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Goretti: «Qualcosa non va e sono responsabile, ma non deve mai mancare lo spirito di squadra. Alla fine ci salveremo»

«Non sono preoccupato ma arrabbiato con me stesso per alcune scelte, su altre resto convintissimo. Dobbiamo crescere, la Reggiana va vissuta in ogni minuto prima di ogni gara. L'arbitro? Accetto l'errore ma non mi piace il VAR, toglie emozioni»

16.12.2023 18:45

Dopo la sconfitta contro la Samp in sala stampa non si è presentato alcun giocatore bensì il direttore sportivo granata Roberto Goretti, solito prende la parola nei momenti più difficili della stagione come già accaduto in passato.

«La Sampdoria è stata superiore a noi e ha meritato di vincere - ha sottolineato in apertura il ds della Regia - Dobbiamo guardare a noi stessi e pensare ai nostri errori e focalizzarci su quest’ultimo periodo. È innegabile che siamo in difficoltà come calciatori disponibili e buone condizioni. È anche chiaro che sono io il primo responsabile di questa situazione ed è giusto che mi assuma questa responsabilità. Tuttavia siamo qui per l’obiettivo salvezza e siamo consapevoli che per salvarci bisogna lottare. Si può essere sottotono, ma non deve mai mancare lo spirito di squadra. I giocatori devono capire che la nostra salvezza passa dall’atteggiamento e le partite si preparano dai giorni precedenti a livello mentale».

È preoccupato per questa situazione?
«Chiaramente qualcosa non va. Sinceramente non sono preoccupato ma sono arrabbiato con me stesso per alcune scelte che ho fatto tuttavia resto convintissimo di altre. Sono arrabbiato perché non riesco a trasferire ad alcuni nostri giocatori quanta responsabilità abbiamo nel raggiungere i risultati che ci siamo prefissati».

In un momento così difficile da cosa si può ripartire?
«Dal modo di comportarci e dal vivere la Reggiana in ogni minuto prima di ogni partita. Dobbiamo crescere per dimostrare di valere questa categoria. Se non dovessimo raggiungere il nostro obiettivo il primo responsabile sarei io, anche se rimango convinto che alla fine ci salveremo. Però non siamo neanche a metà di questo percorso e possiamo dire che siamo in ritardo ma sono sicuro che daremo battaglia fino all’ultimo».

Contro la Sampdoria il rigore non fischiato a Gondo è l’ennesimo episodio arbitrale che ha sfavorito la Reggiana…
«Noi non commentiamo gli episodi. Gli arbitri sono molto bravi ma credo che il discorso vada ampliato sul VAR. Dico solo che oggi un nostro calciatore non ha preso un angolo su una chiara deviazione avversaria (il tiro di Varela nel primo tempo, ndr). Detto questo, farei una maggiore considerazione sul VAR perché a me personalmente non piace, mi fa pensare male e mi leva l’emozione del gol: quando segniamo non esulto fino a quando non vedo l'arbitro fischiare il calcio d'inizio per gli avversari. È una cosa che va rivista perché sta peggiorando le emozioni del calcio. Accetto di più l’errore dell’arbitro e del guardalinee perciò il rigore di oggi non mi interessa, dico sono che abbiamo confermato il primo tempo di Cosenza e di Modena… Gli arbitri devono continuare a fare il loro lavoro, poi in campo si può sbagliare».

Come ha vissuto la partita a bordo campo?
«Da quella posizione non si segue bene la partita, perciò la voglio rivedere in televisione anche perché ho avuto una brutta sensazione soprattutto nel primo tempo. Abbiamo perso e non abbiamo avuto l’atteggiamento giusto, ma l’obiettivo rimane quello di salvarci in qualsiasi modo sarà». 

Il mercato di gennaio potrà dare una mano?
«Concentriamoci prima su queste due ultime partite (contro Sudtirol e Catanzaro, ndr). Il mercato può certamente dare una mano, ma un direttore può fare meglio come peggio».

 

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