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Le pagelle di Reggiana-Siena. Kabashi scatenato, Pellegrini e Lanini si sacrificano e tornano al gol

Venturi sempre più da record, dietro non stecca nessuno. Muroni ha i tempi giusti, Cigarini è ancora in rodaggio ma la personalità è sempre la stessa. Dalla panchina arrivano giocate di qualità

08.01.2023 22:30

Venturi 6 Ritocca il record di imbattibilità portandolo a 802 minuti (Facciolo è poco più avanti a quota 902') senza dover compiere parate degne di nota ma infondendo la solita grande tranquillità a tutto il reparto. Il tiro di De Paoli nel finale si spegne fortunatamente sul fondo.

Luciani 6,5 Partita solida e priva di sbavature, Disanto dalle sue parti non tocca un pallone. Nel finale è un po' troppo nervoso e rischia qualcosa battibeccando con la panchina bianconera (era già ammonito).

Rozzio 7 Dirige senza problemi i compagni di reparto e porta a casa tutti i duelli, aerei e di terra. Insomma, ricomincia da dove si era fermato.

Cauz 7 Oltre a una solida prova difensiva contro un certo Paloschi, sfiora per ben due volte il gol personale nelle sortite offensive che sono il suo marchio di fabbrica (dal 33'st Hristov sv: terza presenza in granata, l'ultima era stata a Fiorenzuola…).

Libutti 6,5 Spinge sulla destra, almeno fino a quando rimane in campo. Per pochi centimetri il suo traversone non diventa un perfetto assist per il tap-in vincente di Cauz (dal 28'st Guglielmotti 6: rischia di “rubare” il pallone del 4-0 a Lanini, ma il n.10 arriva prima. Su azione d'angolo di testa anticipa tutti ma Belloni salva sulla linea… o forse era già oltre?).

Kabashi 8 Il gol che apre le danze è una sua invenzione dalla linea di fondo, così come quello che chiude definitivamente i giochi nella ripresa: un sinistro potente e preciso che non lascia scampo a Lanni. In mezzo, quantità ma soprattutto tantissima qualità, con giocate precise e mai banali. Non a caso è ancora suo il passaggio che manda in porta Pellegrini (dal 33'st Sciaudone 6,5: entra giusto in tempo per regalare un gioia a lungo attesa a Lanini con una precisa sponda aerea).

Cigarini 6,5 Ritrova la maglia da titolare a 8 mesi dall'ultima volta: la condizione non è delle migliori e si vede ma classe, intelligenza e visione di gioco non sono di certo appassite. I compagni lo cercano e lui si fa sempre trovare pronto (dal 33'st Vallocchia sv: primi minuti in granata per il nuovo centrocampista arrivato dal Cosenza).

Muroni 7 Non spreca, anzi capitalizza nel migliore dei modi l'occasione concessa dal mister. Si inserisce con i tempi giusti sul passaggio di Kabashi e appoggia la palla in fondo al sacco sbloccando una partita che poteva diventare complicata. Tanta corsa al servizio della squadra.

Guiebre 6,5 Meno ispirato rispetto al solito, non fa comunque mancare la spinta e il supporto alla squadra sulla fascia sinistra in entrambe le fasi. Arriva anche al tiro ma non ha fortuna.

Lanini 6,5 Dimostra fin dai primi minuti di avere una voglia matta di incidere esegnare. Ci prova prova con un sinistro a giro e su punizione, poi quando la partita sembra già arrivati ai titoli di coda realizza l'occasione più facile appoggiando in rete da due passi il suggerimento di Sciaudone. I bomber sanno fare anche questo.

Pellegrini 7 Sempre più titolare e sempre più inserito nei meccanismi della squadra. Svaria sul fronte offensivo senza dare punti di riferimento e partendo da destra o da sinistra trova comunque il modo di rendersi pericoloso. Pecca di egoismo in avvio mancando il tempo giusto per tirare o servire il compagno libero, poi segna il gol (anche per lui il sesto) che taglia le gambe ai bianconeri con un mancino ben calibrato (dal 28'st Rosafio 6,5: nel finale disegna due perfette traiettorie dalla bandierina che portano al gol del 4-0 e al pokerissimo mancato di un soffio da Guglielmotti) 

Mister Baresi 7 Cambia l'allenatore ma non il risultato. Questo perché la Reggiana ormai è una meccanismo rodato che sembra poter andare da solo. Quattordicesima vittoria in campionato, dodicesimo risultato utile di fila. La solidità difensiva è un dato di fatto e ora anche senza Montalto l'attacco trova la via della porta supportato da un centrocampo in grande spolvero. E soprattutto chi entra riesce a incidere come chi è partito dall'inizio. Il compito dello staff tecnico, ora, è quello di far mantenere i piedi per terra a tutto l'ambiente. Perché la strada è ancora lunga…


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