Lanini mentre sta per calciare in fondo alla rete la palla del raddoppio - foto AC Reggiana
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Lanini: «Volevo entrare in campo e chiudere la partita. Nell'azione del gol ho esaltato le mie caratteristiche»

«Non sono ancora al 100% della condizione ma sto crescendo. Metto le mie qualità a disposizione del mister e dei compagni»

18.09.2021 21:45

Entrato in campo a metà ripresa, Eric Lanini è riuscito a fare quello che il mister gli aveva chiesto: fare gol e chiudere la partita. Ma l'ex Novara contro la Pistoiese non si è accontentato e nel finale ha sfiorato la doppietta personale e servito a Zamparo un pallone che l'arciere non è riuscito per poco a spedire in fondo al sacco.

Due spezzoni di partita ed è già arrivato il primo gol in maglia granata…
«Sono venuto a Reggio Emilia per questo, ovvero dare una mano alla Reggiana per raggiungere i propri obiettivi. Mi sono messo subito a disposizione ma ho avuto bisogno di qualche settimana per ritrovare la forma giusta, anche se non sono ancora al 100%. Dalla prossima settimana troverò una condizione importante. Da attaccante sono ovviamente contento per il gol e per la vittoria. Veniamo da ottime prestazioni, ma ci mancava quell’acuto degli ultimi venti metri per portare a casa il risultato».

Come contro il Gubbio sei entrato subito in partita appena entrato: è una delle tue caratteristiche?
«Sì, sono un giocatore di una certa esperienza e penso solo a essere determinante prima della partita, durante e fino alla partita successiva. Ad oggi il mister mi ha fatto partire dalla panchina e quindi quando entro in campo a partita in corso, lo faccio per determinare. Ho chiuso una gara che poteva diventare difficile , anche perché basta una palla sporca o una punizione per prendere gol. Il mio obiettivo era quindi entrare in campo e chiudere la partita». 

Dedichi il tuo gol a qualcuno in particolare?
«Il mio pensiero va innanzitutto alla mia famiglia, che reputo come la cosa più importante. Lo dedico anche allo staff, ai compagni e ai nostri tifosi. Sono tre punti fondamentali. Non li avevamo ottenuti col Gubbio, perciò oggi era importante dare un segnale».

Cos’hai pensato nel momento dell’azione del 2-0?
«Ho pensato al movimento giusto che dovevo fare appena prima che la palla arrivasse a Del Pinto. Da lì mi sono creato un po’ di spazio e Lorenzo è stato bravissimo a trovarmi. Credo che in quest’azione si sia innescata una delle mie caratteristiche ovvero quella di ricevere palla e andare diretto verso la porta. Una volta che mi sono trovato in area, ho pensato di non andare troppo vicino al portiere:  in quel momento ho tirato forte sul primo palo ed è andata bene». 

Mister Diana non ti ha definito una vera prima punta ma un attaccante che può coprire più ruoli…
«Sì, sono un attaccante duttile che mette le sue caratteristiche dove c’è bisogno. Negli ultimi anni ho trovato diversi gol giocando insieme a una punta di peso, ma mi trovo bene anche come seconda punta o con un trequartista. Cerco sempre di mettere le mie qualità a disposizione del mister».

Come procede il tuo inserimento in squadra?
«I compagni mi hanno accolto in una maniera eccezionale. Qualcuno lo conoscevo già, ma devo dire che sto trovando un bel gruppo. Pian piano mi sto inserendo nei meccanismi di questa squadra e questo è anche grazie ai miei compagni».

C’è molta concorrenza là davanti…
«Questo indica che siamo una squadra competitiva quindi è giusto che ci sia questa concorrenza tra giocatori nei vari reparti. Personalmente non patisco questa competizione, anche perché cerco subito di instaurare un bel rapporto personale con i miei compagni. Quando ti trovi bene con il gruppo, la sfida con gli altri diventa positiva».
 

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