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Il "Duca" Altinier si presenta: «La Reggiana mi ha voluto fortemente, sono pronto a ripagare la fiducia della società»

Le prime parole da calciatore granata dell'ex bomber di Padova ed Ascoli

03.08.2017 16:00

«Sono contento di essere a Reggio - ha esordito l'attaccante classe '83 Cristian Altinier durante la conferenza stampa di presentazione in via Mogadiscio - La società e lo staff tecnico mi hanno voluto fortemente e sentirsi importante per me è una cosa fondamentale quando scelgo di cambiare destinazione. Apprezzo la fiducia data, ora tocca a me ripagarla sul campo».

Cristian, a 34 anni ci sono ancora i presupposti per fare bene con una nuova squadra?
«Non sono più un ragazzino, ma sento di avere ancora gli stimoli di un ventenne. Nel calcio quello che è successo in precedenza non conta più, ogni stagione si ricomincia daccapo e finché c'è voglia di farlo l'età è relativa».

Quali sono le tue caratteristiche principali?
«Sono una prima punta da area di rigore con movimenti finalizzati sulle palle verticali e cross dalle fasce. Fuori dall'area cerco di essere concreto e partecipare alla manovra nel modo più semplice possibile, di certo non parto da metà campo saltando gli avversari in dribbling...».

Sei stato acquistato per vincere il campionato?
«Qui a Reggio la società vuole fare le cose per bene, c'è grande ambizione e voglia di sognare».

I tifosi granata vogliono dimenticare al più presto Ettore Marchi...
«Ho avuto modo di conoscerlo e mi dispiace tantissimo per la sua annata negativa. Sinceramente non mi piace mettere dei paletti o fare promesse, cercherò semplicemente di dare il massimo in ogni partita con impegno e professionalità al servizio della squadra».

Perché l'addio al Padova dopo due stagioni con 30 gol e la fascia da capitano al braccio?
«Il calcio è un mondo fatto a modo suo, a volte bisogna separarsi e cercare di ripartire da un'altra parte. In maglia biancorossa sono stato benissimo e avevo un ottimo rapporto con i compagni, ma nel momento in cui ho capito che il Padova non aveva più fiducia in me ho accettato subito la proposta della Reggiana»

La trattativa per portarti a Reggio non è iniziata quest'estate...
«C'era già stata una chiacchierata a gennaio, ma nulla di ufficiale e io non mi sarei spostato da Padova. Comunque sapevo che Menichini mi cercava già dai tempi della Salernitana...».

Che impressioni ti sei fatto sulla squadra?
«Lo staff tecnico ha fatto bene a portare avanti il progetto iniziato un anno fa, ora partiamo da una base già consolidata quindi ci sono più possibilità di ottenere risultati importanti».

Conoscevi già qualcuno dei nuovi compagni?
«Solo Bobb per i sei mesi che ha trascorso a Padova nella scorsa stagione, così come il preparatore atletico Martinelli».

Pensi che un tridente Cesarini-Altinier-Carlini possa fare la differenza in Serie C?
«Sono due giocatori che ho sempre stimato, spero di integrarmi al più presto con il loro modo di giocare».

Da cosa deriva il soprannome "Duca"?
«Me lo porto dietro già da diversi anni (ride, ndr). È nato per scherzo e si riferisce al mio stile di vita molto tranquillo fuori dal campo».

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