foto Silvia Casali
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Dopo la brutta sconfitta con il Cosenza, il direttore sportivo Marcello Pizzimenti è tornato a prendere la parola davanti ai microfoni analizzando la prestazione della squadra granata e sottolineando la necessità di trovare una reazione immediata per non compromettere la corsa verso la salvezza.

Direttore, quali sono le sue sensazioni dopo questa sconfitta?
«Abbiamo regalato il primo tempo a un Cosenza che, con il cambio di allenatore, ha trovato nuove energie. In queste situazioni, quando le scelte vengono fatte in casa, spesso si riescono a tirare fuori risorse inaspettate. Detto questo, il nostro approccio è stato sbagliato».

Il ritiro può aver inciso sulla prestazione?
«No, credo sia più una questione mentale. Non è la prima volta che accade e dobbiamo capire se dipende da un eccesso di concentrazione o da nervosismo e apprensione. Ora i punti iniziano a pesare e dobbiamo restare lucidi, senza farci travolgere dalla tensione».

Qualcuno può aver sentito troppo la responsabilità della partita?
«Probabilmente sì, perché alla fine tutti fanno i conti. Se inizi la gara con un atteggiamento negativo, rischi di compromettere tutto ancora prima di giocare. Il Cosenza, con questa vittoria, ha accorciato la classifica e i giocatori queste cose le sentono. Serve una sterzata, non possiamo continuare così».

Non è solo una questione di allenatore…
«Assolutamente no. Io ho le mie responsabilità, ma anche i giocatori devono prendersi le loro. Se fosse un problema strutturale, sarebbe un altro discorso, ma questa squadra ha dimostrato di avere qualità e proprio per questo non possiamo accettare prestazioni del genere».

Quindi, è più un problema mentale che fisico?
«Sì, non c’entra l’aspetto fisico o tecnico-tattico. Un primo tempo così non lo vedevo da mesi, e lo abbiamo ripetuto esattamente come all’andata. Serve un cambio di atteggiamento immediato».

Ora vi attendono quattro gare consecutive al “Città del Tricolore” contro squadre di livello superiore: possono essere lo stimolo giusto per reagire?
«Non dobbiamo guardare con pessimismo chi affrontiamo. Prima di tutto, dobbiamo ritrovare noi stessi e tornare a esprimerci come sappiamo. Gli avversari contano, ma la salvezza passa dai punti, indipendentemente da chi ci troviamo di fronte».

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