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Diana: «A Chiavari voglio vedere una prestazione da grande squadra. Siamo forti, giochiamocela senza paura»

«Sono sicuro che faremo una gara importante, spero di ritrovare un po' di concentrazione e qualche episodio a favore. Il nostro campionato è di buon livello, dobbiamo farlo diventare eccezionale»

12.12.2021 15:30

L'ultimo big match del 2021 vedrà i granata impegnati domani sera a Chiavari nel posticipo contro una Virtus Entella in risalita, conoscendo già il risultato del Modena in campo oggi. Aimo Diana non vuole alibi e non si nasconde: «Siamo forti, giochiamocela senza paura» ha infatti sottolineato il tecnico bresciano alla vigilia.

Mister, che gara sarà quella contro l’Entella?
«Si affrontano due società importanti e due squadre importanti di pari qualità reduci da un’annata non bella. Sono contento di giocare questa partita e sono contento che loro arrivino da un momento positivo, in campo si vedrà una bella partita. Giocheremo per vincere poi voglio vedere una prestazione importante, da grande squadra».

Difficilmente troverete di fronte una squadra che si difenderà con dieci uomini davanti all’area di rigore…
«Questo è nelle nostre previsioni, poi chi sarà bravo ad avere il dominio del gioco metterà alle corde l'altro. Noi solitamente riusciamo a giocare nella metà campo avversaria, è poi chiaro che di fronte avremo degli avversari di una qualità pari alla nostra quindi dovremo essere molto attenti. Dobbiamo pensare molto a quello che stiamo facendo noi e non agli altri: il nostro campionato è di buon livello, dobbiamo farlo diventare eccezionale. Diamoci un limite nel girone d’andata dove possiamo dire che d’ora in avanti non si può più sbagliare nulla: l’esperienza mi insegna che i filotti importanti si fanno a febbraio o marzo. Ci attende una partita difficile ma giocabilissima: gli avversari sono forti ma anche noi lo siamo, dobbiamo ricordarcelo e dobbiamo fare valere la nostra forza. Giochiamocela senza paura».

Terrà conto del terreno sintetico nello scegliere la formazione?
«Non cerco alibi, ma la formazione non sarà scelta pensando di giocare sul sintetico piuttosto che sull’erba». 

Ha in mente delle soluzioni diverse da proporre?
«Le valutazioni vanno fatte settimanalmente, a volte ci possono essere dei dubbi su determinate scelte ma noi che viviamo giornalmente la squadra vediamo chi dà segnali migliori o peggiori e alla fine si cerca sempre di fare la scelta migliore. Tutti i ragazzi sanno che possono giocare, tutti hanno assaggiato la panchina e credo non ci siano problemi da questo punto di vista. Vorrei sottolineare una cosa…».

Prego.
«Le squadre in vetta negli altri gironi cambiano pochissimo, forse un giocatore ogni 3-4 partite, io invece vario parecchio anche per dare sfogo a tutti i giocatori e spazio a ognuno di loro, utilizzando anche moduli diversi. Chiaramente c’è un’impronta di 7-8 elementi che creano una spina dorsale, ma quasi tutti hanno avuto l’opportunità di essere titolari. Questa squadra poi può giocare in maniera diversa e con un modulo diverso, lo si è visto a tratti nel girone d’andata. Le potenzialità per cambiare ce le abbiamo e se ci sarà la possibilità di farlo cambierò, soprattutto se nel girone di ritorno dovremo avere un atteggiamento diverso».

In settimana avete preparato qualcosa di differente in allenamento?
«Ci siamo concentrati su situazioni diverse e moduli diversi come al solito. L’unica cosa che abbiamo cambiato è il campo: ci siamo allenati sul sintetico non tanto per prepararci a domani sera ma perché le condizioni climatiche ce lo hanno imposto. Poi mercoledì non ho diretto l’allenamento perché ero malato, infatti domenica scorsa non sono venuto in sala stampa dopo la partita perché non stavo bene».

Quali novità arrivano dall’infermeria?
«Venturi è sulla strada del recupero: si è allenato tutta la settimana con la squadra e credo che dalla prossima settimana potrà essere a disposizione. Anche Rozzio sta accorciando i tempi, penso che dopo la pausa già a fine dicembre sarà con noi. In settimana Guglielmotti si è allenato, domani è a disposizione sicuramente per la panchina. Rosafio ha qualche piccolo acciacco ma nulla di importante».

Libutti avrà una nuova occasione dall’inizio?
«Lui è un ragazzo meraviglioso, lo conosco dai tempi del Melfi. È sempre a disposizione, lo si può tenere in panchina per 50 partite e non dice niente: lo vorrei vedere un po’ più arrabbiato ma non fa parte del suo essere. Io devo guardare solamente l’aspetto calcistico: domenica scorsa ha giocato bene e domani sarà riconfermato. Libutti e Guglielmotti mi offrono grandi garanzie con le loro caratteristiche diverse e sono stati scelti apposta: Lorenzo è più lineare e pulito, Davide è un giocatore di forza e strappo».

Potremmo rivedere anche Cremonesi?
«Abbiamo preso quattro gol nelle ultime due partite, quindi c’è la possibilità di vederlo ma in questo momento possono giocare tutti. Dopo un momento di adattamento ho avuto la fiducia nel farlo debuttare con la Fermana è lui si è messo a disposizione».

Finalmente vi siete sbloccati su calcio d’angolo…
«Ci abbiamo lavorato tanto durante la settimana perché avevamo delle potenzialità inespresse. Siamo migliorati sulle palle inattive e dobbiamo continuare a farlo».

Il prossimo rigore sarà calciato da Cigarini?
«Quando c’è Zamparo in campo è lui il primo rigorista: non cambiamo la scaletta solo perché ha fatto un errore. Poi sul campo un giocatore può non sentirsela di calciare, ma quella è una decisione che esula dalle scelte dell’allenatore».

C’è chi pensa che la Reggiana stia attraversando un momento di flessione: è così?
«Ognuno la vede a modo suo, io posso essere più o meno d’accordo. Dire che siamo in calo è un po’ eccessivo: questo non è certamente un momento di grandissimo spolvero e abbiamo fatto qualche errore in più di concentrazione. Dobbiamo pensare solamente a noi, sapendo che abbiamo mantenuto una condizione atletica importante concedendo qualcosa solamente in poche occasioni. Guardiamo a ciò che c’è di positivo senza nascondere che sono stati fatti degli errori, anche di valutazione, nelle ultime due gare».

Con la Fermana si è vista una Reggiana con un atteggiamento diverso dal solito: si è dato una spiegazione?
«Probabilmente abbiamo pensato alla partita con la Viterbese e siamo stati più attenti a non sbagliare nulla, quindi qualche rimasuglio era rimasto addosso. Quando dico che dobbiamo diventare eccezionali mi riferisco proprio a questo: con la Fermana siamo stati un po’ in attesa e anche altre volte abbiamo tenuto le partite aperte fino all’ultimo. Ci aspettavamo di chiuderla prima ma alla fine abbiamo vinto. Il girone di ritorno sarà un po’ così…».

Proprio come a Imola, giocherete conoscendo il risultato del Modena. Potrà pesare mentalmente questo aspetto?
«Intanto speriamo che non vincano: ci guardiamo l'uno con l'altro, non ci trovo nulla di male. Sono comunque delle partite diverse: a Imola è dura per tutti vincere, lo stesso Modena ce l'ha fatta solo all’ultimo secondo. Quella con l’Entella invece è un’altra partita: sono sicuro che la prestazione la faremo, mi auguro solamente di ritrovare un po’ di concentrazione e qualche episodio a favore nostro». 

Al vostro fianco ci saranno più di 200 spettatori, di lunedì sera…
«Ho poche parole da aggiungere. Mi dispiace soltanto che non siano stati messi in risalto a livello nazionale i numeri che stiamo facendo come pubblico».

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