Il punto di vista

Il mercato aiuterà, ma la vera sfida di Alvini sarà quella di lavorare sulla testa dei giocatori

Per portare fuori la Reggiana da questa crisi, il tecnico di Fucecchio dovrà tenere alta l'autostima e la concentrazione della squadra

10.01.2021 13:30

L'errore di Gatti che ha aperto la strada al vantaggio del Citta © AS Cittadella

Rozzio, Ajeti, Costa, Espeche, Rossi, Lunetta, Voltan, Kargbo, Mazzocchi. Questi sono i nomi di giocatori fondamentali, infortunatisi a più riprese, alcuni dei quali ancora out. Atleti indispensabili nell’economia del gioco della squadra di mister Alvini, in particolare Paolo Rozzio senza il quale la difesa è andata spesso in difficoltà e Fausto Rossi, senza il quale il centrocampo si è potuto appoggiare solo sulla qualità di Radrezza, atleta che non può cantare e portare la croce. Già la settimana scorsa ci siamo chiesti il motivo di tali assenze e anche alcuni quotidiani locali hanno indagato su questo problema sotto gli occhi di tutti e forse di difficile soluzione. Il mercato? Certo, quello può aiutare, ma servono due o tre giocatori che paiono essere in arrivo: un attaccante di peso, sia per struttura fisica, sia per qualità realizzative, un centrocampista in grado di fare gioco, per non ritrovarsi in braghe di tela se a Fausto Rossi viene un raffreddore, e un altro difensore che possa essere un’alternativa valida a quelli attuali, considerato che quello arretrato è stato il reparto più falcidiato dagli infortuni.

Dopo aver sottolineato di nuovo questi due aspetti, infortuni e mercati, veniamo al recupero col Cittadella di ieri, dove la difesa granata, formata da un inesperto Gatti, che ha sofferto e non poco la fisicità e la rapidità degli avversari, da un Gyamfi in netta crescita, un giocatore sul quale si può contare, e da un Martinelli attento, al quale però non possiamo chiedere di impostare. Il problema vero della Reggiana, oggi, però, è il centrocampo: Doriano Tosi può comprare anche Ibrahimovic, ma se là davanti il pallone non arriva… Varone avrebbe bisogno di un turno o due di riposo, per ritrovare magari quegli stimoli e quella cattiveria che di recente, forse anche per stanchezza, sembra aver perso per strada. Lo stesso discorso vale per Muratore, che ha iniziato ottimamente la stagione, per poi perdersi strada facendo. La Reggiana ora ha due atleti dotati di mezzi fisici importanti che fanno fatica soprattutto a livello qualitativo, ma che non hanno sostituti all’altezza della situazione. Pezzella è bravino, ma non è il giocatore che può prendere in mano la squadra e Radrezza, che ieri non ha brillato, purtroppo non è clonabile. In estate, ma anche in questi giorni si è parlato di Cigarini, ma dell’ex golden boy della Reggio Calcio se ne potrà discutere non prima della prossima stagione. Alla Reggiana servirebbe ora un giocatore del genere, magari anche di livello leggermente inferiore, oltre a un giocatore di peso in avanti. L’allenatore, dal canto suo, fa quello che può, ma ogni tanto potrebbe tirare i remi in barca e portare a casa qualche pareggio, magari non facendo sempre i quattro o cinque cambi ai quali ci ha abituato, anche perché chi entra, vista la rosa particolarmente corta di questo periodo, è magari inferiore a chi parte dal primo minuto e al di là della freschezza, i subentrati non stanno dando un apporto qualitativo tale da cambiare le sorti del match. Questo, ovviamente, non lo dice il sottoscritto, ma lo testimoniano le sei sconfitte nelle ultime sette gare, quasi tutte maturate nella ripresa, con il solo punto all'attivo, ottimo, tra l’altro, anche in termini di prestazione, conquistato sul difficile campo di Empoli.

Insomma, il tempo stringe e servono punti. Oggi, infatti, al di là di analisi tattiche che, in questo momento lasciano il tempo che trovano, la vera sfida di mister Alvini è quella di tenere alte la concentrazione e l’autostima, visto che purtroppo sei sconfitte pesano come macigni sulla testa dei giocatori. La squadra deve dimostrare di essere unita, decisa e capace di superare i propri limiti, ma deve anche saper fare quadrato, deve sapersi difendere e colpire in contropiede, mentre nelle ultime gare abbiamo spesso visto dei 3 contro 3 negli ultimi minuti di gioco che a volte ci sono stati fatali. Anche in questo deve intervenire mister Alvini. Tirare i remi in barca, ogni tanto, può evitare un naufragio.

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