L'avversario

L'avversario - Parma, i playoff per salvare una stagione

I crociati devono battere i granata per essere sicuri del secondo posto

Il secondo posto in classifica a -13 dal Venezia non lascia soddisfatto il pubblico di Parma, abituato a ben altri palcoscenici nell'ultimo ventennio e inondato di promesse alla vigilia di questa stagione, la prima in Lega Pro dopo la veloce risalita dai Dilettanti.

Il derby con la Reggiana arriva in un momento delicatissimo: tre sconfitte nelle ultime quattro partite (con Ancona, Bassano e Südtirol), un solo punto conquistato (0-0 a Teramo) e zero gol realizzati da un mese a questa parte. La piazza d'onore nel girone B è ancora tutta da difendere nell'ultima giornata, per avere il vantaggio di non disputare il primo turno dei playoff che a questo punto diventano cruciali per allontanare le critiche piovute da ogni parte. Il dubbio della presunta combine nella sconfitta casalinga con l'Ancona, infatti, pesa ancora e in un mese non è stata fatta chiarezza sul flusso anomalo di scommesse, a parte l'accesa conferenza stampa di Alessandro Lucarelli, portavoce di tutta la squadra.

Lo stesso capitano è finito sotto i riflettori per alcune frasi non adatte al fair play pre-gara, sulle quali ha poi puntualizzato attraverso i social network: «Non ho bisogno di scrivere chi sono, la mia carriera ed il mio comportamento in questi 20 anni parlano per me, ho sempre rispettato tutti, dagli avversari alle tifoserie non trascendendo mai dal mio modo di essere e vivere le partite in modo sanguigno. In quanto al derby di domenica non lo nascondo, non volevo entrare in campo con la maglia dei cugini, per rispetto dei miei tifosi, del senso di appartenenza che mi contraddistingue, per la tradizione di un derby che manca al Tardini da tanti anni, e per giocarmelo da "tifoso"...non certo per inneggiare a chissà quale gesto di violenza o mancare di rispetto alla tifoseria avversaria».

Mister Roberto D’Aversa si smarca dalle polemiche e cerca di tenere alta la concentrazione in vista del derby. Da quando ha raccolto l'eredità di Luigi Apolloni in panchina, il 4-3-3 è diventato il marchio di fabbrica dei crociati con una rosa che farebbe invidia a qualsiasi formazione di categoria superiore. Il mercato invernale, infatti, ha decisamente rinforzato la truppa a disposizione di D'Aversa con gli innesti di Frattali in porta, Scaglia, Di Cesare e Iacoponi in difesa, Scozzarella e Gianni Munari a centrocampo: non tutti ad oggi hanno convinto pienamente, anche se in pochi rimpiangono le cessioni oculate di Evacuo, Melandri, Guazzo, Benassi e Canini. L’attacco resta il terzo migliore del girone (dopo Pordenone e Venezia), con i primattori Calaiò (15 reti), Nocciolini (11) e Baraye (8) a trascinare tutta la squadra. Solo pochi minuti in campo, invece, per l’ex Reggiana Davide Sinigaglia, arrivato dopo la chiusura del mercato di gennaio in quanto svincolato.

 

(foto © parma calcio 1913)

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