Reggiana, parte la caccia al nuovo direttore sportivo: in lizza nomi noti e nuove alternative
Salutato Pizzimenti, il club è alla ricerca di una figura capace di coniugare la visione societaria e lavorare in sinergia con Dionigi

Per il quinto anno consecutivo, la Reggiana modifica l'area tecnica. A differenza delle ultime due stagioni, però, l’allenatore resta il punto fermo. Davide Dionigi si è infatti guadagnato la conferma dopo aver conquistato la salvezza sul campo. All’indomani della separazione da Pizzimenti – scenario nell’aria da settimane, ma tutt’altro che scontato – iniziano a circolare i nomi dei possibili successori. Si va da profili navigati a outsider e giovani emergenti. Proprio come un anno fa, quando si avvicinava l’addio a Goretti, tornano in auge i nomi di Paolo Bravo e Roberto Gemmi. Il primo è in uscita dal Südtirol, con cui ha collezionato risultati importanti in Serie B: sesto, dodicesimo e decimo posto, oltre a una semifinale playoff. Il secondo, oggi all’Empoli, ha già collaborato con Dionigi ai tempi del Cosenza. Bravo sembra molto vicino alla fine del suo ciclo in biancorosso, mentre il futuro di Gemmi, dopo la retrocessione dell’Empoli dalla Serie A, è ancora da decifrare. Nelle ultime ore è stato accostato alla Reggiana anche Michele Franco, classe 1985, ex direttore sportivo del Monza tra il 2022 e il 2024. In precedenza era emerso anche il nome di Giorgio Zamuner, 60 anni, ex centrocampista granata ed ex direttore sportivo di Pordenone, Padova, SPAL e, nell’ultima stagione, del Trento in Serie C: attualmente è libero e vedrebbe con favore un ritorno nella Città del Tricolore. Infine c'è Marco Bernardi, 38 anni, con un passato dirigenziale nel Settore Giovanile granata, già ds di Correggese e Fiorenzuola e attualmente uomo mercato del Carpi, club con cui sta pianificando la prossima stagione in Serie C.
La lista dei candidati potrebbe allungarsi nei prossimi giorni, anche per il richiamo esercitato dalla piazza reggiana. L’obiettivo del club granata – e in particolare del presidente Salerno – è chiaro: individuare un dirigente capace di operare in sintonia con mister Dionigi, diventato in poche settimane un punto di riferimento per squadra e tifosi, e di scovare giovani da valorizzare, lavorando con risorse probabilmente inferiori rispetto alla scorsa stagione, come lasciato intendere dal patron Amadei nel suo ultimo intervento davanti agli sponsor. Al netto di possibili - e auspicabili - sviluppi societari, la linea sarà quella della sostenibilità. A meno che questa svolta nell'area tecnica non rappresenti il preludio a un nuovo ingresso in società. Ma, al momento, non vi sono certezze…