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Le pagelle di Reggiana-Olbia. Lanini on fire, Neglia non segna ma ci mette lo zampino

Voltolini attento, Rozzio solito totem. Contessa e Guglielmotti non lasciano il segno. Tanta qualità ma poca concretezza per i tre "tenori" Rossi, Cigarini e Radrezza

09.10.2021 21:45

Voltolini 6,5  Una maglia da titolare in campionato mancava da dicembre 2019 (Reggiana-Padova), ma non si è notato. Dà sicurezza al reparto ed è reattivo sul colpo di testa ravvicinato di Brignani a metà primo tempo. 

Luciani 6 Di nuovo a destra, gioca una gara ordinata senza particolari acuti anche quando mister Diana gli chiede di fare l'esterno e andare al cross. Un suo disimpegno errato a inizio ripresa fa venire i brividi allo stadio ma per fortuna l'Olbia non ne approfitta.

Rozzio 6,5 Dopo la prestazione sottotono di Pescara, il capitano granata nel suo “tempio” torna agli standard ai quali ci sta abituando da inizio campionato. Udoh preferisce transitare dalle parti di Camigliano piuttosto che vedersela con lui.

Camigliano 6 Dice subito di no a Ragatzu murando il suo tentativo verso la porta, poi inizia una lunga battaglia con l'ex granata Udoh che fa valere tutta la sua esuberanza atletica mettendolo in difficoltà. Non è elegante da vedere, ma non tira mai indietro la gamba e anche d'anticipo porta a casa diversi contrasti. E' suo il lancio dalle retrovie dal quale scaturisce il raddoppio di Lanini.

Guglielmotti 5,5 Meno attivo del solito sulla fascia destra, arriva poche volte al traversone. Ci prova con un colpo di testa in area che non spaventa l'Olbia. E' il primo sacrificato quando Diana decide di cambiare volto alla squadra (dal 15'st Neglia 7: si accende solamente nel finale quando prima trova l'esterno della rete con una conclusione ravvicinata deviata da un difensore, poi lascia la sua firma sulla partita mandando in porta Lanini con un pregevole tocco d'esterno).

Rossi 6 Solita qualità palla al piede, dà ordine alla manovra ma con Cigarini e Radrezza nei paraggi i palloni giocabili sono pochi (dal 31'st Muroni 6: pochi minuti per mettersi in mostra, ma l'ex canarino entra con il piglio giusto).

Cigarini 6 Quando c'è da farsi sentire in fase di contenimento lui non si tira indietro e non disdegna la conclusione da fuori anche se la mira non è delle migliori. La regìa è ordinata, manca però il guizzo che era riuscito a trovare nelle precedenti uscite (dal 23'st Sciaudone 6: qualche spunto interessante, ma quando dà l'impressione di poter calciare in porta o trovare il passaggio smarcante non affonda il colpo).

Radrezza 6 Arriva spesso fino al limite dell'area di rigore granata per dare una mano a far ripartire l'azione. Alterna lanci ben precisi, mal sfruttati dai compagni, ad altre giocate che non lasciano il segno.

Contessa 5,5 Un passo indietro rispetto alla prova da applausi di Pescara. I traversoni da sinistra arrivano ma non sono ben calibrati, dietro soffre molto la fisicità di Udoh.

Lanini 7,5 Primo tempo che lascia un po' di amaro in bocca: qualche accelerazione, un tentativo da fuori rivedibile e un'intesa con Zamparo che non decolla. Nella ripresa si accende all'improvviso con una botta da fuori respinta da Ciocci al 25', “esagera” con un tentativo da lontanissimo ma nei cinque minuti finali va a prendersi da solo i tre punti sfruttando il perfetto assist di Neglia per poi scavalcare con un tocco sotto il portiere. Non sazio, beffa il veterano Ermerson e solo contro due difensori entra in area e insacca il quarto gol stagionale. Chapeau!

Zamparo 6 Pochi palloni giocabili, però va vicino a trasformarne uno in gol prima del rientro negli spogliatoi: dribbling secco su due avversari e sinistro indirizzato sul primo palo deviato in tuffo dal portiere. Nella ripresa esce dai radar (dal 31'st Sorrentino 6,5: al debutto in campionato strappa applausi per una giocata di prestigio in area di rigore e va vicino al gol con una sassata da fuori area. Che impatto!).

Mister Diana 7 Reggiana dai due volti: impacciata nel primo tempo e poco incisiva in avanti per più di 70 minuti, però ci crede fino alla fine e grazie al maggiore tasso tecnico - e all'ennesimo cambio tattico e di uomini azzeccato dal mister - porta a casa il bottino pieno quando l'Olbia pensava già di tornare in Sardegna con un meritato punto. La panchina più corta rispetto al solito non è stato un handicap per l'ex Renate. Avanti così, guardando tutti dall'alto in basso…


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