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Menichini: «Non siamo sulla strada giusta»

«Dovevamo dare di più, avevo avvertito i miei giocatori a quello a cui andavamo incontro»

24.09.2017 21:15

La disamina di Leonardo Menichini dopo la .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml; charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") }

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d'arresto di Meda, avvenuta davanti agli occhi del vicepresidente Alicia Piazza da poco rientrata in Italia, è lucida e non lascia spazio a giustificazioni di sorta.

«La nostra è stata una cattiva prestazione soprattutto nel primo tempo e nella fase di non possesso - sottolinea il tecnico granata a fine gara - Nella fase di possesso sbagliavamo sempre l'ultimo pasaggio e la finalizzazione. Serviva un'aggressivita diversa e maggiore determinazione, bisogna stare più attenti a questo tipo di partite. Oggi registriamo un passo indietro rispetto alle ultime gare...».

Serviva una Reggiana più provinciale?
«Quando si va sotto su questi campi diventa difficile recuperare, dopo gli avversari giocano in contropeide e si rischia di prendere gol. Nel secondo tempo abbiamo cercato di buttare il cuore oltre l'ostacolo spostando il baricentro in avanti ma non siamo stati né bravi né fortunati. Questo è un passo falso che ci amereggia soprattutto per la genete che è venuta qui ed ha continuato ad applaudire anche dopo il fischio finale».

Quindi non è questione di modulo...
«I giocatori devono capire che questo è un campionato dove l'agonismo e le motivazioni fanno la differenza, bisogna essere più decisi nei contrasti. Noi dobbiamo sempre giocare al massimo, non possiamo vincere solo sotto il profilo tecnico: se pensiamo di farlo allora non siamo sulla strada giusta».

Nel primo tempo è mancata l'intensità...
«Ho cercato di mantenere invarita l'attenzione dopo la sosta con l'amichevole di sabato scorso, ciònonostante oggi dovevamo dare di più. Sono scontento dell'approccio alla gara, sapevamo che il Renate aveva già fatto lo scalpo a squadre importanti, avevo avvertito i ragazzi a cosa andavamo incontro...».

Da dove riparte ora la Reggiana?
«Dal lavoro e dall'entusiamso, è l'unico metodo che conosco per rialzare la testa. Sappiamo che il campionato è ancora molto lungo e ci sono delle gare dove le cose non vanno per il verso giusto».

Guardate già alla classifica?
«Abbiamo una partita in meno rispetto a tante avversarie e, volenti o nolenti, i giocatori guardano la classifica. Oggi ci doveva essere un altro tipo di prestazione a maggior ragione per recuperare il gap che ci separa dalle altre squadre».

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