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Diana: «Meritavamo la vittoria. Sono soddisfatto dei miei giocatori»

«Siamo tornati in campo con lo spirito giusto dopo l'intervallo. I cambi azzeccati? A volte serve un po' di fortuna. Posso dire che abbiamo intrapreso la strada giusta, ma il traguardo è ancora lontano...»

07.09.2021 00:00

Mister Aimo Diana guarda al bicchiere mezzo pieno al termine del derby del “Braglia” che ha visto i suoi granata uscire a testa alta e con qualche rammarico al termine di un match molto combattuto.

«Abbiamo fatto un’ottima partita e credo che avremmo meritato la vittoria per quello che abbiamo creato - ha sottolineato il tecnico della Reggiana a fine gara - Abbiamo dimostrato una grande personalità che ci ha permesso di riacciuffare il risultato, dopo aver deciso di cambiare modulo di gioco. Siamo una squadra con tanti nuovi giocatori, ma oggi ho visto i ragazzi molto concentrati sulla partita».

E’ arrabbiato per non aver vinto questo derby?
«Purtroppo non c’è tempo per essere arrabbiati. Pensiamo alla prossima gara contro il Gubbio».

Contro il Modena era importante giocare bene e soprattutto non perdere…
«Credo che ci siamo riusciti. Abbiamo fatto vedere un buon calcio e per questo c’è da essere soddisfatti. È stato bello rivedere i tifosi sia della Reggiana che del Modena che applaudono i loro giocatori a fine partita».

Reggiana inizialmente beffata dopo il gol subito allo scadere del primo tempo…
«Sì, nello spogliatoio eravamo parecchio arrabbiati e abbiamo fatto trapelare una sorta di ingiustizia. A quel punto la nostra capacità è stata quella di ritrovarci e non andare subito all'arrembaggio col rischio di prendere il secondo gol. Credo che non aver subìto il possibile 2-0 sia stato fondamentale».

Peccato per il gol subìto da un fallo laterale…
«Può succedere. Capita anche in Serie A. Credo sia una situazione non allenabile perché si tratta solo di una questione di attenzione, che si basa solo sulla personalità del giocatore. Dobbiamo cercare di stare più attenti perché Il Modena è una squadra forte e sappiamo già che in questo campionato ci sono squadre così».

Il sostegno dei tifosi granata si è fatto sentire…
«Ho visto i nostri tifosi belli carichi e mi auguro che vengano sempre più trascinati da questa squadra. C’è stato un lavoro molto importante per far sì che si cancellasse la stagione scorsa. La strada è quella giusta ma per arrivare a Roma abbiamo solo fatto tre kilometri e ce ne vogliono ancora tanti».

L’inserimento di Neglia è stata la carta giusta da giocare…
«In questi casi ci vuole un po’ di fortuna. Ho aspettato un attimo a fare il cambio modulo per evitare di prendere il secondo gol del Modena. Cambiare subito per rischiare il 2-0 avrebbe già chiuso la partita a loro favore. Una volta che ho visto che provavamo a mettere più cross in mezzo, ho inserito Neglia al posto di Rosafio, che oggi ha corso tantissimo. Da lì dopo 10 secondi è arrivato il nostro gol: direi che abbiamo avuto quel pizzico di fortuna necessario per trovare il pareggio».

La sostituzione di Contessa è legata alla sua ammonizione?
«Sì, un po’ per quello, ma anche perché  eravamo in forte pressione e stavamo subendo diverse ripartenze avversarie. Sapevo di avere un po’ di cambi a disposizione e ho puntato su Anastasio che si è sempre allenato a Monza ma deve ancora trovare la condizione migliore. Sia lui che Cigarini hanno dato segnali positivi e credo che anche uno come Lanini sarà importante per noi».

La Reggiana ha mostrato un ottimo palleggio.
«L’organico della squadra mi permette di farlo. Abbiamo giocatori che stanno pian piano recuperando. Dico solo che in panchina ho gente come Muroni, Sorrentino, Camigliano, Laezza, Chiesa, il nuovo arrivato Lanini e uno come Luca Cigarini… Sono tutti sul pezzo. Il mio compito è quello di saper gestire questa squadra ma le capacità ce le mettono loro. Questo gruppo si vedrà nei momenti di difficoltà: è lì che dovrà essere in grado di tirare fuori cose positive».

Si può dire che ha una squadra veramente forte?
«Questo l’ho sempre sostenuto ma da qui a dire che dobbiamo vincere per forza il campionato, c’è una grossa differenza. La squadra è importante e questa partita lo ha dimostrato. Ogni domenica sarà difficile e già nella prossima giornata affronteremo una gara complicata contro il Gubbio. Io sto già pensando a quella, per me il derby è già finito. Purtroppo il ruolo dell’allenatore ti porta a essere sempre pessimista di natura e a pensare alla partita successiva».

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