Dopo due mesi di intense trattative, il direttore sportivo Domenico Fracchiolla è tornato a parlare in conferenza stampa, a margine della chiusura del calciomercato estivo, per fare il punto sulla costruzione della rosa granata: dalle conferme agli innesti mirati, fino alle prospettive per il prosieguo della stagione


«Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare  - ha sottolineato il ds granata in apertura - I giudizi andranno dati ad aprile, col senno di poi. Forse si poteva concretizzare qualche operazione l’ultimo giorno, ma avevamo le idee chiare: se non fosse arrivato Sernicola, non avremmo preso nessuno. Devo ringraziare pubblicamente la società per il lavoro quotidiano svolto al nostro fianco, dal patron al presidente Salerno fino ai vicepresidenti Fico e Cattani. Non hanno supportato solo me come direttore sportivo, ma tutto lo staff: dal direttore tecnico Scognamiglio al segretario Simonelli, con cui ci siamo confrontati ogni giorno per i budget, al team manager Malpeli, spesso da solo a gestire il campo, fino all’addetto stampa Montanari. Tutti hanno fatto un lavoro importante, perché abbiamo messo un bel po’ di patrimonio dentro la squadra. La società mi aveva dato input precisi: creare una rosa con patrimonio e prospettiva. Credo che ci siamo riusciti. Rimpianti possibili? Certo. Ma il lavoro è stato fatto in maniera giusta».

È quindi soddisfatto del suo operato?
«Dall’interno credo abbiamo fatto un ottimo lavoro, conoscendo bene le dinamiche. Dall’esterno ci sta che un giornalista o un tifoso ambisca a certi giocatori, ma noi sappiamo cosa c’è dietro e sono convinto che l’operato sia stato positivo».

È forse troppo banale dire che tra i migliori acquisti si possono annoverare le conferme che non erano scontate, anche all’interno di un budget ridotto?
«Il presidente, già alla mia presentazione, si era espresso chiaramente su Portanova, Girma e Gondo. Le voci di offerte concrete sono state più fantacalcio che realtà: per Girma non è arrivata alcuna proposta. Con i ragazzi e i loro agenti abbiamo chiarito subito le posizioni e sono contentissimi di rimanere qui. Sicuramente sono il nostro valore aggiunto. La società è ripartita da una base di 7-8 calciatori importanti e su quella ha costruito il resto».

A Girma nelle ultime ore erano state accostate Spezia e Juve Stabia: trattative reali?
«No, nessuna. Fantacalcio».

Anche sul fronte acquisti la Reggiana è stata accostata a tanti nomi. Pensa che questo possa aver illuso i tifosi?
«Fa parte del mercato. A giugno nessuno avrebbe immaginato che sarebbero arrivati Magnani, Novakovich e Tavsan. La Reggiana è una piazza ambita, tanti giocatori vogliono venire qui e per noi è motivo d’orgoglio. Lo stesso Mendicino, con tante offerte in Serie B, quando l’ho chiamato ha detto subito “vengo a Reggio” e si è visto in campo il suo senso di appartenenza».

La decisione di non riscattare Sersanti dalla Juventus è stata economica o tecnica?
«Economica. L’operazione non era conveniente per il club: sarebbe stato un riscatto solo sul 50% e sarebbe stato impossibile recuperare l’investimento in caso di cessione».

A sinistra è arrivato Tripaldelli, a destra invece chi può giocare?
«All’inizio abbiamo cercato Missori, poi si è presentata la possibilità di prendere Magnani, un giocatore importantissimo per la categoria e che voleva venire a Reggio. Un’opportunità simile non potevamo lasciarcela scappare, quindi abbiamo cambiato strategia. Consideriamo Libutti un esterno destro, insieme a Rover e Marras che può adattarsi in quella zona. A sinistra invece con Tripaldelli, Bozzolan e Marras siamo coperti».

Magnani arriva per fare il titolare?
«Nel nostro campionato si giocano 38 partite, si valuta gara dopo gara. L’obiettivo di ogni dirigente e allenatore è avere coppie forti in ogni reparto. Avere giocatori come Magnani è un valore, non un problema: spero siano sempre tutti a disposizione, poi deciderà l’allenatore».

Non avete cercato alternative a Sernicola nel suo ruolo, o Štulac ha bloccato il suo arrivo?
«No, eravamo già al completo. Sernicola sarebbe stata la ciliegina sulla torta extra budget, ma il ragazzo ha scelto di restare a Cremona. Non c’entra nulla Štulac: se fosse uscito sarebbe arrivato un centrocampista, non un esterno, ma non è voluto andare in Serie C. Con la Cremonese comunque abbiamo chiuso l’arrivo di Saro, che era l’altra opzione».

Con Missori è stato perso del tempo col Sassuolo?
«No, al contrario siamo stati noi a cambiare strategia in corso visto che si è presentata l’opportunità di tesserare Magnani».

Quali sono le caratteristiche di Charlys e Lambourde?
«Charlys lo seguivamo da tempo, insieme a Bertagnoli era una delle nostre prime scelte per dare corsa e fisicità al centrocampo, caratteristiche che ci mancavano. Il Verona è stato corretto: ce lo aveva promesso e ce lo ha dato all’ultimo giorno, nonostante la concorrenza. Come ha spiegato bene Dionigi, una squadra come la Reggiana deve attendere fino all'ultimo per poter arrivare a certi giocatori. Lambourde è una seconda punta, mancino, forte fisicamente, può giocare anche da prima punta ed è diverso da Gondo e Novakovich. Completa il reparto offensivo, visto che avevamo solo Tavsan mancino. Ora siamo completi».

Su Buso del Catanzaro non c’è mai stato un interesse concreto?
«Cercavamo un attaccante mancino per completare le soluzioni offensive, e Lambourde era l’obiettivo. Stimo Nicolò, ma non rientrava nei nostri piani».

Rispetto all’anno scorso, questo organico è più funzionale e più forte?
«Per il calcio di Dionigi sicuramente sì: è una rosa più completa e più fresca. Il mister ha bisogno di gente di gamba, che regga allenamenti molto intensi. Quest’anno abbiamo costruito una squadra che rispecchia le sue idee e le mie».

Il gruppo è composto da 28 giocatori, compresi tre portieri e alcuni giovani: non sono troppi?
«No, vanno bene. Preciso che Urso è fuori per scelta tecnica. Abbiamo tanti giovani che il mister ha già fatto esordire, come Conté, Vallarelli e Basili. Sono scommesse, ma se mantengono umiltà e dedizione possono diventare importanti. A completamento della nostra rosa vanno benissimo».

La Gazzetta dello Sport riporta che la Reggiana ha speso 100mila euro e ne ha incassati 300mila. È corretto?
«No, è il contrario: abbiamo speso 300 e incassato 100».

Avete cercato giocatori in cerca di riscatto con forti motivazioni?
«Sì, la motivazione è stata una chiave. Tripaldelli per esempio a Bari ha giocato poco solo perché davanti aveva Dorval, ma è un giocatore importante. Lo stesso vale per altri: a Reggio devono dimostrare il loro valore. Lo spirito della Reggiana deve essere quello di reagire sempre e avere umiltà. Questa deve essere la nostra forza».

Ritiene di aver fatto il massimo tenendo conto del risparmio sul budget?
«Abbiamo preso giocatori a cifre giuste e corrette, senza creare danni futuri al club. È stato costruito un patrimonio solido. Non vedo problemi di ingaggi pesanti o scadenze vicine: il lavoro è stato fatto bene».

Avere 19 nuovi giocatori in rosa non è un rischio?
«No, siamo partiti da uno zoccolo duro di 10-11 giocatori e abbiamo inserito elementi nel pieno dell’età. A parte Magnani in prestito, non ci sono over 30. Bertagnoli, Rover, Papetti: tutti giovani con prospettiva e opzioni lunghe rispetto al contratto attuale. Era un’esigenza del club creare un’ossatura importante, con loro si può creare un buon futuro».

Avete guardato più al portafoglio, alla prospettiva o all’obiettivo immediato?
«A tutte e tre le cose. Puntiamo a fare il meglio possibile partita dopo partita, senza sprecare energie mentali pensando troppo in là in classifica. Lo spirito deve essere quello visto con Empoli e Palermo: bisogna sempre contrattaccare. Ora pensiamo alla gara con la Juve Stabia».

Secondo lei, chi sono le favorite per la promozione e chi lotterà per la salvezza insieme alla Reggiana?
«Per me Venezia e Palermo sono molto forti. Il Monza ha trattenuto tanti giocatori, l’Empoli ha fatto un mercato importante. Anche il Modena è completo in tutti i reparti. Per la salvezza non faccio pronostici: la Serie B è imprevedibile, altrimenti non vedremmo miracoli come il Cittadella o la Juve Stabia».

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