Serie C

Serie C a 61 squadre? Il Coni ha accolto i ricorsi di Bisceglie e Audace Cerignola

Il Cerignola incrocia le dita in attesa della pubblicazione delle motivazioni, la Reggiana è più che serena. La compilazione dei calendari attesa domani potrebbe slittare

24.07.2019 11:00

Dopo una decina di giorni di relativa tranquillità, torna ad infiammarsi l'estate della Serie C: i ricorsi presentati al Coni da Bisceglie e Audace Cerignola, in seguito alla mancata riammissione dei primi e al mancato ripescaggio degli ofantini, sono stati entrambi accolti.

La Reggiana rischia di vedere sfumato il ritorno in Serie C? No, il ripescaggio dei granata nella terza serie ad oggi non è in discussione e un dietrofront della Lega Pro nei confronti del club di via Giglioli Valle (che fa sapere di essere più che sereno sulla questione) oppure nei confronti della Paganese (riammessa in C al posto del Bisceglie) pare altamente improbabile poiché aprirebbe una nuova e lunga parentesi fatta di ricorsi e controricorsi che tutti i soggetti interessati vogliono evitare. Se il Bisceglie può sentirsi praticamente certo del ritorno in Lega Pro, l'Audace Cerignola deve attendere la pubblicazione tra oggi e domani delle motivazioni relative al proprio ricorso.

Una Serie C a 61 squadre (21 nel girone C) al momento pare la soluzione più probabile e meno "dolorosa" per tutte le parti in causa anche se la Lega Pro pare ferma sulla posizione del format a 60: l'ultima parola spetterà alla Figc. Domani è in programma alle ore 18:30 nel Salone d'Onore del Coni a Roma la compilazione dei calendari: un posticipo dell'evento non è da escludere.

 

Di seguito il comunicato diffuso ieri sera dal Collegio di Garanzia del Coni:

HA ACCOLTO, NEI SENSI DI CUI IN MOTIVAZIONE, il ricorso presentato dalla S.S. Audace Cerignola S.R.L. nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro) per l’annullamento del provvedimento emesso dal Consiglio Federale della FIGC, di cui al C.U. n. 18/A del 12 luglio 2019, con il quale la ricorrente è stata esclusa dai ripescaggi in Lega Pro per la s.s. 2019/2020, non avendo “soddisfatto nel termine perentorio del 5 luglio 2019, i requisiti infrastrutturali relativi alle caratteristiche del terreno di gioco ed all’impianto di illuminazione, indicati come criteri “A”, di cui al punto 2) ed al punto 8) del’allegato a) Titolo II del C.U. n. 101/A del 17 aprile 2019”;

HA ACCOLTO, il ricorso presentato dalla A.S. Bisceglie s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), nonché contro la Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), per l’impugnazione della delibera del Consiglio Federale FIGC, pubblicata sul C.U. n. 16/A del 12 luglio 2019, con la quale è stata respinta la domanda di riammissione del suddetto sodalizio al Campionato di Serie C per la s.s. 2019/2020 - per non avere “soddisfatto, nel termine perentorio del 5 luglio 2019, il requisito infrastrutturale relativo al’impianto di illuminazione, indicato come criterio “A” di cui al punto 8) dell’allegato A), Titolo II del C.U. n. 101/A del 17 aprile 2019” – nonché per l’impugnazione di tutti gli atti presupposti, connessi e/o conseguenti al gravato provvedimento, con precipuo riguardo alla relazione della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi dell’11 luglio 2019 ed alle certificazioni e comunicazioni della Lega Pro in essa richiamate, nonché ai CC.UU. FIGC n. 122/A del 21 maggio 2019, n. 146/A del 20 giugno 2019 e n. 101/A del 17 aprile 2019, come modificato dal C.U. n. 131/A del 24 maggio 2019, nelle parti in cui risultino in qualche modo lesivi dei diritti e degli interessi della ricorrente, in rapporto all’oggetto dell’odierno contendere.

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