foto Silvia Casali
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Gondo: «Abbiamo tirato fuori gli attributi nel momento giusto. Il nostro pubblico meritava questo successo»

«È stato bello segnare sotto la Sud, allenarmi con Bardi mi aiuta. Potevo fare più gol ma credo di avere dato il mio contributo. Ora puntiamo a vincere le prossime gare, poi vedremo che accadrà. Il futuro? Sono contento di rimanere, Goretti lo sa»

02.05.2024 00:30

«Sono contento che la salvezza sia arrivata nel derby, centrare l'obiettivo era la cosa più importante - ha dichiarato Cedric Gondo, match winner nella sfida contro il Modena - Siamo una squadra difficile da decifrare ma sapevamo che questo era il momento di tirare fuori gli attributi e ci siamo riusciti».

Rispetto alle precedenti partite in casa, cosa c’è stato di diverso in questa vittoria?
«Questa volta non abbiamo mollato e abbiamo sfruttato meglio le occasioni: siamo rimasti sul pezzo fino all’ultimo minuto. Il pubblico meritava questo successo, così come tutta la squadra. Abbiamo passato momenti difficili, perciò la vittoria del derby in casa ci voleva proprio. Non potevamo chiedere di meglio».

Quali sono state le tue sensazioni prima di battere il rigore?
«Cigarini sarebbe il rigorista designato ma non era in campo perciò è toccato a me. Di solito prima di batterlo guardo bene le mosse del portiere e mi oriento in base a questo. È stato bello segnare sotto la Curva Sud, anche perché questo rigore ci ha dato la vittoria. Oltretutto, mi aiuta molto allenarmi con il nostro portiere Bardi che è bravo a parare i rigori. Con lui spesso ci diamo tanti consigli».

Anche Pajac ti ha suggerito qualcosa prima del rigore?
«Mi ha solo detto di stare tranquillo e di andare deciso sul pallone».

Finora hai messo a segno 6 gol, ora punterai ad arrivare a 7 per eguagliare le reti dell’anno scorso con l'Ascoli?
«Sì, sicuramente punterò a segnare ancora. Non ho dimostrato di essere un bomber ma credo di aver dato il mio contributo alla squadra».

È difficile giocare come centravanti in questa Reggiana?
«No, non è difficile. Il punto è che le avversarie ci studiano e sanno quando chiuderci gli spazi. Ad ogni modo, di occasioni ne ho avute e non sempre le ho sfruttate bene».

Fisicamente e tatticamente sembri in crescita…
«Mi sento bene e lo voglio dimostrare anche in queste due ultime partite. Ci tengo a finire questa stagione nel miglior modo possibile».

Il campionato, infatti, non è ancora finito…
«Andremo in campo per giocare a calcio e per vincere queste due ultime partite. Poi vedremo quello che arriverà».

Questa stagione dove la posizioni all’interno della tua carriera?
«Ogni anno è unico. Questa la considero come un'esperienza in più che mi ha fatto crescere».

Il raggiungimento della salvezza implica il tuo riscatto dalla Cremonese: come vedi il tuo futuro in granata?
«Mi piacerebbe rimanere qui e l’ho detto anche al direttore Goretti a inizio stagione e alla fine così è stato. A Reggio Emilia si sta bene. Inoltre, avendo casa a Venezia, per me è una situazione perfetta perché sono a poche ore di distanza».


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