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Colucci al capolinea, i possibili scenari

Due le ipotesi al vaglio della società granata

23.01.2017 12:30

La pesante sconfitta interna col Venezia, per certi versi immeritata quantomeno nel punteggio, rischia di essere uno spartiacque nel prosieguo della stagione granata.

Dal 19 dicembre scorso, data della debacle nel derby col Parma, la Reggiana è riuscita a raccogliere solamente un punto in quattro gare, precipitando dalla seconda alla quinta posizione a -8 dalla vetta. Le improvvise dimissioni del tecnico Colucci rassegnate dopo il pareggio beffa col Bassano il 23 dicembre erano state rigettate senza remore dalla dirigenza granata, ma le poche parole spese dal dg Franzone ieri nel post partita lasciano presagire che questa volta potrebbe essere presa una decisione drastica.

L'obiettivo di questa stagione è quello di gettare le basi per un futuro roseo della società partendo dalle infrastrutture, dal settore giovanile e infine dalla costruzione di una rosa competitiva ma senza l'obbligo di vincere il campionato. Leonardo Colucci era il condottiero individuato per guidare unidici leoni sul campo ma la carenza di risultati e i problemi in seno allo spogliatoio hanno incrinato il suo rapporto con l'ambiente e con i tifosi.

Sono dunque due le ipotesi al vaglio della società: stringersi ancora di più attorno al suo allenatore allontanado le critiche che continueranno a piovere su di lui però con la consapevolezza di perdere la fiducia da parte del numeroso pubblico che si è riappassionato alla Reggiana negli ultimi mesi oppure tirare una linea e ripartire con un nuovo nome.

Ma avrebbe senso esonerare un allenatore difeso a spada tratta fino a poche giornate fa, per di più dopo la lunga sosta e a soli 8 giorni dalla chiusura del mercato? Il ds Grammatica ha ribadito a più riprese che per costruire una squadra bastano solo 10-15 giorni di trattative, quindi per lui non sarebbe un problema trovare i rinforzi giusti in così poco tempo magari assecondando le richieste del nuovo allenatore.

Quali le soluzioni? Tanti i nomi che sono circolati nelle ultime settimane e ancora di più nelle ultime ore. Suggestiva senza dubbio l'ipotesi interna con la promozione di Paolo Zanetti dalla Berretti, ma in pole position ci sono i nomi dell'ex granata Angelo Gregucci (avvistato più di una volta ai campi di allenamento e allo stadio negli scorsi mesi), di Mario Petrone ex Ascoli a spasso dal novembre 2015, dell'esperto Leonardo Menichini arteficie della salvezza della Salernitana in B la passata stagione e del suo predecessore Vincenzo Torrente, che i tifosi granata ricorderanno per aver condotto in B il Gubbio nel 2011. Accostato alla Reggiana anche Bepi Pillon, esperto di subentri e l'anno scorso al Padova.

In secondo piano anche i cavalli di ritorno Pane e Colombo, ma è più probabile che la società in caso di ribaltone decida di affidare la panchina ad un volto nuovo per non creare troppi legami col passato recente.

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