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Nesta: «È la vittoria dei giocatori. Dobbiamo sempre pensare di poter vincere giocando come sappiamo fare»

«Siamo stati bravi nella gestione della palla, poi i ragazzi sono andati oltre le mie aspettative: i protagonisti sono loro. Questo successo porta entusiasmo, ma diamogli il giusto peso. Il mercato? Spero si sblocchi, ci serve ancora qualcosa»

27.01.2024 19:45

Mister Alessandro Nesta non può che essere soddisfatto della grande prestazione della sua Reggiana sul campo del Bari, espugnato con una vittoria netta e convincente da parte di Rozzio e compagni in una situazione di vera emergenza dettata dalle numerose assenze.

«Non sono sorpreso dalla prestazione dei ragazzi - ha sottolineato il tecnico classe '76 dopo il triplice fischio - Se ci crediamo possiamo sempre far bene, possiamo sempre vincere. A volte ci sembra talmente lontano vincere in casa di squadre come il Pisa e invece dobbiamo sempre crederci senza avere il braccino corto. Mi sono svegliato stamattina con quattordici giocatori di movimento a disposizione ma avevo la convinzione che saremmo scesi in campo per fare la nostra partita. I ragazzi hanno fatto una partita spettacolare, sono andati oltre le mie aspettative. Tutti, dal primo all'ultimo. Per me è stata una piacevole sorpresa».

Quanto conta questa vittoria per il morale della squadra e per il prosieguo del campionato?
«Conta tanto, per prendere entusiasmo devi vincere. Dobbiamo dare il giusto peso a questa vittoria ma abbiamo dimostrato ancora una volta che possiamo vincere contro tutti. Questa è la vittoria dei giocatori, poi gli allenatori mettono ordine e danno un'idea di gioco ma in campo ci vanno loro».

La squadra ha dimostrato grande maturità.
«Siamo stati bravi soprattutto nella gestione della palla. L'abbiamo fatta girare bene e questo ti permette di controllare la partita e correre di meno. Siamo stati bravi anche nel tenere la linea, sapendo quando alzarla e quando invece rimanere più bassi».

Non ha mai pensato di cambiare qualcosa considerando le tante indisponibilità?
«No, noi dobbiamo continuare a giocare come sappiamo, poi bisogna essere intelligenti e capire i momenti della partita, quando lanciare il pallone in tribuna e quando no. I ragazzi sono tutti bravi, ne ho utilizzati parecchi fino a questo momento. Anche chi è stato fuori per diverso tempo, appena lo metti in campo si riaccende».

Si riferisce a Crnigoj?
«Crnigoj mi ha sorpreso per la durata. È riuscito a giocare tutta la partita con una presenza fisica incredibile, è stato tosto, tutti quelli che gli andavano addosso cadevano come birilli. Ha fatto una grande partita».

Al centro della difesa si è rivisto il capitano Rozzio…
«Ho messo lui perché mi serviva un po' di mestiere dietro e tenere botta dentro l'area e Paolo (Rozzio, ndr) l'ha fatto bene. Szyminski ci dà altre cose, ma sono contento del pacchetto difensivo che ho perché posso scegliere in base alle partite».

In mezzo al campo, altra prova maiuscola di Bianco…
«È un giocatore forte, abbiamo avuto il coraggio di prenderlo perché è un giovane ma dopo i primi allenamenti abbiamo capito che lo era solo anagraficamente. Nella testa, è veramente forte…».

Pieragnolo e Gondo come stanno?
«Per Pieragnolo sono solo crampi. Gondo speriamo non si sia fatto troppo male ma è comunque una cosa sicuramente più seria. Gli altri stanno tutti bene».

L'ammonizione sua e l'espulsione del direttore sportivo Goretti da cosa sono scaturite?
«Abbiamo protestato perché secondo me c'erano dei falli grossi per noi ma il dialogo con gli arbitri è sempre più difficile. Ci dovrebbe essere più confronto, ci dobbiamo aiutare a vicenda. Io sono abituato a parlare e ad avere un confronto, si vede che non è così da parte loro…».

Dal mercato ora cosa si aspetta?
«Spero che arrivi qualcuno perché ci serve ancora qualcosa. Dove, lo sapete già. I giorni passano ma qualcosa dobbiamo portare a casa nel mercato».


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