Gianluca Saro: «Ho scelto Reggio per storia e tifosi. Ci sarà una competizione leale tra portieri»
Il nuovo estremo difensore granata si presenta: «La Reggiana era un’opportunità importante, qui c'è qualità in ogni ruolo. La concorrenza di Seculin e Motta? Insieme possiamo crescere tutti. L'infortunio è alle spalle, fisicamente sono pronto»

Gianluca Saro, portiere classe 2000 arrivato come ultimo squillo del mercato dalla Cremonese, spiega i motivi della scelta che lo ha portato a Reggio Emilia, parla del rapporto con Seculin e Motta e delle sue prospettive personali, con uno sguardo anche agli obiettivi della squadra.
Gianluca, perché hai scelto Reggio Emilia?
«Perché è una piazza storica, con un pubblico affezionato che riempie lo stadio e segue sempre la squadra: in passato è stato bellissimo venire qui a giocare. La Reggiana per me era un’opportunità importante da cogliere. Inoltre il direttore Fracchiolla mi seguiva già da anni e sono felice che finalmente ci sia stata la possibilità di venire qui».
Ti trovi in mezzo a un giovane come Motta e a un esperto come Seculin: che prospettive hai?
«Credo che nelle squadre forti ci debbano essere tanti giocatori forti. La competizione alza il livello: l’ho visto anche a Cremona. Siamo tre portieri con caratteristiche diverse e possiamo imparare l’uno dall’altro. Andrea (Seculin, ndr) con la sua esperienza può essere una guida per me ed Edoardo (Motta, ndr)».
Hai visto Edoardo Motta in azione con la Nazionale Under 21?
«Sì, e devo dire che mi è piaciuto. Non vedo l’ora di conoscerlo di persona e lavorare insieme per il bene della Reggiana».
L’obiettivo è quello di creare grattacapi al mister nella scelta del titolare tra i pali?
«Sicuramente. Ma ci deve essere una concorrenza leale, poi l’allenatore come sempre farà le sue scelte. Vengo da tre anni a Cremona in cui ho giocato a tratti, lavorando sempre forte».
Quali sono le tue caratteristiche?
«Mi considero un portiere moderno, mi piace giocare con i piedi e dare una mano anche con la voce. Credo di essere apprezzato per il modo in cui dialogo con i compagni: è quello che voglio portare qui».
L'infortunio al ginocchio ora è alle spalle?
«Sto benissimo, mi ero già ripreso a Cremona e la riabilitazione è andata bene. Ora sono al 100%».
Il tuo obiettivo è tornare in Serie A?
«Non sarebbe male, certo, ma dobbiamo prima consolidare la categoria. Poi se ci sarà la possibilità di fare di più e divertirci, tanto meglio».
In Serie B si vedono in azione tanti portieri di qualità…
«Secondo me è semplicemente merito della scuola portieri italiana, da sempre di alta qualità. In Serie B giustamente c’è la possibilità di mettersi in gioco e ce ne sono tanti in giro molto bravi».
Lo scorso anno i tifosi hanno un po’ criticato Bardi per le uscite alte: è davvero così difficile per un portiere?
«Il calcio è cambiato, i palloni sono più leggeri e i campi più veloci: oggettivamente è diventato più difficile uscire. Ma Bardi è un portiere di livello altissimo per la Serie B e i tifosi sono stati fortunati ad averlo qui».
Che impressione hai avuto del gruppo?
«Ottima. Mi hanno accolto benissimo, c’è qualità in ogni ruolo e il mister ha tante soluzioni. Secondo me in questa stagione possiamo divertirci».
E della città?
«L’ho già girata un po’: Reggio mi piace molto. Avrò modo di conoscerla meglio durante l’anno».