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Diana: «La Reggiana ha saputo soffrire e colpire al momento giusto. Ora cerchiamo di restare in alto»

«Era importante trovare continuità, abbiamo giocato la partita giusta. Lanini? Deve sempre essere un giocatore importante, con o senza gol. Contro la Recanatese giocheremo su un campo impraticabile? Il campionato è questo»

26.11.2022 21:00

«Oggi era importante trovare la continuità perché in questo momento le squadre sono tutte vicine ed è necessario accumulare punti e guardare poco la classifica - il pensiero di mister Aimo Diana dopo la vittoria casalinga sul Rimini - Ora bisogna cercare di rimanere in alto, vicini al nostro obiettivo. Abbiamo disputato una buona partita, la squadra ha saputo soffrire e ha colpito al momento giusto. Poi si sa che difficilmente quest’anno avremo dieci occasioni da gol, perciò se ne avremo meno dovremo essere bravi a sfruttarle. Il primo gol è stato molto bello, poi il raddoppio su rigore ci ha permesso di acquisire maggiore fiducia. L’importante era sfruttare le nostre caratteristiche per riuscire a vincere».

Finalmente Eric Lanini è tornato al gol: possiamo dire che è definitivamente recuperato?
«I giocatori si recuperano da soli e per rinascere non serve solo far gol. Eric dovrà continuare a essere un giocatore importante, sia se segnerà sia se non lo farà. Ha tanto potenziale come tutti gli altri giocatori: ognuno dovrà mettere un mattoncino per vincere le partite».

Montalto come sta?
«Sta bene, ma a fine partita era solo un po’ stanco perché ha dato tutto. Vedremo ora se martedì si proverà qualcosa di diverso, magari con giocatori più freschi. Non a caso sono contento del ritorno di giocatori come Kabashi e D’Angelo: a livello fisico è un buon momento per noi. Eppure non ci possiamo fermare: domattina ci alleniamo e lunedì siamo già in partenza per la partita con la Recanatese».

L’assenza di capitan Rozzio ha creato qualche problema per decidere la formazione iniziale?
«In realtà sapevo di avere Cremonesi a disposizione. Il vero problema è che non avevo nessun’altro perché Laezza e Hristov non erano disponibili. Avevo anche pensato a una opzione di inserire Libutti come basso dietro. In generale, devo dire che spesso abbiamo problemi quando passiamo dai campi molli a quelli duri e questo può darci qualche difficoltà». 

Secondo lei questa è stata la migliore prestazione della Reggiana? 
«Non saprei. Posso solo dire che com’è iniziata bene, è finita bene. Forse altre volte abbiamo avuto fiammate più importanti come nelle partite contro Vis Pesaro, Montevarchi e Torres. Oggi ho visto un atteggiamento di grande continuità, contro un Rimini forte e pericoloso sulle palle inattive. Diciamo che abbiamo fatto la partita giusta».

A volte la sensazione è che manchi l’ultimo passaggio…
«Sì, spesso le ripartenze avversarie arrivano proprio perché non chiudiamo le azioni e perdiamo palla: questo mi fa parecchio arrabbiare. Dobbiamo migliorare molto in questo aspetto».

Gli ultimi minuti hanno visto una Reggiana che con sportività ha rispettato il Rimini, cercando di non attaccare…
«Quando verso fine partita si fa male il portiere avversario e un giocatore è costretto ad andare in porta, bisogna comprendere la situazione. Io non ero in campo, ma i giocatori hanno capito da soli quello che dovevano fare».

Durante la partita ha avuto un piccolo diverbio con l’arbitro, poi conclusosi con una stretta di mano…
«Devo dire che il direttore di gara ha gestito bene la situazione in quel momento ed è stato bravo a disinnescarmi. Con altri arbitri avrei preso il cartellino giallo...».

Pensando a martedì, la preoccupa il terreno di gioco che troverete a Macerata?
«Eppure il Rimini ha interpretato bene la partita e l'ha vinta. Non è la prima volta che giochiamo in campi cosiddetti impraticabili e sappiamo bene che non giocheremo sempre al “Città del Tricolore”: il campionato è questo».


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