foto Silvia Casali
foto Silvia Casali

Intervenuto ieri sera a To Be Reggiana su Telereggio, il vicepresidente e direttore generale della Reggiana, Vittorio Cattani, ha tracciato una linea su presente e futuro del club, affrontando con trasparenza tutti i temi più caldi.


«Sono dell’idea di confermare non solo l’allenatore ma anche il direttore sportivo – ha sottolineato il dirigente granata, le cui parole sono state riprese anche dalle edizioni odierne di Gazzetta di Reggio e Resto del Carlino – Parliamo sempre di continuità e credo che la coppia Dionigi-Pizzimenti rappresenti al meglio questa visione. Marcello è al secondo anno con noi: prima ha lavorato insieme a Goretti, quest’anno ha operato in prima persona. Ha portato giocatori di valore, costruendo una rosa che ha ricevuto consensi da molti addetti ai lavori». Cattani non ha nascosto la necessità di fare anche autocritica: «Certo, ci sono stati errori, e vanno analizzati con lucidità. Ma chi non li fa? Anche in società capita. Detto questo, Pizzimenti ha fatto un buon lavoro e lo stesso Dionigi ha espresso la volontà di continuare a collaborare con lui».

Sulla stagione appena conclusa, l’elogio a Dionigi è convinto: «La salvezza è stata un’impresa. Ho apprezzato come sia riuscito a entrare nella testa dei giocatori, a lavorare con costanza anche nei momenti difficili. Non è stato un miracolo, ma frutto di serietà e perseveranza. Ho sempre pensato che servissero 44 punti per salvarci, e lui ci ha portati lì. Mi ha colpito molto il suo atteggiamento». Un giudizio anche sul travagliato percorso con Viali: «Il suo esonero è stato sofferto. È un buon allenatore, preparava bene le partite, ma nei secondi tempi qualcosa non andava. E anche il metodo settimanale lasciava dubbi. Col tempo ha perso credibilità nello spogliatoio e quella è stata la goccia decisiva. Ricordo la trasferta di Cittadella come uno dei momenti più difficili».

Ampio spazio è stato dedicato alla situazione economica, con uno sguardo al futuro: «Mantenere una squadra in Serie B è sempre più oneroso. I costi aumentano e i ricavi calano. Dazn, ad esempio, dovrebbe passare da 13 a 9 milioni, lo stesso si ipotizza per Sky, e anche la Lega Serie A ridurrà i contributi. Ma Amadei e gli attuali soci incarnano alla perfezione lo spirito di chi fa calcio per passione e per il bene della città. Lo conosco dal 2002, e sono tranquillo: anche per l’iscrizione, con la fideiussione da 800mila euro entro il 6 giugno, non ci saranno problemi. Se arriverà un nuovo acquirente, si accollerà l’operazione». Sul fronte societario, Cattani ha commentato le voci su un possibile ingresso di Andrea Radrizzani, ex proprietario di Leeds e Sampdoria il cui nome è già stato associato al club granata in passato: «Conosco Nicola Legrottaglie dai tempi del Modena. Ultimamente ci sentiamo spesso, non ha impegni e gira per gli stadi. Ammetto che abbiamo parlato della possibilità che Radrizzani entri nel club, ma non c’è nulla di concreto. Lui ama vivere il calcio in un certo modo e gravita intorno a Milano e so che è stato accostato anche a Monza e Brescia. Se arrivasse davvero, Amadei sarebbe felice e io stesso lo saluterei con piacere. Anzi, presto sentirò Nicola».

Non è mancato un passaggio sul mercato e i rinnovi: «Rozzio e Libutti? A loro farei un contratto a vita. Rozzio ha giocato con una vite, altrimenti avrebbe dovuto operarsi e saltare tutta la stagione. Sono due ragazzi che incarnano i valori della Reggiana». E sulla prossima Serie B: «Sarà forse un campionato più equilibrato, ma poi vedi che la Sampdoria arriva terz’ultima e la Juve Stabia quinta. La B è imprevedibile e non contano solo i soldi».

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