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Rosafio: «Campionato fin qui stratosferico. Mancano ancora 9 giornate e può succedere di tutto»

«Pontedera squadra molto aggressiva che si difende bene, ma ci stiamo preparando nel modo giusto per tornare a conquistare i tre punti. Potevo fare di più? Ho avuto diversi problemi fisici però ora sto molto bene»

03.03.2022 20:30

Marco Rosafio ha indubbiamente lasciato il segno nel pareggio di Ancona, ma non è ancora riuscito a lasciarlo sul campionato della Reggiana. Da qui alla fine della regular season mancano 9 partite e l’attaccante ex Cittadella ha l’intenzione di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella rincorsa alla capolista gialloblù, a partire da domenica contro il Pontedera.

Raccontaci come è arrivato il gol di Ancona, il tuo quarto in campionato…
«Ho pensato di saltare l’uomo e mettere una palla forte e tesa verso la porta visto che c’erano tanti uomini dentro, sperando che qualcuno la toccasse. Non c’è arrivato nessuno quindi il gol è stato dato a me, ma l’importante era almeno pareggiare. C'era bisogno di dare una risposta alla gara di Gubbio in cui è mancato solo il gol, non la prestazione. Ad Ancona volevamo vincere a tutti i costi, ma quando le partite si mettono cosi e si va sotto, bisogna cercare almeno di pareggiare».

Lo spogliatoio granata come sta vivendo questo -5 dal Modena?
«Lo spogliatoio è messo bene, conosciamo benissimo la qualità che abbiamo e non sono i 5 punti di distacco a destabilizzarci. Il nostro campionato finora è stato stratosferico e non ci può dire niente nessuno: mancano ancora 9 giornate e può succedere di tutto».

Avete seguito Modena-Pescara?
«L’abbiamo vista e non è la prima volta in cui vincono all’ultimo secondo. Siamo consapevoli del nostro potenziale, quindi dobbiamo pensare solo a noi e cercare di vincerle tutte. Poi se il Modena farà altrettanto, diremo bravi a loro. Lo ripeto, con nove giornate ancora da giocare non possiamo sapere cosa può accadere».

Dovete fare 27 punti...
«Pensiamo ad una partita dopo l’altra. Già da domenica cercheremo di conquistare i tre punti».

Vi dà fastidio portare a casa delle prestazioni convincenti ma pochi punti?
«Il calcio è anche questo, ci sono state partite dove magari non meritavamo e siamo riusciti a riacciuffarla».

In attacco dai l’impressione di essere tra i giocatori più in forma…
«Fisicamente ora sto molto bene, ho aumentato il minutaggio e trovo più spazio. Ero partito abbastanza bene a inizio stagione, poi diversi infortuni e problemi fisici mi hanno un po’ abbattuto e ho dovuto fare anche delle cure. Ora però sto bene».

Ti aspettavi di più personalmente da questo campionato?
«Qualunque attaccante vuole sempre qualcosa di più e punta sempre a raggiungere almeno la doppia cifra. Il campionato però non è ancora finito, cercherò di fare il meglio da adesso fino alla fine».

Domenica al “Città del Tricolore arriva il Pontedera: che partita vi aspetta?
«Sappiamo che loro si difendono molto bene e sono molto aggressivi, ma il mister sta preparando la gara nel modo giusto. In allenamento c’è l’atteggiamento giusto e la testa giusta, vogliamo riportate i tre punti a casa».

Mister Diana cosa vi trasmette?
«Sicuramente serenità. Quando si cerca di vincere un campionato e c’è un allenatore che mette tante pressioni diventa dura perché già l’ambiente pretende tanto. Il mister su questo aspetto ci fa stare tranquilli, lavorare bene e divertire quando è il momento. Però quando si sbaglia qualcosa non è sicuramente morbido: sa come gestire i calciatori».

A Reggio come ti stai trovando?
«Non esco tanto perché mi piace vivere comodo a casa, ma devo dire che Reggio è una città molto vivibile e bella, si sta bene e si respira aria di calcio. Mi sto trovando molto bene».

Di recente tutta la squadra si è riunita per festeggiare il carnevale assieme: tu da cosa eri travestito?
«Mi ero travestito da personaggio della serie tv Squid Game. È stata una bella serata per stare un po’ più rilassati: non c'è niente di male a svagarsi un po’ e passare dei momenti di relax tra compagni. Ci siamo dati anche dei buoni consigli».

A un mese di distanza, che ricordo hai del derby con il Modena?
«Dopo due anni di pandemia, stadi chiusi e tutto il resto… per noi calciatori rivivere un’emozione così e con tantissima gente è stato veramente emozionante. Sul campo è stata una partita giocata a viso aperto, penso abbastanza divertente. È mancato solo il gol: vincere sarebbe stato come mettere la ciliegina sulla torta».

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