Mercato

Tosi fa il punto sul mercato: «Siligardi è il giocatore più adatto per la Reggiana»

«La durata dei contratti è l'ostacolo principale per tutte le nostre trattative. Il cambio di strategia? Abbiamo capito quali erano i nostri limiti»

29.01.2021 19:00

Il mercato invernale è arrivato alle battute finali: lunedì sera alle ore 20 è previsto il “gong” che chiuderà le trattative. Doriano Tosi sta lavorando per portare alla corte di Alvini un ultimo rinforzo in attacco, ma la trattativa avviata non è semplice e una chiusura potrebbe arrivare proprio nelle concitate ore finali.

Direttore, dopo i quattro giocatori arrivati in granata manca solo la ciliegina sulla torta?
«Il desiderio c’è, ma questa operazione non è semplice. Abbiamo sondato varie strade ma c’è di mezzo la volontà dei giocatori di avere dei contratti lunghi oppure i procuratori o la società che non vogliono cederli. Abbiamo pronte delle alternative, pur avendo delle preferenze, ma non c'è la possibilità di fare quello che vogliamo. A gennaio è sempre tutto più difficile che in estate».

Qual è la difficoltà principale che sta riscontrando?
«Le nostre discussioni sugli attaccanti sono legate all’aspetto del contratto. Con De Luca per esempio avremmo già chiuso, ma il problema è il contratto per l’anno successivo…».

Anche con Siligardi c’è questo problema?
«E’ un giocatore che a noi piacerebbe molto. Ha le caratteristiche adatte a noi e mi sembra di capire che verrebbe volentieri, ma il problema è il contratto che lo lega attualmente al Crotone. O si fa un’operazione come abbiamo fatto con il Verona per Laribi, altrimenti non so se riusciremo a prenderlo».

State dunque lavorando per un prestito?
«E’ il suo procuratore Beppe Galli che lavora su questa ipotesi, io non ho parlato col Crotone o con il Parma che ne detiene il cartellino. Adesso non so cosa si riuscirà a fare. Siligardi ha un contratto molto importante per la B, così come Laribi».

Si è parlato anche di Riviere…
«Ha un contratto notevole in essere con il Crotone, non può venire da noi».

Pensa quindi che la trattativa per l’attaccante si chiuderà solamente lunedì?
«Salvo gradite sorprese arriveremo all’ultimo minuto. Poi può succedere di tutto: ieri per esempio mi hanno offerto Nestorovski dell’Udinese, ma lui non vuole scendere in B».

Intanto però può dire di avere centrato gli obiettivi che si era prefissato?
«In cuor mio avrei voluto fare di più, ma il problema è che noi vogliamo prendere dei giocatori con il contratto fino al 30 giugno poiché non possiamo garantire la B il prossimo anno. Inoltre il costo del lavoro è salito alle stelle rispetto all’ultimo volta che sono stato in questa categoria. Ad ogni modo sono contento di chi ho portato a Reggio e dico anche che se non avessi avuto alle spalle una società come la nostra, avrei potuto fare ben poco. Del Pinto ha un contratto alla nostra portata che in caso di salvezza si prolunga di un altro anno, gli altri giocatori scadono a giugno ma ci sono i margini per poter eventualmente discutere la loro permanenza in futuro».

Cosa ci può dire dei nuovi arrivati?
«Ardemagni lo conosciamo tutti molto bene. Laribi ha un’intelligenza calcistica e anche culturale sopra alla media. Del Pinto lo avremmo voluto avere con noi da sempre, Yao invece l’ho preso perché voglio provare a ottenere da lui ciò che siamo riusciti a raggiungere con Gyamfi».

Laribi è stato preso per giocare in quale ruolo?
«Ho rivisto con calma la partita vinta con Bari in finale e ho notato che Laribi aveva giocato una gara tecnicamente importantissima come mezzala sinistra. Lo abbiamo preso proprio per giocare in quella posizione».

Sul mercato avete adottato una strategia molto diversa rispetto alla scorsa estate…
«Sì perché in estate c’erano dei valori inferiori in ballo. Per necessità e convinzione siamo andati avanti con il gruppo della promozione aggiungendo dei giovani per i contributi e qualche esperto con i valori adatti a noi».

Vi siete resi conto di avere allestito una squadra non all’altezza della B in estate?
«Il nostro campionato fino a un certo punto, quando avevamo cinque punti di vantaggio dalla zona retrocessione, era allineato con le aspettative di inizio stagione. Poi nel momento delle difficoltà e delle disgrazie abbiamo preso atto della realtà e siamo intervenuti. Avendo una società importante alle spalle ci siamo subito rinforzati con atleti di categoria senza badare troppo alla loro età e al futuro. Conta solo il presente, quindi abbiamo virato sui giocatori più collaudati che il mercato proponeva. Ma sappiamo bene che alla fine saremo giudicati solamente dai risultati che otterremo in campo».

Come mai avete deciso di non cercare più un esterno mancino?
«Perché abbiamo trovato degli ostacoli sul contratto da offrire. L’altra soluzione era quella di cambiare modo di giocare: i giocatori hanno condiviso la nostra scelta così siamo partiti sul mercato. Abbiamo constatato che in mezzo al campo soffriamo troppo la superiorità avversaria e la partita di Ferrara ne è un esempio lampante. Adesso però abbiamo le armi per giocare delle partite sporche in cui c’è da fare la lotta. La prima gara con il Vicenza è andata bene, a questo punto andiamo avanti su questa strada».

Capitolo cessioni: come giudica la partenza di Voltan? Avevate investito molto su di lui…
«Purtroppo non ha fatto bene da noi. A volte succede che in un determinato contesto un giocatore non riesca a rendere. In Seire C era uno dei trequartisti più forti con le caratteristiche da seconda punta e forse è per questo che da noi ha faticato a inserirsi. Con un Radrezza in quella zona diventava difficile mettere dentro anche Voltan».

Radrezza resta alla Reggiana?
«Noi non vogliamo darlo via a prescindere. Ho avuto un contatto con Perinetti, ds del Brescia, ma gli ho spiegato subito quale era la nostra intenzione. Sono venuto a sapere che tramite due procuratori sono state fatte pervenire al giocatore altre offerte importanti ma a me non è arrivata nessuna altra richiesta da prendere in considerazione».

Venturi e Zampano sono destinati a partire?
«Venturi aveva ipotizzato di mettersi al sicuro con il ritorno a Ravenna ma vista la classifica e le possibilità economiche il discorso si è concluso rapidamente. Zampano ha delle richieste ma desidera restare a Reggio e a noi non dispiace la sua decisione».

I giocatori della Reggiana fanno gola sul mercato…
«Zamparo lo vogliono quasi tutte in C, Libutti in B, di Radrezza ne ho già parlato e anche per Varone ci sono stati degli interessamenti. Abbiamo un parco giocatori con un bel mercato…».

Ci sarà bisogno di cedere un giocatore "over" per fare spazio all’ultimo acquisto?
«Rozzio è diventato un giocatore bandiera, quindi possiamo permettercene uno in più. Ad oggi siamo a posto, se poi dovesse arrivare un altro over credo proprio che metteremmo fuori lista un portiere reintegrandolo in caso di necessità. Diciamo che questo sarebbe il male minore…».

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