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Luca Zamparo è il granata dell'anno 2018/19: «Un premio che condivido con i compagni e i tifosi»

«Reggio è entrata nel mio cuore. Io ancora in granata? Sono ambizioso e coltivo un sogno, deciderò presto quello che è meglio per la mia carriera»

29.05.2019 22:00

Autore di 24 gol in 34 partite, Luca Zamparo ha conquistato il cuore dei tifosi granata  aggiudicandosi il titolo di "Granata dell'anno 2018/2019", succedendo a Carlini e Cesarini. I nostri lettori hanno votato per l'arciere con costanza nei consueti sondaggi proposti gara dopo gara a partire dal debutto dello scorso agosto contro il Sasso Marconi sino alla finale playoff persa a Modena. Zamparo ha conquistato il titolo di MVP (most valuable player) per ben 10 volte su 39 gare ufficiali, precedendo Narduzzo fermo a 4 e la coppia composta da Spanò e Ponsat con 3.

«Ringrazio i tifosi per avermi votato, sono stati clementi con me anche nei momenti di difficoltà e mi hanno sempre sostenuto - sottolinea Zamparo - A inizio stagione era difficile immaginare i risultati che avrei ottenuto. Sono soddisfattissimo e spero di ripetermi a questi livello anche nei prossimi anni. Segnare gol importanti toglie sempre il fiato».

Quando hai sentito parlare della Reggio Audace per la prima volta?
«Erano i primi giorni di settembre. Appena mi hanno chiamato ho accettato subito e in poco tempo si è chiusa la trattativa. Sono arrivato a Reggio con entusiasmo e ambizione: una scelta giusta che rifarei altre mille volte».

Il primo impatto con i compagni?
«Loro sono una banda di matti quindi non ho avuto problemi ad ambientarmi in fretta. Li devo ringraziare, il premio è anche merito loro e dello staff perché mi hanno sempre messo in condizione di fare bene».

Il ricordo più bello del campionato?
«Sicuramente quando in autunno ho fatto 5 gol in una sola settimana, balzando ai primi posti della classifica marcatori: quelle reti mi hanno cambiato la stagione. Ho provato emozioni importanti anche nei derby e contro la Pergolettese al ritorno».

Il gol per il quale hai esultato di più?
«Quello contro il Fanfulla ai playoff nei supplementari perché gli avversari ci avevano provocato tutto il tempo. E' stato uno sfogo personale, ci tenevamo davvero tanto a giocare il derby col Modena».

Il gol più bello?
«Il pallonetto contro il Sasso Marconi nella gara di ritorno. E' stata bella anche la rete segnata contro l'Adrense attaccando il primo palo e quello di testa in casa del Lentigione».

Il più brutto?
«Quello contro l'Axys Zola al ritorno quando ho colpito la palla ad un metro dalla porta con il polpaccio, rischiando di mandarla fuori...».

Chi ti ha fornito più assist?
«Direi Staiti, anche se non sempre sono riuscito a trasformare i suoi suggerimenti in gol».

Che ricordo porterai con te di questa stagione?
«Il legame che si è instaurato con i miei compagni: molti weekend liberi rimanevamo qui a Reggio per passare del tempo tra noi perché stavamo bene insieme. Non dimenticherò facilmente Reggio e tutto quello che è successo in questa stagione».

E il prossimo anno dove sarai?
«Ancora non lo so. Sono giovane ed ambizioso, voglio raggiungere i miei sogni e ci proverà fino alla fine. So che la trattativa con la Reggiana è iniziata in questi giorni (il discorso era avviato già da tempo con il precedente procuratore, ndr): in base alle proposte che arriveranno valuterò cosa sarà meglio per la mia carriera. Se ci sarà un addio lo farò per una mia scelta di crescita personale, se deciderò di rimanere è perché qui sono stato bene ed ho capito che Reggio è la soluzione migliore per me».

Che messaggio vuoi lasciare ai tifosi?
«Senza di loro questa squadra non sarebbe la stessa: hanno dimostrato di non mollare mai dopo tante delusioni e fallimenti e ci hanno sostenuti su ogni campo applaudendoci anche quando meritavamo i fischi. Auguro loro di togliersi presto le soddisfazioni che meritano».

 

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