Il punto di vista

4-3-3 o 4-3-1-2? L'importante è scendere in campo per vincere

L'atteggiamento della squadra di Menichini deve essere lo stesso visto mercoledì a Livorno

04.06.2017 12:00

Che Reggiana sarà quella che oggi affronterà il Livorno? Le ipotesi al vaglio di mister Menichini sono due: il 4-3-1-2 o il 4-3-3. Difficilmente il tecnico granata, dopo l’ottima prova di Livorno, col ritorno al 4-3-1-2, riproporrà il 4-4-2, anche perché la Reggiana sta gradualmente recuperando tutti quegli atleti che gli permettono di giocare con un maggior potenziale offensivo e spazi più ridotti fra i reparti grazie ai tre centrocampisti.

Partiamo dall’ipotesi con il trequartista. In questo caso, portiere a parte, dove, a mio avviso giocherà Narduzzo, i granata, privi di Andrea Bovo, fuori per squalifica, potrebbero scendere in campo con Spanò, Sabotic, Trevisan e Contessa dietro, mentre Ghiringhelli sarebbe adattato al ruolo di mezzala destra, un ruolo che il forte esterno granata ha già ricoperto in passato, con Genvier e Carlini negli altri due ruoli di centrocampo. Davanti Sbaffo dietro a Cesarini e Marchi, che a nostro avviso viene preferito a Marco Guidone, malgrado l’evidente diversità di score fra i due attaccanti.

La soluzione più probabile è invece il 4-3-3, con Narduzzo in porta, Spanò, Sabotic,Trevisan e Contessa dietro, con Carlini sul centro destra, Genever al centro della difesa e Sbaffo sul centro sinistra, che a nostro avviso potrebbe essere preferito a Maltese per grinta, fisicità e visione di gioco, non per qualità tecniche, visto che anche Maltese gode di ottime doti. Là davanti, invece, dovrebbe essere riproposto Ghiringhelli sull’out destro con Marchi o Guidone al centro dell’attacco e Cesarini sul centro sinistra, con la possibilità, per quest’ultimo, di accentrarsi nel ruolo di trequartista.

L’unico rischio vero, a livello tattico, così facendo, è la concessione di qualche metro di troppo a capitan Luci, mediano davanti alla difesa contro il quale dovrà essere davvero bravo Ettore Marchi ad arginare ogni azione offensiva in fase di non possesso, arretrando fino a formare la fonte di gioco toscana. Forse anche per questo Menichini potrebbe preferire proprio l’ex centravanti della Pro Vercelli al più prolifico Guidone, per poi procedere eventualmente ad un avvicendamento nel caso in cui ce ne dovesse essere bisogno a partita inoltrata.

Dopo queste considerazioni, non ci resta che aspettare stasera per vedere quale soluzione il tecnico granata scelgierà per arginare la forza del Livorno. Alla Regia, per andare in semifinale, basta un pareggio, ma Menichini è stato chiaro: “In campo per vincere”…


Lorenzo Chierici

(Foto © A.S. Livorno Calcio)

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