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Alessio Baresi: «La vittoria in rimonta dimostra che siamo maturi. Ringrazio Diana per il sostegno»

«Partita sofferta come ci aspettavamo. E' presto per guardare la classifica, ma è sempre meglio stare in alto...»

03.10.2021 20:20

Debutto vincente e importantissimo per Alessio Baresi sulla panchina granata sul difficile campo del Pescara, dove sono arrivati tre punti al termine di una gara riaperta due volte.

«Sono molto felice di questa vittoria, anche se è stata una partita sofferta come ci aspettavamo - ha dichiarato il tecnico classe 1980 - Il primo tempo è stato diverso dai nostri canoni, ma nella ripresa la squadra ha dato un segnale di maturità e di grande gruppo. Chi è entrato ha dimostrato di voler portare la barca nella direzione giusta, perciò credo che tutta la squadra abbia dimostrato di avere un focus ben orientato».

Che emozioni ha provato nel guidare in campo la squadra, vista l’assenza per squalifica di Diana?
«Sì, ho vissuto emozioni belle ma un po’ alternate. All’inizio è stata comunque dura, nonostante fossimo andati in vantaggio. Ringrazio Mister Diana che mi ha sostenuto prima, durante e anche dopo la gara. Lavorare con lui rappresenta veramente una grande fortuna».

Quali sono stati gli elementi chiave di questa vittoria?
«Nel primo tempo abbiamo subìto qualche inserimento tra le linee. Il Pescara aveva un ottimo palleggio e una buona tenuta di gioco. Poi sono calati alla distanza  e noi abbiamo optato per il cambio di modulo. I giocatori inseriti in quel sistema hanno quindi portato benefici e la squadra ha cambiato identità. Passare dal 2-1 per loro al 3-2 per noi nel loro stadio ha dimostrato che questa è una squadra matura».

Reggiana che mantiene il primato. Come dovrà affrontare le prossime partite?
«Dovrà dimostrare lo stesso atteggiamento che ha avuto fino ad ora. Prima della partita ho detto ai ragazzi che oggi avremmo affrontato uno dei tanti avversari di questo campionato. I punti in palio sono sempre tre e anche oggi li abbiamo presi. Guardare la classifica in questo momento è un po’ limitativo, ma ovviamente è sempre meglio stare in alto».


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