più. Quello di Viterbo è stato clamoroso, ma anche quello con la Carrarese avrebbe sbloccato il risultato. Purtroppo sono episodi che fanno parte del calcio».

Il tuo gol non è stato comunque semplice perché hai dovuto trovare il varco giusto…
«In quel momento sono stato molto freddo e non mi sono fatto prendere dalla frenesia di calciare subito. Ho preferito fare una piccola sterzata all’interno per poi piazzare la palla».

A fine primo tempo sullo 0-0 cosa vi siete detti?
«Dovevamo semplicemente continuare a giocare con la stessa intensità e con la giusta cattiveria. Il mister ci ha comunque detto di mantenere un certo equilibrio e cercare di sfruttare ogni occasione, andando sempre a riempire l’area».

Il pubblico oggi si è fatto sentire molto per sostenere la squadra, soprattutto a inizio ripresa…
«Sì, ce ne siamo accorti. I tifosi vedono il nostro impegno e spero siano sempre orgogliosi di noi. In ogni partita abbiamo sempre dato il 100%, anche se nell’arco di un campionato ci sono partite in cui ti gira tutto bene e altre in cui puoi inciampare. Penso comunque che l’impegno in questa squadra non sia mai mancato».

La sensazione è che il gruppo sia coeso e ci creda veramente…
«Assolutamente sì. Lo si può notare anche solo dal gioco e dalla compattezza che esprimiamo in campo. Noi seguiamo sempre quello che ci dice il mister e chi entra dalla panchina non ha mai avuto un atteggiamento sbagliato e ha sempre dato il massimo».

Con che spirito si va a giocare a Teramo?
«Bisogna andarci con lo spirito mostrato nelle ultime trasferte. Abbiamo fatto bene a Fermo, ma anche con la Viterbese, seppur gli episodi non ci abbiano portato alla vittoria. Dobbiamo continuare su questa strada sotto il profilo dell’impegno, cercando di fare tutto quello che ci dice il mister».


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